Inaugurato un nuovo reparto, in operatività completamente automatica, che produce un nuovo stabilizzante luce: una soluzione che consente di realizzare anche teli da serra più duraturi e resistenti a raggi UV e altri agenti, a vantaggio dell’agricoltura biologica
Inaugurato oggi il il nuovo reparto produttivo dello stabilimento Basf di Pontecchio Marconi. A dare il benvenuto alla nuova struttura, realizzata in soli 14 mesi per un investimento complessivo di oltre 20 milioni, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il Sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani, che hanno avviato l’impianto da remoto dalla sala consiliare del Comune di Sasso Marconi. “E' il più importante insediamento del Gruppo nel Paese che riafferma il consolidamento di BASF in Italia, proprio nel 75° anno di presenza del Gruppo nel bel Paese,” ha sottolineato l'amministratore delegato e vice presidente della Basf Italia, Lorenzo Bottinelli ( a sinistra nella foto sotto). “ Il gruppo continua a puntare sull’Italia: un territorio di eccellenze che ricopre un ruolo significativo nella strategia di sviluppo aziendale”. Nel nuovo reparto si produrrà una innovativa gamma di stabilizzanti a calore e luce basati su una molecola sviluppata proprio dal team di ricerca e sviluppo di Pontecchio Marconi. Un prodotto che fornisce prestazioni particolarmente elevate alle plastiche impiegate per coperture, serre, reti e macro o micro tunnel utilizzati in agricoltura. Un additivo innovativo che garantisce serre e strutture resistenti e durature consentendo agli agricoltori di aumentare la produzione, migliorare la qualità degli alimenti e ridurne l’impronta ecologica. Ne aumenta il tempo di utilizzo e, evitando il degrado e quindi la decomposizione, evita la polverizzazione e la dispersione della materia plastica nell'ambiente, facilita il recupero e il riutilizzo. Il reparto è stato realizzato utilizzando le più moderne tecnologie e la sua linea di produzione è totalmente automatizzata.
Il Presidente Bonaccini (a destra nella foto) , dopo aver sottolineato nell'incontro con la stampa che la peculiarità degli emiliano romagnoli è quella di essere innovativi e ciò li rende capaci di produzioni concorrenziali anche con quelle di aree produttive con costo del lavoro inferiore, ha dichiarato: "Ringrazio BASF per aver scelto l'Emilia-Romagna per questo nuovo investimento che coniuga innovazione, ricerca e sostenibilità. Caratteristiche che raccontano l'idea di futuro che abbiamo in mente per la nostra Regione. In questi anni abbiamo lavorato molto per rendere l'Emilia-Romagna sempre più attrattiva e in grado di intercettare investimenti di eccellenza e di qualità come questo: risorse capaci di creare posti di lavoro e valorizzare le aree al di fuori dei grandi centri abitati. Mentre continuiamo a combattere la pandemia e a portare avanti la campagna vaccinale, è indispensabile farci trovare pronti per quando questo incubo finirà: sono convinto che l'Emilia-Romagna abbia tutte le potenzialità per ripartire prima e meglio delle previsioni".
Anche il sindaco Parmeggiani ( al centro nella foto) ha sottolineato la soddisfazione di avere a Sasso Marconi lo stabilimento Basf: “Ci fa molto piacere che un’azienda importante come BASF abbia scelto di inaugurare l’avvio della produzione del suo nuovo comparto proprio qui, in Municipio. È un’occasione per rinnovare il consolidato e proficuo rapporto di collaborazione che esiste con BASF e ribadire,al tempo stesso,lo stretto legame che il nostro territorio ha con la figura di Guglielmo Marconi. L’evento di questa mattina conferma il valore e la portata delle scoperte marconiane. Se da questa sala abbiamo potuto avviare la produzione di un intero settore industriale situato ad alcuni chilometri di distanza, lo dobbiamo alle intuizioni del grande scienziato che proprio qui, sulle colline di Pontecchio, effettuò gli esperimenti destinati ad aprire l’era delle moderne comunicazioni senza fili: la gestione automatizzata da remoto dei processi produttivi è uno dei tanti modi con cui oggi trova applicazione l’eredità tecnologica di Marconi”.
“Durante i lavori, partiti a metà 2019,abbiamo dovuto affrontare, come tutti, la sfida della Pandemia da COVID 19", ha dichiarato Manuel Pianazzi, Site Manager del Sito di Pontecchio Marconi ( a sin. nella foto). "Sono orgoglioso che tutti i nostri collaboratori siano riusciti a lavorare in piena sicurezza rispettando la tabella di marcia prevista. Anche i partner, molti del territorio, sono stati determinanti per il successo e insieme abbiamo dimostrato, una volta in più, come con la giusta determinazione sia possibile raggiungere i nostri obiettivi. Oggi avviamo ufficialmente la produzione certi che sia un segnale positivo per il nostro lavoro futuro nei prossimi anni”.
Caro Bonaccini e sopratutto amministrazione comunale di Sasso Marconi con i dovuti modi/tempi/contenuti cercate di rendere blindato il sito produttivo a SASSO MARCONI.
RispondiEliminaAnche i colossi hanno necessità che coinvolge il territorio, fate in modo che i loro bisogni siano soddisfatti in cambio di SICUREZZA E OCCUPAZIONE.
Grazie
Caro cittadino fiducioso cosa ne penseresti di ripassare la grammatica ?
RispondiEliminaA parte la mia battutaccia quanto scrivi è auspicabile visto come vanno le cose da noi e non solo, in modo particolare per i comportamenti delle multinazionali
Buonasera, abito a Borgonuovo a poca distanza dall'impianto. Da qualche anno notiamo un rumore molto acuto soprattutto durante la notte, è veramente fastidioso. Sarebbe opportuno per il rispetto dei cittadini limitare l'inquinamento acustico con adeguati investimenti.
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