Anche
il gruppo consiliare della Lega in Regione ha dei dubbi sulla
proposta di installare nell'area della ex Burgo di Lama di Setta a
Marzabotto un impianto di compostaggio di fanghi e ramagliel'ex cartiera
In una interrogazione scrivono:
Considerato che
recentemente, a Lama di Reno , il sito precedentemente occupato da una cartiera da tempo dismessa (la cartiera “Burgo”), è stato prescelto dalla società DH srl per essere trasformato in impianto di compostaggio di fanghi di fogna e ramaglie;
numerose sono state le richieste di chiarimenti e di rassicurazioni da parte della popolazione interessata, posto che l’impianto verrebbe a trovarsi a ridosso di ambienti antropizzati, con conseguente potenziale rischio per la salubrità dell’ambiente e per la salute dei cittadini;
la negativa esperienza dell’impianto di Crevalcore, sempre nella provincia di Bologna, testimonia che la presenza di impianti di trattamento di fanghi in prossimità di centri abitati comporta criticità, e talvolta difficoltà nel fare rispettare le prescrizioni da parte degli Enti deputati al controllo ambientale.
Tutto ciò premesso e considerato i sottoscritti consiglieri chiedono alla Giunta regionale
-- quale sia la tipologia dell’impianto che verrebbe realizzato nella frazione Lama di Reno del Comune di Marzabotto,
-- quali le caratteristiche e quale sia il piano industriale presentato dalla società DH srl;
– se questo impianto sia in linea con le norme e le prescrizioni regionali in materia urbanistica, ambientale e di gestione dei rifiuti, e con le previsioni programmatiche del PRGR;
– se tale impianto sia compatibile con le politiche di sostegno agli insediamenti abitativi in montagna e nelle aree periferiche dei centri urbani, da ultimo ampiamente declamate dalla Giunta regionale, anche con la loro inclusione nel programma di mandato 2020-25 appena presentato;
– se esso sia compatibile con le politiche di tutela della salute delle persone e della salubrità ambientale, anche in riferimento alle linee guida e valutazioni di rischio specifiche per il virus SARS-CoV-2 in relazione a fanghi di depurazione;
– in generale, quali siano le garanzie e le tutele complessivamente riservate alla popolazione residente nell’abitato della frazione di Lama di Reno ed in genere in tutto il territorio interessato, anche indirettamente, dalla presenza dell’impianto di compostaggio.
Anni fa la Società Dufenergy S.p.A con la sua centrale turbogas poi bocciata a seguito di valutazioni di varia natura, oggi la DH Srl con il suo nuovo progetto di trattamento fanghi .... Prima di proporre una possibile rivalutazione della zona abbandonata con progetti che nascono già con mille problemi è possibile che non si riesca a far preliminarmente un elenco delle possibilità sostenibili e solo successivamente riferirsi ad imprese Qualificate ?
RispondiEliminaSe proprio dovesse emergere che il sito non è più adatto ad attività produttive, che la smettano di fare tentativi inutili che creani malcontento nella popolazione