sabato 17 luglio 2021

Covid: crescono ancora i casi in Emilia Romagna, preoccupa Rimini

Non si registrano però decessi e continua il calo dei ricoveri


Crescono ancora, in Emilia-Romagna, i casi di positività al Coronavirus: nelle ultime 24 ore sono stati infatti individuati 207 casi, sulla base di 22.306 tamponi, con un'età media che continua ad abbassarsi (29,2 anni) e con alcune zone che cominciano a preoccupare. In particolare Rimini, che pur essendo una delle province più piccole è quella che fa registrare il maggior numero di contagi (39).

    I casi attivi sono 2.488, non si registra nessun decesso e prosegue il calo dei ricoveri che sono 14 in terapia intensiva, uno in meno di ieri, 145 negli altri reparti Covid (-3). Effetto anche della campagna vaccinale che procede spedita: sono state somministrate, infatti, quasi 4,5 milioni di dose e, con il numero di chi ha completato il ciclo che si avvicina ai due milioni, circa il 60% dell'intera popolazione ha ricevuto almeno la prima dose (ANSA).


ASL informa inoltre:

L'Azienda Usl Romagna ha inviato ai medici di base l'elenco degli over 60 che ancora non hanno avviato il ciclo vaccinale e ha chiesto loro di telefonare per provare a convincerli.
    In tutta la Regione circa il 2% degli over 80, il 10% della fascia 70/79 anni e il 16% dei 60/69enni non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose.

Nelle province romagnole questa percentuale è però significativamente più alta anche a causa di uno storico radicamento, in particolare a Rimini, del movimento no vax che già si era fatto sentire quando, in epoca pre-Covid, l'Emilia-Romagna fu la prima regione a introdurre l'obbligo vaccinale per i bambini iscritti al nido.
    Il Resto del Carlino di Ravenna ha sentito alcuni medici di base della zona che però, dalle prime telefonate, hanno ottenuto ben pochi risultati. "Ci sono no vax convinti - dice il dottor Giampaolo Aresu - ed è difficile scalfire ciò che pensano. Ne ho un centinaio tra i miei assistiti ed è come combattere con i mulini a vento: non c'è verso di far cambiare loro idea". Altri medici raccontano anche di aver ricevuto risposte con toni aggressivi.
    "Oltre ai convinti no vax - dice Stefano Falcinelli, presidente dell'Ordine dei medici di Ravenna - ci sono tante persone spaventate e fare la nostra parte per convincerli credo che sia una buona cosa". (ANSA).

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