Nella Giornata mondiale dell’acqua parte la sperimentazione nelle prime sedi aziendali del progetto di riduzione della plastica in collaborazione con Buonristoro
L'Azienda USL di Bologna informa:
Oggi,
22 marzo 2021, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua,
saranno installati i primi 4 erogatori di acqua di rete presso la
sede amministrativa di via Gramsci, a Bologna, e presso gli ospedali
di San Giovanni in Persiceto e Bentivoglio. Contestualmente inizia la
distribuzione di 1.260 borracce in alluminio ai dipendenti delle sedi
coinvolte dalla sperimentazione.
L’iniziativa è parte del
progetto Azienda USL libera da plastiche che ha come obiettivo la
riduzione dell’utilizzo di plastica sul luogo di lavoro e la
promozione di comportamenti più sostenibili per l’ambiente.
L’intervento, sviluppato in collaborazione con Buonristoro che
ha in appalto la gestione dei distributori automatici nelle strutture
aziendali, rappresenta un ulteriore passo avanti da parte
dell’Azienda USL nell’ambito della sostenibilità ambientale, in
un momento in cui il consumo di plastica negli ospedali è purtroppo
aumentato per motivi igienico-sanitari e di sicurezza degli operatori
legati all’emergenza Covid in corso.
Gli erogatori Aquà
installati da Buonristoro forniscono acqua di rete refrigerata, a
temperatura ambiente ed eventualmente gassata, a un prezzo minore
rispetto alle tradizionali bottiglie di acqua in PET, e saranno
affiancati ai tradizionali distributori automatici.
Per favorire
il passaggio da bottiglia di plastica all’uso della borraccia
saranno distribuite gratuitamente nelle prossime settimane ai
dipendenti delle sedi coinvolte 1.260 borracce di alluminio messe a
disposizione da Buonristoro, come previsto dalla gara di appalto
aziendale.
Durante i primi tre mesi di sperimentazione verrà
monitorato il consumo per vedere come varieranno le abitudini dei
dipendenti e, sulla base dei risultati ottenuti, potrà essere
adeguata l’offerta dei distributori installati.
Se tutti i
dipendenti che riceveranno la borraccia la utilizzeranno
quotidianamente per bere, già nei primi tre mesi sarà possibile
ridurre l’impatto ambientale in termini di COշ equivalente di
9.000 kg rispetto allo stesso consumo con bottiglie di plastica,
contribuendo all’obiettivo di riduzione delle emissioni espresso
dall’Agenda 2030.
Formazione,
partecipazione e sensibilizzazione. Le altre iniziative del progetto
Azienda USL plastic free
Nell’ambito
del progetto, sul versante della formazione, da dicembre 2020 è
disponibile il corso FAD Ambiente e salute: istruzioni per l’uso al
quale hanno partecipato oltre 800 dipendenti. Il corso, accreditato
per 30 crediti ECM, è ancora aperto ed è possibile iscriversi anche
per le persone interessate che non sono dipendenti AUSL.
Oltre
alla fornitura di borracce nell’ambito della sperimentazione, altre
100 borracce saranno consegnate nelle prossime settimane ai vincitori
del concorso di idee tenutosi nel 2020 che ha visto la partecipazione
di 350 dipendenti con 63 progetti di riduzione della plastica in
Azienda.
Tutte le informazioni sulle iniziative del progetto
Azienda USL libera da plastiche e materiali per approfondire
l’impatto della plastica sulla nostra salute sono disponibili nella
sezione web dedicata al progetto
ambo.ausl.bologna.it/temi/plasticfree
La
sicurezza dell’acqua di rete. I risultati dei controlli nel
2020
Tra
le attività del servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione del
Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna
rientra l’attività di controllo sulle acque ad uso umano, che
comprende l’acqua potabile, per uso domestico e utilizzata nella
produzione di alimenti, al fine di tutelare la salute pubblica dai
rischi derivanti dal consumo di acque non conformi agli standard di
qualità fissati dalle normative vigenti che recepiscono direttive
stabilite dall’Unione Europea sulla base di linee guida
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel 2020 sono stati
prelevati 2.647 campioni di acqua nei 662 punti di controllo diffusi
sul territorio aziendale per la ricerca di oltre 60 parametri fra
chimici e microbiologici; in 168 campioni è stata effettuata anche
la ricerca a di residui di principi attivi di prodotti
fitosanitari.
Le analisi hanno evidenziato la sostanziale
regolarità dei parametri microbiologici, chimico-fisici ricercati
con un numero trascurabile di irregolarità (<0,5%). Per tali
irregolarità, relative a parametri microbiologici o chimici, sono
stati richiesti e adottati interventi da parte dei gestori
dell’acquedotto che hanno portato al rapido ripristino di valori
regolari.
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