sabato 6 febbraio 2021

Il Consiglio Comunale di Sasso Marconi si affianca ai commercianti e sollecita sostegni

Sostegno a ristoratori e attività commerciali: lo chiede il Consiglio comunale di Sasso Marconi con un Ordine del giorno approvato all'unanimità.

 

Il Comune di Sasso Marconi informa:

 

Il Consiglio comunale di Sasso Marconi ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno a sostegno di ristoratori, pubblici esercizi e attività economiche,così duramente colpiti dall’emergenza sanitaria. Le misure adottate dal Governo per contenere gli effetti della pandemia,hanno avuto un forte impatto sull’attività di numerose categorie, in particolare su quella di bar, ristoranti,pubblici esercizi e in generale della maggior parte delle attività commerciali,costrette ad abbassare le serrande per mesi. Il Consiglio comunale ha così voluto manifestare la propria solidarietà alle attività economiche del territorio, invitando il Sindaco e la Giunta comunale a proseguire il proficuo confronto già avviato con commercianti e ristoratori, per definire azioni di rilancio condivise e supportare in modo adeguato la fase di riapertura. I Gruppi Consiliari “Centro Sinistra per Sasso Marconi”, “DIMMI -Lista civica per Sasso Marconi” e “Lega-Salvini premier” chiedono inoltre all’Amministrazione comunale di farsi portavoce delle istanze presso le Istituzioni preposte e nel dibattito sociale, per favorire così l’individuazione di forme mirate di sostegno economico al commercio locale. 

Con questo Odg vogliamo esprimere la solidarietà di tutte le forze politiche della città alle attività commerciali in un momento di grande difficoltà come l’attuale”,afferma il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani.“Come Amministrazione comunale siamo stati vicini agli esercenti fin dall’inizio della pandemia. Già dopo il lockdown della scorsa primavera abbiamo sostenuto la ripartenza delle attività con gesti concreti come la riduzione della Tari e la concessione gratuita del suolo pubblico ai pubblici esercizi-misure che prevediamo di riproporre anche quest’anno assieme ad altre forme di sostegno che stiamo definendo in questi giorni-mentre prima del Natale abbiamo cercato di incentivare gli acquisti sul territorio con una campagna di comunicazione mirata (#iocomproasasso). Per essere davvero efficace,il rilancio del commercio locale deve però inserirsi in un complessivo piano di rilancio della città. Occorre cioè creare le condizioni per migliorare la fruibilità dei nostri spazi urbani e vivere tutti insieme la città: aspetti su cui stiamo lavorando, supportando ad esempio questa nuova ripartenza con un programma di eventi e iniziative da costruire insieme a commercianti e ristoratori”.

“Vogliamo ringraziare il Consiglio comunale per la solidarietà dimostrata e la disponibilità a trovare soluzioni per agevolare la ripresa delle nostre attività”, dichiarano in una nota i rappresentanti dei titolari di bar, ristoranti e altre imprese di pubblico esercizio di Sasso Marconi.“Pur consapevoli della drammatica situazione scatenata dalla pandemia, siamo molto preoccupati per il protrarsi delle limitazioni imposte alle nostre attività: i danni economici provocati dagli ingenti cali del fatturato mettono a rischio la nostra sopravvivenza. Chiediamo quindi che i nostri locali, troppo spesso e ingiustamente additati come potenziali veicoli di contagio,possano riaprire al più presto e in modo continuativo, anche in orario serale: non può essere un codice Ateco a determinare la possibilità di svolgere il nostro lavoro, bensì la responsabilità verso il rispetto dei protocolli di sicurezza, che non ha orari. Al tempo stesso sottolineiamo la necessità di ricevere quanto prima ristori adeguati per fronteggiare le scadenze fiscali e gli obblighi che abbiamo verso fornitori e dipendenti. Gli indennizzi che ci sono stati riconosciuti finora, peraltro non sempre in modo tempestivo,sono del tutto insufficienti a coprire le spese che abbiamo comunque dovuto sostenere: il rischio concreto è quello di chiudere per sempre, con tutto quello che ne consegue in termini di perdita di posti di lavoro e ricadute negative per l’indotto del territorio”.


Il testo completo dell'Odg è pubblicato sul sito web del Comune al link https://bit.ly/39Rl9ru

 

7 commenti:

  1. Se lavorare non è più un diritto, pagare le tasse non è più un dovere!

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  2. Sostegno anche per gli operai delle aziende in crisi...tipo Kemet e altre

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  3. Sarò lungo e confuso:
    credo di aver capito che siamo in piena pandemia con il virus che muta e l'incertezza che si possa fermare totalmente con gli attuali vaccini;
    credo di aver capito che non sia stato mandato volontariamente da partiti di sinistra o di destra o dal pangolino;
    credo che tutto ma proprio tutto il mondo in vari modi/tempi/tentativi stia cercando di limitare il crollo del benessere moderno;
    vedo che la gente che soffre o che muore non è un problema prioritario, ci limitiamo a diffondere numeri e statistiche che raramente sfociano in azioni veramente efficaci. Manca il rispetto delle prescrizioni ed il senso civile ovvero il rispetto verso gli altri, manca la consapevolezza che il problema pandemia È un gravissimo problema e che tutto il resto diventa una CONSEGUENZA, come diceva un nostro concittadino " entrare in casa e chiudere il cancelletto e la porta blindata non è sufficiente per eliminare il problema".
    COME UOMINI CIVILI VOGLIAMO DARE LA GIUSTA PRIORITÀ AL PROBLEMA MONDIALE ?
    I provvedimenti DEI governi creano certamente impatti su bar, ristoranti, palestre, piscine, attività commerciali varie e più o meno indispensabili; diamo i giusti ristori a quanti sopra indicati, non a pioggia ma parametrati a reali necessità. A puro esempio leggo che è stata ridotta la TARI e azzerato i costi per l'occupazione del suolo pubblico, spero non "ristorino" l'affitto esorbitante pagato ai speculatori o a coloro che hanno attività in luoghi ameni e folcloristici.
    Credo che per favorire gli acquisti sia INDISPENSABILE che i consumatori abbiano i soldi derivanti ovviamente dal lavoro produttivo ed onestamente remunerato in tutti i settori.
    Credo sia INDISPENSABILE mantenere occupazione in FIAC in KEMET e FAVORIRE occupazione in settori PRIORITARI e non solo COMPLEMENTARI.
    Credo che ciò che accade non sia mai casuale, ragioniamo e diamo importanza prima a ciò che è sostenibile poi a quello desiderabile ammesso che non impatti con uomo e natura.
    Credo che migliorare la fruibilità del borgo sia secondario a meno che non sia indispensabile andare al bar e parcheggiare davanti alla porta, in zona vietata e segnalata ma non controllata.
    Credo sia opportuno rivedere, covid e post covid, il modo di vivere pensando che eventi catastrofici potrebbero riaccadere.
    Tanto sarebbe ancora da analizzare, organizzare la vaccinazione rapida e diffusa come hanno fatto i paesi con potere politico/economico o autoritario ( senza essere frainteso o strumentalizzato ad arte ); chiedersi se abbiamo tanto bisogno di attività di ristoro o tempo libero in ogni angolo,domandiamoci perchè in questi momenti storici aumenta ancor più la forbice tra pochi ricchi e molti poveri, poco conta l'invito a fare la spesa nei negozietti quando il latte costa € 2.25 contro 1.49, il pane più di €4 contro 3,.., il prosciutto più di € 25 contro meno di € 20, come pensate che chi ne ha pochi non gurdi a cose cosucce e non è solo questione di parcheggio.
    Scusate la lunghezza ma ciò che mi preme mettere in evidenza è che TUTTI riflettano su quali e come affrontare senza pregiudizi o faziosità la vita della comunità in tutte le forme possibili.
    GRAZIE

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    1. Bravo Antonio, quoto in pieno! Ed aggiungo che demolire il lavoro del governo Conte sia una operazione di sciacallaggio politico che fa vomitare. Tutto il mondo è alle prese con questa pandemia ed ora vediamo che il nostro paese se la sta cavando meglio di super nazioni come USA, GB, Germania e Francia. Che noi abbiamo un calo del PIL maggiore di queste nazioni è normale se si considera l'incidenza del turismo sul PIL che abbiamo noi rispetto a loro. Inoltre non è vero che i nostri studenti sono quelli che sono andati meno a scuola. Ma si vuol far passare l'idea che il governo Conte è stato disastroso quando invece ha fatto tutto il possibile, considerata l'emergenza epocale che ha affrontato e lo ha fatto meglio di altri governi. Penso a cosa sarebbe successo se come Premier ci fosse stato Salvini (e credo che anche gran parte dei i suoi elettori la pensi come me... ). Ma adesso arriva il taumaturgo e allora si che ci sarà da piangere...

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  4. x 6 febbraio 2021 19:47

    Ma tu ci sei o ci fai?

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  5. Sì, decisamente lungo e confuso.

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  6. X 7 FEB 11 29, hai ragione è lungo e confuso. Ne avrei tante da scrivere ma allora sarebbe un romanzo, triste e dal finale molto incerto. Scusa e cerca di comprendermi. Alla fine sostituisci "gurdi a cose" con "guardi a queste...."
    x 7 FEB 9 47, si lo sono e me ne vanto pensando che gli anonimi come te non hanno nulla di concreto su cui confrontarsi

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