venerdì 5 febbraio 2021

Covid: primi casi di variante inglese anche in Emilia Romagna

Su 10 persone provenienti dal Regno Unito, in buone condizioni

Primi casi di variante inglese di coronavirus sono stati rilevati anche in Emilia-Romagna. Si tratta di dieci persone provenienti dal Regno Unito, tutte in buone condizioni.

Lo comunica la Regione, precisando che sei sono stati individuati all'arrivo in aeroporto a Bologna, gli altri quattro sono stati segnalati dai servizi di sanità pubblica a seguito di verifiche.

Il risultato è emerso dopo la complessa analisi di sequenziazione necessaria per l'individuazione di varianti virali svolta dal laboratorio di Pievesestina (Forlì-Cesena), diretto dal professor Vittorio Sambri, in collaborazione con la sede di Parma dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Emilia-Romagna e Lombardia. Dal 28 dicembre i tamponi di 23 pazienti, rientrati dal Regno Unito o da altri Paesi esteri a rischio, sono stati sottoposti al sequenziamento dell'intero genoma del Sars-Cov2. Operazione che richiede quattro giorni e mezzo di analisi, dalle quali sono emersi i dieci portatori della variante. Le condizioni dei pazienti sono buone, tutti sono stati posti in isolamento e sono stati tracciati i loro contatti.

Dopo la circolare ministeriale del 30 gennaio, la Regione ha deciso di ampliare le categorie di pazienti sui quali effettuare le sequenziazioni per cercare la presenza di varianti: saranno coinvolti anche coloro che fanno rientro da Portogallo, Brasile e Sudafrica oltre a pazienti che presenteranno particolari criteri clinici.

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