In
relazione alla vicenda, segnalata da alcune testate nei giorni
scorsi, riguardante le prenotazioni del vaccino anti-COVID 19 di
cittadini di 80 anni e oltre, l’Azienda Usl di Bologna precisa.
I
criteri generali che l’Azienda Usl di Bologna ha seguito nel
programmare la campagna di vaccinazione anti-COVID 19 ai cittadini
con 80 anni e oltre, fanno riferimento alle indicazioni regionali,
che prevedono tempi di avvio diversificati a seconda dell’età. Per
i nati dal 1936 in poi, l’avvio delle prenotazioni è avvenuto a
partire dal 15 febbraio, mentre i nati dal 1937 al 1941 (compresi) le
prenotazioni si apriranno il 1° marzo.
Tuttavia, in alcuni
casi, in particolare per i punti vaccinali spot, ovvero quelli mobili
previsti in modo capillare in tutto il territorio metropolitano,
l’Azienda ha dato indicazione di aprire le prenotazioni anche per
gli 80enni e oltre.
Si è ritenuto prioritario, infatti,
ottimizzare l’utilizzo delle fiale, evitando qualsiasi spreco,
favorendo al contempo la più ampia partecipazione dei cittadini in
punti vaccinali nei quali, per ragioni geo/demografiche, era
prevedibile aspettarsi flussi di prenotazione meno consistenti.
Con
l’avvio delle agende di prenotazione, uno strumento costruito ad
hoc per gestire una campagna vaccinale di massa mai tentata prima in
Italia, e non solo, si è potuto verificare la necessità di adeguare
la naturale rigidità di uno strumento informatico, con le
indicazioni di flessibilità sopra descritte, constatandone tuttavia
rapidamente la difficile applicabilità, anche per la multicanalità
e la capillarità dei punti di prenotazione.
Per questo
motivo, quindi, già la scorsa settimana, l’Azienda ha bloccato le
prenotazioni delle persone fra gli 80 e gli 84 anni, dando le
opportune indicazioni per la modifica del sistema informatico.
Va
precisato che, nella maggioranza dei casi, gli appuntamenti per le
persone ricomprese in questa classe di età sono stati fissati a
partire dal 1° marzo.
Nessuno è stato o sarà escluso dalla
possibilità di prenotare e quindi di vaccinarsi.
Va
ricordato, infatti, che l’Azienda Usl di Bologna, così come
l’intero Servizio Sanitario Regionale, sta operando per accelerare
la campagna vaccinale di massa, massimizzandone gli effetti per
giungere più rapidamente possibile ad una copertura che contrasti la
diffusione del virus, che proprio in queste settimane registra,
invece, nuovi picchi espansivi.
Trovano sempre una scusa per non ammettere mai un errore.
RispondiEliminaQuesta è l'eccellenza del sistema sanitario regionale dell'Emilia-Romagna.
RispondiEliminaMai scusarsi delle inefficienze !