martedì 2 febbraio 2021

Ex-Metalplast: la Caporetto dei Piani Urbanistici di Sasso Marconi

Due ex candidati sindaci, Eugenio Salamone e Fabrizio Trasforini, in una nota riportano la loro delusione per le scelte di riorganizzazione urbanistica nel capoluogo legate all'abortito progetto di utilizzo dell'ex Metalplast per ospitare il polo scolastico. Progetto ora abbandonato a favore della nuova Scuola Media. “Si poteva allargare la scuola Media attuale sull'area della Posta,” sostengono. “Trasferire la Posta e la Conad nell'ex Metalplast per non appesantire il traffico di viale Kennedy e l'incrocio della Cervetta con notevoli benefici organizzativi, ambientali e viari”.

Eugenio Salamone a sinistra e Fabrizio Trasforini

Nella comunicazione intitolata 'Ex-Metalplast: la Caporetto dei Piani Urbanistici' essi scrivono:


L’anno scorso ci siamo permessi di suggerire all'amministrazione attuale di rivedere l'intero comparto via Kennedy/Ponte Albano suggerendo di spostare l'ufficio postale nella ex sede del consorzio agrario dove oggi è stato realizzato il Conad ed utilizzare invece l’attuale area dell’ufficio postale per integrare il polo scolastico realizzando una struttura diffusa senza stravolgere la viabilità, la vivibilità e la disponibilità di parcheggi per i residenti.

In questo nostro progetto, l’ex-Metalplast avrebbe potuto ospitare il supermercato nuovo (dopo una doverosa bonifica) alleggerendo la via Kennedy e l’incrocio della Cervetta da una parte del traffico che oggi la congestiona.

Il tutto sarebbe stato realizzato con permuta di aree ed eventuali compensi economici per le differenze e si sarebbe realizzato un assetto decisamente più razionale e meno mescolato tra aree dedicate a servizi e zone commerciali, specialmente nelle vicinanze di scuole.

Con la recente proposta formulata e messa in opera dall'amministrazione riguardo l’utilizzo dell’area ex-Metalplast come parcheggio ad uso pubblico si materializza quello che avevamo intuito quasi un anno fa, quando l'amministrazione comunale voleva intervenire sugli assetti urbanistici per dare alla cittadinanza una soluzione in relazione al polo scolastico, dopo innumerevoli promesse.


Vogliamo evidenziare che con l’intenzione di utilizzare l'area ex-Metalplast per realizzare un'area di sosta si cancellano quattro legislature di programmazione urbanistica, dichiarandone nei fatti, il fallimento completo o forse, più realisticamente,l’irrealizzabilità di quelle promesse.

L’area della ex-Metalplast era destinata alla realizzazione del polo scolastico, che ora l'amministrazione ritiene utile collocare a fianco delle attuali scuole medie, al posto del parcheggio retrostante l’edicola, dicendo addio ai progetti di recupero dell'area di via Ponte Albano, compresi presumibilmente anche quelli di bonifica dalle sostanze nocive come l’amianto delle coperture di cui si è già dibattuto recentemente.

Avevamo ipotizzato questo finale già due legislature fa, quando ci era apparsa lampante sia l’inadeguatezza della parte progettuale che le quantità economiche preventivate per realizzare il polo scolastico, decisamente non sufficienti. L’amministrazione restando ferma sulle sue posizioni non è riuscita a concretizzare nulla lasciando da decenni la cittadinanza senza risposte credibili.


Crediamo inoltre che meritino due parole il mancato riassetto previsto dal piano urbanistico del Capoluogo risalente al 1999 che, senza il recupero dell'area ex-Metalplast e dell’allora Arcotronicsc, ha lasciato una situazione peggiore disattendendo sostanzialmente tutte le previsioni di miglioramento che sono rimaste solo sulla carta.

In pratica si sono buttati via 20 anni e non si è portato a termine nulla di quanto annunciato.

Ci auguriamo che questa amministrazione sappia trarre esperienza da chi li ha preceduti e sia in grado, finalmente, di dare un assetto idoneo, funzionale e razionale al capoluogo, anche se l'impressione che abbiamo al momento è che continui a mancare una progettualità ed una lungimiranza politico/amministrativa sul lungo termine, con una concreta visione razionale delle necessità del territorio e delle persone che lo abitano.

Confidiamo in futuro di poterci ricredere, a beneficio di tutta la cittadinanza.



Eugenio Salamone                   Fabrizio Trasforini

 

2 commenti:

  1. Probabilmente una scuola che si affaccia sulla statale porrettana non verrebbe accolta in relazione al piano acustico locale. Immagino io che a Sasso non ci abito.
    Una scuola ha bisogno di spazi verdi e di pochi decibel di disturbo.

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  2. Purtroppo la soluzione al problema...4 febbraio 2021 alle ore 08:08

    Purtroppo la soluzione al problema è stata quella di far dimenticare tutto alle persone... e oggi la situazione è questa.

    amianto in pieno centro, traffico come fossimo Casalecchio, commercio quasi azzerato e poi "va tutto bene" perchè abbiamo i parcheggi gratis e noi creduloni

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