Da Erika Seta
Consigliere Citta Metropolitana di Bologna
Gruppo Uniti per l’Alternativa
La chiusura in tutta fretta del Ponte Da Vinci a Sasso Marconi è una sconfitta ed un esempio di impossibilità di adeguato controllo e verifica del territorio da parte della Città Metropolitana ma anche di assenza di sinergia tra Enti, perché il Comune di Sasso Marconi, che da tempo riceveva sollecitazioni sullo stato di quella infrastruttura, avrebbe dovuto attivarsi con meno indugi.
Ritengo grave che le sollecitazioni fatte dalle opposizioni siano rimaste lettera morta fino a giungere ad una decisione radicale di interdizione perché potrebbe far pensare al cittadino meno attento che la sicurezza non sia stato criterio decisionale prioritario in prima battuta.
Bene il tavolo con la Regione ma i cittadini ed anche i Consiglieri meritano verità e risposte pubbliche, chiare ed ineccepibili da tutti gli enti coinvolti.
Per motivi di lavoro ho soggiornato per lunghi periodi in varie nazioni europee. Ho assistito a Grosse frane (specialmente in Svizzera ed Austria), Frane anche più grandi di quella della Gardelletta, risolto il problema in pochi giorni, come anche il rifacimento di varie opere anche importanti risolte in poco tempo lavorando a turni. Solo qua in Italia può capitare di vedere un menefreghismo, uno scaricabarile un disinteressamento così...Tante promesse ma il risultato è aria fritta...ma in che mani siamo... e il bello è che se poi capita qualcosa di brutto nessuno ne ha colpa mentre i responsabili (se mai ce ne sono) dovrebbero finire in galera.
RispondiEliminaQuesti anni mettono in evidenza che i manufatti in cemento armato non sono eterni .. anzi : sono bombe a orologeria. Viste le foto del deterioramento attuale, penso che nessuna manutenzione sia risolutiva per eliminare i problemi di corrosione interna della struttura che ne compromette la sicurezza statica rispetto a quella originaria a manufatto nuovo. Gli esempi sono tanti anche senza riferirsi al ponte Morandi : vedi ponte Corleone a Palermo degli stessi anni del nostro Leonardo.
RispondiEliminaLa soluzione la vedo proprio semplice: si demolisce e si rifà nuovo utilizzando le attuali tecnologie che in pochi mesi portano a termine i lavori.
... come ? Non ci sono i soldi ? altra soluzione semplice : li stampi! .. anche perché la domanda è semplice : serve o non serve quel ponte ?
saluti