Fu martire a Marzabotto. Zuppi: 'Visse la pandemia della guerra'
La beatificazione di don Giovanni Fornasini, sacerdote martire di Monte Sole, avverrà domenica 26 settembre a Bologna. Lo rende noto l'arcivescovo, cardinal Matteo Zuppi, in accordo con la congregazione delle cause dei santi della Santa Sede.
La
cerimonia, durante la Messa delle 16 (luogo ancora da definire), sarà
presieduta dal cardinal Marcello Semeraro, prefetto della
Congregazione delle Cause dei Santi, e concelebrata dall'Arcivescovo.
"È un ulteriore dono che arricchisce la
nostra Chiesa - afferma Zuppi - ed è un segno importante in questo
momento di difficoltà e di prova perché come don Fornasini ha
vissuto la 'pandemia' della guerra anche noi oggi possiamo vivere
questo tempo di pandemia prendendo esempio dal suo atteggiamento e
dalla sua testimonianza, riconoscendo la forza dell'amore di Dio ed
esprimendo vicinanza alla gente".
Fornasini, nato a Pianaccio di Lizzano in Belvedere il 23 febbraio
1915, era parroco di Sperticano, piccola comunità di 300 anime
vicino a Marzabotto, quando venne ucciso dai nazifascisti. La mattina
del 13 ottobre salì da solo a San Martino di Caprara per cercare
l'amico don Ubaldo, anche lui ucciso. Alla sera i soldati tedeschi
festeggiarono in canonica a Sperticano gridando: "Pastore
kaputt". Il suo cadavere venne visto il giorno successivo dietro
al cimitero di Caprara, ma vi rimase tutto l'inverno. Il 22 aprile
1945 il fratello Luigi recuperò la salma e la porta a Sperticano,
dove tutt'ora è custodita, in chiesa. (ANSA)
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