di
Andrea Perini
Nell’atto,
a prima firma Lisei, anche la proposta di inserire un punteggio nelle
graduatorie dei concorsi regionali, per i lavoratori che possono
operare in smart working se residenti nei piccoli centri da
ripopolare
“Studiare,
in sinergia con le aziende di telefonia, nuove strategie anche
commerciali per programmare e incentivare il ripopolamento e
progressivo recupero dei piccoli centri urbani rurali, tramite la
copertura della banda larga”. Questo è quello che chiedono,
attraverso un’interrogazione, i consiglieri di Fratelli d'Italia Marco Lisei, Giancarlo Tagliaferri e Michele
Barcaiuolo.
Gli
esponenti di Fdi invitano l’esecutivo a valutare anche “sgravi
fiscali, da concordare tra Regione e Comuni interessati, come
incentivi per togliere gli oneri di urbanizzazione nel recupero di
edifici degradati, da ristrutturare o da riconvertire a usi diversi”.
Richieste
che poggiano sulla consapevolezza che “la desertificazione delle
zone rurali e di montagna è un problema su cui lungamente si è
dibattuto e sul quale da anni si cercano soluzioni anche a livello
regionale. Il progressivo abbandono di queste zone da parte dell’uomo
ha comportato, nel corso del tempo, anche nuovi problemi ambientali
per la mancata manutenzione dei boschi e la mancata salvaguardia del
nostro fragile sistema idrogeologico. La causa principale di tutto
ciò è stata la perdita nel corso delle ultime generazioni di
opportunità occupazionali, e di conseguenza di attività commerciali
e servizi, per i quali i cittadini sono stati costretti a
indirizzarsi sempre più verso le grandi città”.
Una
situazione che potrebbe cambiare, secondo i consiglieri, con “lo
sviluppo della banda larga e dello smart working, che potrebbero
offrire nuove opportunità occupazionali anche nelle zone più
remote, costituendo anche soluzioni nuove per il ripopolamento”.
Per
questo propongono anche di “considerare l’avvento delle nuove e
più avanzate tecnologie di comunicazione come nuove opportunità di
contrasto alla desertificazione dei territori più remoti, magari
inserendo un punteggio mirato nelle graduatorie dei concorsi
regionali per i lavoratori che possono operare in smart working se
residenti nei piccoli centri da ripopolare”.
Sollecitato da Dubbio
Sollecitato da Dubbio
come si evince dalla lettura del seguente decreto il comune di Alto Reno Terme è soddisfatto della somma efficienza del servizio internet locale...
RispondiEliminahttps://www.comune.altorenoterme.bo.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=4263
Vorrei porre l'attenzione anche per alcune abitazioni in via Setta che ad oggi non possono collegarsi ad internet se non tramite telefonino, in quanto la fibra/ banda larga non è arrivata.in questi mesi i ragazzi hanno fatto molta fatica per potere seguire le lezioni
RispondiEliminaNell'articolo si parla di luoghi abbandonati in montagna,chiedo scusa se mi sono permesso di porre una problematica
Ma se non riescono nemmeno a far funzionare i lampioni pubblici figuriamoci internet!
RispondiEliminacaro anonimo delle 10:50
RispondiEliminabisogna avere pazienza.nella valle del setta grazie alla presenza dell'autostrada passa fibra ottica già dagli anni 80.
piano piano sta arrivando la famosa azienda "in perdita" finanziata dalle nostre tasse,ovvero Open Fiber. abbia fiducia.mi dicono che se abita entro i 40 metri dal punto in cui metteranno i loro pozzetti potrà avere la fibra fino in casa.
in alternativa ci dovrebbero essere diversi provider che forniscono connettività via ponte radio.
qui trovate i consiglieri regionali in carica.
RispondiEliminasceglietene uno e scrivetegli
loro leggono e rispondono
sono stipendiati anche per questo.
https://www.assemblea.emr.it/lassemblea/istituzione/consiglieri