di
Erika Seta
Consigliere
Città Metropolitana di Bologna
Gruppo
Uniti per l’Alternativa
Mentre
il popolo italiano combatte una guerra socio economico, mai vista in
epoca moderna, la Camera di Commercio di Bologna annuncia una
situazione drammatica del mercato, gli Enti locali si trovano a dover
assistere cittadini improvvisamente caduti in difficoltà pagando
utenze e cibo, la multiutility Hera, sulla cui fornitura di servizi
in epoca Lockdown ci sono state numerose lamentele da parte di
Sindaci, 'non avverte il bisogno di tagliarsi lo stipendio'
parafrasando le parole del Presidente Tomasi e gratifica
l’Amministratore Delegato raddoppiandogli lo stipendio che
raggiunge quota 952 mila euro, di cui 540 mila euro di 'bonus ed
altri incentivi'.
Uno
schiaffo alle difficoltà del popolo che, per pagargli i benefit, fa
i salti mortali per saldare le bollette.
Riteniamo
questo comportamento inaudito, essendo Hera una partecipata pubblica,
di cui la stragrande maggioranza dei Comuni è azionista, per altro
con un patto di sindacato che impedisce la vendita di tutte le azioni
per non creare scossoni alle multiutility e che troppe volte è
servita da ufficio di collocamento di ex politici di sinistra che
nessuna competenza avevano in tema.
Se
Hera, come la politica locale la considera, è parte di un progetto
pubblico di fornitura dei servizi, con appalti milionari per la
pulizia delle città e la raccolta rifiuti su cui il gestore impone
misure non sempre utili al cittadino che paga, allora deve dare un
segnale: abbia il coraggio di abbassare i benefit e gli stipendi e
abbassare i costi delle utenze.
Il
vero servizio al cittadino è questo.
Su questo tema troverà anche lei un insormontabile muro di gomma. Io ho cominciato a chiedere spiegazioni al mio sindaco (Marzabotto) fin da metà maggio, anche in modo formale protocollando una lettera, ma ad oggi silenzio assoluto.
RispondiEliminaSilenzio assoluto, si badi bene, nonostante lo statuto del Comune all'art. 38 preveda che ogni cittadino in modo associato o singolo può proporre istanze ai funzionari e agli amministratori, ed ha diritto ad una risposta entro 30 giorni.
Fate un po voi quanti 30 giorni sono passati, e si che ho fatto una seconda richiesta proprio citando il suddetto articolo dello statuto comunale che per il sindaco dovrebbe rappresentare la Costituzione.
Credo perciò che ci si trovi di fronte ad una situazione che mette a nudo il sistema di potere che ruota attorno alla privatizzazione dei servizi pubblici e dei beni comuni, che meriterebbe ben altra attenzione da parte dei cittadini e della stampa, e ben altra onestà intellettuale e trasparenza da parte degli amministratori locali, che sono in parte consistente proprietari di hera e ne determinano le scelte politiche incluso questi intollerabili compensi, ovviamente pagati con le bollette di noi cittadini.
sig Dante Franchi mi meraviglio che lei si ....meravigli!!
RispondiEliminaLa cosa importante e' che i ns amministratori a tutti i livelli guadagnino profumatamente. che tutto aumenti ( anche le ruberie e la corruzione) poi se il popolo arranca non frega un cavolo a nessuno.
Solito schifo all'italiana. Scelte politiche sciagurate. Il Sig. Franche ha centrato esattamente il problema Nelle ultime righe del suo intervento.
RispondiEliminaHera è uno scandalo, una sanguisuga sulle spalle dei cittadini, si sono presi tutto, ma ci sono dentro tutti, pertanto sono intoccabili e le masse come al solito lo prendono in quel posto. Ultimamente si sono divorati anche Cosea.
RispondiEliminaScusate ma questa cosa mi fa dsvvero ribollire.
RispondiEliminaIl sindaco di Marzabotto, che in realtà è una sindaca, è anche il mio sindaco ma non solo. È anche la giovane presidente del mio partito, il partito democratico, e questo termine dovrà pure avere un significato se lo si è adottato.
Ora, da Marzabottese e da democratica storica, oltre che da cittadina contribuente che paga le bollette profumate di hera e scopre che in larga parte fanno a finire in compensi che neppure sarebbero giustificati per chi sa fare i miracoli, ove cio che scrive un concittadino sia vero, trovo insostenibile la reticenza opposta ad un dovere insopprimibile di motivare la scelta di condividere simili compensi. Questo dovrebbe valere per chiunque fosse il sindaco protempore e a prescindere da ciò che imponga lo statuto comunale, ma diventa inaccettabile per me se questo comportamento viene tenuto dalla presidente del mio partito. Una giovane per di più che dovrebbe auspucabilmente rappresentare anche la speranza di un cambiamento nei modi di una politica che sempre più allontana la gente.
Ma guarda un po': tutti quelli che hanno votato la Cuppi (che non è del PD ma di LEU) adesso si lamentano ?????? Lacrime di coccodrillo !!
RispondiEliminaA me sta succedendo per un rimborso che deve ritirare mia madre, abbiamo disdetto un appartamento quindi chiuso le utenze, Enel ci ha mandato da riscuotere tramite in tabaccheria tutto bene.il problema è il rimborso Hera che mia madre essendo in casa di riposo non può recarsi a ritirare, ci siamo recati a Hera ben tre volte volevano IBAN fatto tutto,allo sportello Hera risulta è stato fatto bonifico ma all'ufficio postale ad oggi non risulta lunedì mi recherò per la quarta volta ad Hera non vorrei che avessero sbagliato a trascrivere IBAN postale ad ora la spesa di tutto questo avanti e indietro è superiore al rimborso che devono dare, ma perché non hanno reso un servizio agevole come Enel, per i loro interessi fanno presto ma x i cittadini che si arrangino
RispondiEliminaHera non si è mangiata il Cosea, il Cosea è del PD, Hera è il PD insiema a Unipol, Coop costruzioni, Manutencoop, ecc, ecc, Avete presente il gioca delle tre carte?
RispondiEliminaTutto questo casino per un Dirigente che guadagna quanto un calciatore brocco?
RispondiEliminaI politici sono sempre in prima fila a parlare di niente, come al solito, per distrarre le masse.
Sig. Franchi provi a rivolgersi al Difensore Civico organo autonomo e indipendente della regione Emilia-Romagna che in questo caso potrebbe esserle di aiuto. Il Difensore interviene, sia su richiesta che d'ufficio, per tutelare i cittadini in tutti i casi di cattiva amministrazione: ad esempio per carenze, disfunzioni, abusi o ritardi, come i pagamenti non dovuti di ticket, tributi e multe. È è eletto ogni cinque anni dall'Assemblea legislativa, dove ha sede, e il servizio che è eletto ogni cinque anni dall'Assemblea legislativa, dove ha sede, e il servizio che offre è gratuito e aperto a tutti.
RispondiEliminawww.assemblea.emr.it/difensore-civico/per-approfondire/cosa-fa
Direi che il sig. Franchi abbia fatto ciò che dovrebbe fare ogni cittadino.
RispondiEliminaChiedere che le scelte degli amministratori vengano motivate.
Forse se lo fanno anche altri, anziché stare a lamentarsi della bolletta, forse non è neppure necessario rivolgersi al difensore civico.
Una istituzione certamente utile per determinate situazioni, ma qui la scelta operata non si scarica solo su un volenteroso cittadino ma su tutti noi.
Per quale astrusa ragione un sindaco può permettersi di non spiegare le ragioni che stanno alla base delle scelte che compie?
Ma poi onestamente viene da chiedersi: gli altri gruppi consigliari di opposizione hanno tutto chiaro?
A loro non interessa conoscere le ragioni di questo raddoppio di compenso o condividono questa scelta?
Credo che anche loro siano in debito di informazioni verso la loro cittadinanza.