Sanzioni e denunce. Individuati anche due latitanti, un pakistano e una rumena
Foto dei Carabinieri di Bologna |
Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno identificato 605 persone durante i controlli, con particolare attenzione alle “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”, come previsto dalla normativa sul Nuovo coronavirus. Nonostante le raccomandazioni sui comportamenti sociali da tenere per evitare la diffusione del virus, alcuni continuano a violarle, contribuendo a incrementare la diffusione della pandemia. A Bologna, una “Task force” capeggiata dai Carabinieri della Stazione Bologna, col supporto del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Bologna e degli Agenti della Polizia Locale, ha identificato, con una certa difficoltà dovuta a comportamenti poco collaborativi, una trentina di giovani che si erano ammassati davanti agli esercizi pubblici situati nel Quartiere Saragozza (sono centinaia gli esercizi pubblici controllati nella serata di ieri a Bologna e in Provincia dai Carabinieri del Comando Provinciale). La titolare di un locale è stata sanzionata per aver continuato a svolgere l’attività di ristorazione in un orario non consentito dalla normativa anti Covid-19, mentre due clienti sono stati sanzionati perché non indossavano la mascherina di protezione. La stessa mancanza di collaborazione è stata riscontrata dai Carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale che, durante i controlli, si sono trovati costretti, oltre all’elevazione di tre sanzioni per la normativa anti Covid-19, a denunciare per minaccia e oltraggio a un pubblico ufficiale un 53enne italiano che era andato su tutte le furie, minacciando i militari che stavano applicando la normativa, sanzionandolo per la mascherina di protezione non indossata. L’incremento di militari impiegati nei controlli del territorio dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, ha portato anche all’identificazione di due latitanti, un pakistano, irregolare sul territorio italiano dal 2018, rintracciato presso un autolavaggio situato in Valsamoggia e una rumena sulla ventina scovata in un albergo di Anzola Emilia. La ragazza era destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria di Macerata che aveva avviato le indagini, coordinando i Carabinieri della Compagnia di Camerino (MC), per individuare una coppia di criminali, tra cui la rumena in fuga nel bolognese e nascostasi nell’albergo, responsabili di furti con destrezza commessi ai danni di anziani ultra settantenni. Un fatto singolare emerso durante i controlli, è accaduto in un centro commerciale situato in Provincia di Bologna, dove gli addetti alle vendite e alla sicurezza si sono rifiutati di fare entrare una giovane cliente che non indossava la mascherina di protezione, nonostante l’esibizione di un certificato medico mostrato dalla ragazza che la esonerava per motivi di salute a indossare il dispositivo di protezione. Sul caso in questione, i Carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale hanno avviato gli accertamenti.
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