Dubbio
segnala:
Daniele
Tissone,
segretario generale del Silp (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia)
non aveva nascosto le sue perplessità riguardo alla proposta di
legge sui sindacati
militari,
confezionata dalla Commissione Difesa e approvata pari pari dalla
Camera dei deputati. Intervistato il 25 maggio ai microfoni di Radio
Radicale
per la rubrica “Cittadini in divisa”, non usa mezzi termini: “Più
democrazia in caserma corrisponde a una maggiore trasparenza,
efficienza e sicurezza per i cittadini […] In Europa si va nella
direzione di una estensione dei diritti per chi veste la divisa, in
Italia si
va indietro
perché, dopo la militarizzazione del Corpo Forestale, si nega la
libertà sindacale per chi porta le stellette, con buona pace della
Costituzione e dei trattati europei”.
Ma
per fortuna proprio dall’Europa è arrivata una buona notizia sul
fronte dei diritti dei lavoratori. La Corte europea dei diritti
dell’uomo ha infatti bocciato
l’Italia sulla riforma del Corpo
forestale.
Nello specifico, il decreto legislativo n. 177 del 2016, in
esecuzione della legge Madia, aveva previsto la soppressione del
Corpo forestale dello Stato e l’assorbimento nell’Arma dei
carabinieri. La norma, seppur ispirata da una apprezzabile volontà
di accorpare le diverse forze di polizia del nostro Paese, si era
tradotta nel pasticcio della militarizzazione
di un corpo altamente specializzato a ordinamento civile, con
inevitabili conseguenze in termini di compressione di diritti
fondamentali.
Certo
il nostro legislatore avrebbe potuto evitare facilmente questa figura
barbina: più ragionevole sarebbe stato l’accorpamento del Corpo
forestale alla Polizia
di Stato,
forza di polizia civile e sindacalizzata. I forestali avrebbero
percepito la trasformazione – che avrebbe comunque comportato la
perdita del diritto di scioperare – come meno traumatica, ne sono
certo.
Su
questo tema, i lavori parlamentari sono adesso orientati a scorporare
i forestali dall’Arma e a creare una moderna e snella polizia
ambientale. È apprezzabile la proposta di legge presentata dal
deputato Maurizio Cattoi (M5S) nel marzo 2019 e da qualche giorno in
esame presso le commissioni Difesa e Affari costituzionali (abbinata
ad altre due proposte). Lo scopo è quello di istituire la Polfor
(Polizia forestale, ambientale e agroalimentare) nell’ambito
dell’Amministrazione della pubblica sicurezza.
Figura di palta a scoppio ritardato del governo del rottamatore e relative ancelle,
RispondiEliminanon che negli anni precedenti in queste valli non abbiamo avuto modo di soffrire e lamentarci dei comportamenti forestali, ma militarizzarli nei cc non ci è parso certo una miglioria... vedremo ora cosa giudici e governi si inventeranno per metterci una pezza, speriamo ovviamente non peggiore del buco.