Si raffredda la temperatura della pandemia e si rialza quella del confronto politico a Sasso Marconi. A dare forza al dibattito, il gruppo 'Dimmi' con una lettera inviata ai segretari del PD bolognese e sassese e al sindaco Roberto Parmeggiani in cui lamentano di essere da tempo censurati dalla pagina facebook 'Sei di Sasso Marconi se ...' e attribuisce l'esclusione al fatto che la gestione e l’operatività del gruppo Facebook è affidata a iscritti o simpatizzanti del PD.
I Dimmi sostengono che la diversità di opinioni è un arricchimento democratico, democrazia che Sasso Marconi può vantarsi di avere rispettato dalla rinascita della pluralità dei partiti.
Il gruppo chiede anche una rotazione nella gestione che possa comprendere esponenti di altre sensibilità ideologico-amministrative.
Rafforza la critica e la richiesta la comunicazione del consigliere comunale Dimmi, Achille Chillari ( nella foto) che in una nota dal titolo 'Sei di Sasso se sei del PD' , scrive:
“Siamo davanti ad un pluriennale ‘regime dei social’, gestito da persone ben conosciute. In pratica si realizza una sovranità assoluta locale che a suo piacimento e a propria convenienza politica gestisce arbitrariamente e politicamente le questioni locali, talvolta anche confondendo la realtà delle tematiche affrontate e sollevate ed escludendo dal confronto ogni altra opinione.
Ho avuto modo di pubblicare su Sei di Sasso se.. , però ho dovuto accettare le limitazioni richieste dagli amministratori-moderatori. La libertà di opinione garantita dalla Costituzione dove è andata a finire ? Il Pd che giornalmente si batte il petto reclamando il rispetto della libertà di opinione, dimostri ora la sua sincera convinzione rispettando coerentemente tali principi in questa vicenda, garantendo così la pluralità democratica. Le minoranze sono state incaricate dai sassesi di informarli e intervenire sulle problematiche cittadine. Impedire ciò è antidemocratico”.
Dopo questo sfogo di Chillari, come informatore delle varie posizioni nel dibattito mi sono rivolto ai destinatari della missiva che però si sono dichiarati non interessati a rispondere a una sollecitazione che ritengono assolutamente pretestuosa e con poco senso e ciò dà a me la possibilità di dire la mia sulla tematica:
Innanzitto va ricordato che la pagina facebook è un'area privata e quindi la richiesta di introdursi va fatta come quando si entra in casa d'altri, chiedendo 'con permesso'.
Questo non vuole comunque condannare i Dimmi che pongono all'attenzione un tema di grande importanza, quello dalla pluralità dell'informazione di cui ha diritto il cittadino. E non parlo dell'informazione 'non faziosa' o 'di parte' poiché ognuno di noi inconsapevolmente è condizionato dalle proprie idee nell'esporre le sue opinioni. Il confronto sulla stessa tematica è perciò veramente importante per chi vuole informazioni e non la mera conferma che la sua appartenenza politica è quella giusta. Vuole conoscere le opinioni del maggior numero possibile di persone per farsi una propria idea. Il rispetto di questo diritto del cittadino trova però una limitazione nella disparità di possibilità comunicative fra i protagonisti. E' storica la battaglia sulle emittenti televisive poiché condizionate dalla proprietà. A conforto di chi si sente discriminato comunque c'è la certezza che l'informazione palesemente propagandistica ha poca efficacia. Un esempio lo danno le pubblicazioni comunali di resoconto sulla attività della macchina pubblica. Essendo palese che sono di emanazione autoreferenziale suscitano scarso interesse.
Ma ritorniamo ai Dimmi: se la preoccupazione è il numero delle adesioni alla pagina che li discrimina sappiano che in ogni realtà tutti vogliono stare con chi ha vinto per una logica anche comprensibile: immaginate un cittadino che critica l'amministrazione comunale poi il giorno dopo va dal sindaco a chiedere l'attenzione a un suo problema o una concessione. E' chiaro che il suo biglietto da visita è squalificato.
Ultima considerazione quella relativa alla storia di questo blog. Nato per dare una voce a tutti, ha accettato i commenti anonimi, purchè rispettosi, proprio per dare la possibilità di dire la propria opinione senza il timore di irritare i 'potenti' locali, questo anche nel rispetto di principi che persino la Costituzione statunitense tutela, accettando la critica anonima quale espressione di libertà di opinione fuori dal rischio di ripercussioni punitive . Il risultato di questa mia accettazione è stato però che io sono mal visto da tutti, persino evitato e possibilmente boicottato, come se i commenti fossero miei.
Voglio concludere con un consiglio ai Dimmi: che aprano anche loro una pagina facebook, magari intitolata 'Sei democratico se...' e trattino dal loro punto di vista le stesse pubblicazioni di 'Sei di Sasso Marconi se...', i mi piace saranno meno, le adesioni pure perchè stare con chi è all'opposizione non aiuta, ma i lettori saranno molti. Così il conto si pareggia, sempre che anche il centro destra partecipi con una propria pubblicazione così avremo tutto il ventaglio del consiglio comunale.
In quanto al 'Sei di Sasso Marconi se...' va riconosciuta l'onestà di presentazione, sono tutti del PD o vicini al PD. Unicità che però nasconde un rischio: una opinione scontata e quindi anche limitante.
Forza Fabbriani ! Il suo è un blog più libero e democratico rispetto al Facebook Sei di Sasso se... perché l’anonimato su Facebook non c’è e le persone che vi commentano sono potenzialmente “tracciate”.
RispondiEliminaCerto che le critiche a lei rivolte sono di gran lunga inferiori a quelle dei gestori del Sei di Sasso se... almeno da parte mia.
Alla via così!
Potrebbero aprire la pagina sei a Sasso se.
RispondiEliminaMeno male che e' rimasto un blog come questo con possiblita' di commenti anonimi, su cui scrivono anche persone molto competenti! Bisogna anche riconoscere pero' che commenti rispettosi, ma evidentemente non graditi, varie volte non sono stati pubblicati. Chissa' se questo lo sara'.
RispondiEliminaFondino una loro pagina se ci tengono, non ha senso chiedere la rotazione su una pagina fondata e gestita da altri. Sei di Sasso e indipendente se.
RispondiEliminarifiutare le voci dissonanti oltre che somigliare alla censura è proprio la vendetta dei poveri... ok avete vinto, ma che paura avete delle minoranze?
RispondiElimina