mercoledì 30 dicembre 2020

La città etrusca di Marzabotto perde colpi. Il danno è notevole.

Gianni Passini ha scritto rivendicando per la città di Marzabotto il posto che le spetta

Passini, appassionato della storia antica e di quella etrusca in particolare, torna a denunciare il disinteresse verso quel patrimonio archeologico, unico per la sua tipicità, che Marzabotto può vantare. Egli addirittura ricorda che, mentre negli anni passati, Marzabotto con il sito archeologico della città di Kainua e il museo etrusco nazionale, Pompeo Aria, era ai primi posti nella graduatoria dei patrimoni dell'Unesco per cui poteva accedere facilmente ai finanziamenti europei per il recupero e la conservazione, ora, egli dice, “ci sono passati davanti tante altre realtà”. 

Passini da anni fa parte del gruppo di revocatori storici e si è impegnato in questi anni attivamente per la sua città. 

Passini durante la ripulitura della fontana di qualche tempo fa

 Fra i meriti di cui si può fregiare c'è il recupero della fontana, sotto il ponte dell'Acropoli, visibile passando sulla Porrettana. Ora, egli dice “ è di nuovo abbandonata e lasciata all'invasione della vegetazione. 

 

La fontana,” continua, “ fu costruita ai primi del '900 dal Conte Aria per la visita eccezionale dei reali di Savoia in occasione di una conferenza sull'antichità a Villa Aria. Prima del novecento esisteva un abbeveratoio che veniva utilizzato dai birocciai per ristorare i cavalli e risfrescarsi loro stessi. Fino agli anni '80 l'acqua sgorgava perchè anch'io sono andato più volte a bagnarmi durante le mie corse a piedi. Ora,” egli conclude, “ fa male vedere che è tutto in rovina: la testa d'ariete d'arenaria, che allora era integra, è ridotta a una sagoma. Basterebbe veramente poco, utilizzando i fondi europei per il recupero di un bene storico, riportarla all'antica efficienza”.

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