lunedì 6 luglio 2020

Bus e treni, biglietti gratis per tutti gli studenti

Il consigliere regionale  Tagliaferri (Fdi) reputa riduttiva l’esenzione prevista dalla Giunta per gli under 14, sollecita poi nuove regole sul trasporto pubblico
di Luca Molinari

Estendere l’utilizzo gratuito dei mezzi di trasporto pubblico a tutti gli studenti, universitari compresi, e non solo come deciso dalla Giunta agli under 14. A chiederlo, con un’interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi).
Il costo di un abbonamento annuale è una spesa paragonabile a una mensilità d’affitto di una famiglia: rilevante è la percentuale di pendolari all’interno della regione, in particolare verso Bologna, ma anche e soprattutto fuori regione verso Milano, con l’utilizzo spesso di più mezzi e più abbonamenti (treno e trasporto pubblico locale)”, spiega Tagliaferri, per il quale “secondo dati Istat, a seguito della pandemia da coronavirus, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,4 per cento in termini reali, ovvero di potere d’ acquisto”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se intenda farsi garante nei confronti dell’utenza del trasporto pubblico di soluzioni non contenziose rivolte al pieno risarcimento dei diversi servizi non utilizzati per motivi non dipendenti dalla volontà dello stesso abbonato, prevedendo un rimborso economico agli acquirenti di titoli di viaggio mensili e annuali in aggiunta a quanto previsto dal decreto Rilancio, e se, allo stesso tempo, intenda farsi garante nei confronti dei gestori del trasporto pubblico affinché elaborino, a partire da settembre, una strategia chiara nei confronti dell’utenza, quando, molto probabilmente, lo smart working verrà mantenuto solo parzialmente. In primis rendendo strutturali le convenzioni esistenti per quanto riguarda il trasporto ferroviario (MiMuovo per l’utilizzo dei Frecciargento) in grado di distribuire meglio i flussi su più tracce orarie, prevedendo nuove forme di abbonamento a consumo (es. carnet) che vengano incontro alle mutate esigenze di una mobilità limitata a un numero inferiore di giorni la settimana”.

Segnalato da Dubbio

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