I Comuni dell’Unione si propongono attori della Transizione Ecologica
Riceviamo:
Con la presa d’atto ieri, 29 marzo, nel Consiglio dell’Unione, delle deliberazioni di tutti i Consigli comunali, è arrivato al traguardo il percorso durato più di un anno attraverso il quale i Comuni dell’Unione Reno Lavino e Samoggia – Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa – hanno redatto il PAESC, Piano d’Azione per l'Energia Sostenibile ed il Clima, che definisce le azioni per il raggiungimento sul territorio degli obiettivi UE per l’energia e il clima: riduzione del 40% delle emissioni climalteranti al 2030 e integrazione delle politiche di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici.
Il percorso, coordinato da Monica Cinti, sindaca di Monte San Pietro con delega all’Ambiente nella Giunta dell’Unione e, per la parte tecnica, dall’Ufficio di Piano di Unione, ha comportato numerosi appuntamenti che hanno coinvolto sia gli amministratori (in primis le assessore e gli assessori all'ambiente, ma non solo) sia i tecnici degli uffici comunali. I PAESC contengono:
- l’analisi delle emissioni climalteranti al 2018 e le azioni di mitigazione, cioè le azioni per ridurre le emissioni;
- l’analisi della vulnerabilità del nostro territorio agli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti (siccità, bombe d'acqua, ondate di calore, rischio incendi, frane...) e le azioni di adattamento agli stessi per diventare comunità capaci di adattarsi, limitando i danni;
- l’impegno al monitoraggio completo dei risultati attesi almeno ogni 4 anni.
“Il lavoro per arrivare alla redazione del PAESC”, sottolinea il presidente dell’Unione Massimo Bosso, “è stato interamente finanziato grazie alla vincita di un bando regionale che ha consentito di essere supportati dall’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile-AESS. Un risultato molto importante ed è doveroso ringraziare tutti gli enti e gli uffici coinvolti, con cui si è lavorato sempre in sinergia e con costruttiva collaborazione. Oltre alla costruzione di una visione comune, di Unione, sono stati delineati PAESC comunali, approvati a marzo nei Consigli Comunali e poi portati nel Consiglio di Unione per una presa d’atto quale momento di trasparenza e rendicontazione”.
“Poiché i consumi energetici degli edifici pubblici incidono solo per il 3% circa, mentre il resto delle emissioni deriva da settore residenziale, industriale, terziario e trasporti privati”, spiega la sindaca Monica Cinti, “è necessario rinnovare ed implementare il coinvolgimento della Comunità tutta per agire insieme, rapidamente, verso la transizione ecologica raggiungendo così gli sfidanti obiettivi UE che abbiamo declinato a livello locale in azioni concrete e misurabili. Questo percorso ha rafforzato la volontà del Tavolo Ambiente di Unione di proseguire insieme verso un cambiamento urgente e necessario, mettendo in condivisione le proprie esperienze e sfruttando strumenti ed opportunità: dal Superbonus 110%, ai Fondi europei del Next Generation EU, alla recente normativa nazionale sull’attivazione delle Comunità Energetiche. Ora inizia un nuovo percorso. Abbiamo ancora tanta strada da fare, insieme, cooperando a livello istituzionale e all’interno delle comunità di riferimento, ma grazie al PAESC ci dotiamo di uno strumento strategico di pianificazione e controllo, per portare risultati concreti e misurabili”.
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