Per
tutta l’estate sarà possibile apprezzare le opere dell’artista
Simone Miccichè esposte nella sua cittadina, Castiglione dei Pepoli,
e in parte destinate a essere esposte a New York per una mostra poi
rinviata per il Covid-19.
di
Carmine Caputo
Dal
pomeriggio di oggi, sabato 4 luglio, sarà possibile visitare a
Castiglione dei Pepoli le sale che ospiteranno il “CON-TEMPORARY
SPACE”, i lavori dell’artista Simone Miccichè nella
centralissima via San Lorenzo.
Una
galleria d’arte temporanea che ogni due o tre settimane proporrà
esposizioni diverse delle opere dell’artista in modo da coprire
tutto il periodo estivo.
«Si
tratta di materiale che avrei dovuto presentare in giro per l’Italia»
spiega l’artista «a
Vergato, Firenze, Bologna. Alcune opere erano destinate a essere
esposte nell’East Village, a New York, presso Artifact Gallery.
Purtroppo la pandemia ha rinviato questi appuntamenti e allora ho
pensato di ripartire da qui, da casa mia, anche perché durante la
quarantena ho approfittato delle chiusure per lavorare tanto»
In
effetti Simone Miccichè da circa otto anni non esponeva i suoi
lavori “a casa sua”, visto che è di Castiglione dei Pepoli, e
molti dei suoi concittadini lo conoscono esclusivamente per la
pittura, mentre più recentemente ha esplorato il campo della
scultura e delle installazioni, che sarà possibile apprezzare.
Si
partirà con l'esposizione “Red Circle” , progetto sviluppato
durante il periodo di quarantena. A seguire sono previste le
esposizioni “Diario dei luoghi” e la prima assoluta anche per il
progetto “Bla Bla Bla”, originariamente pensato appunto per
Manhattan.
A proposito di Red Circle, l’autrice del testo critico
realizzato per l’inaugurazione Federica Fiumelli, spiega che
«I soggetti, sia delle tele che degli schizzi, sono scorci sul
corpo femminile, sguardi, inquadrature; il corpo muliebre viene
“sezionato visivamente” tramite una pennellata secca, decisa,
sintetica e gocciolante - alla stregua di una rapida tag di writing.
Se nell’oggi così
circoscritto al meccanismo impietoso dei social siamo abituati ad
eserciti di corpi nudi femminili omologati e patinati al limite del
sadico, a questo eccesso di fotografia iperbolica Miccichè
contrappone una rappresentazione del corpo immaginata, possibile».
Le
sale saranno accessibili su prenotazione chiamando il numero 339 271
8616 e nei weekend. Negli spazi della galleria si potrà accedere
solo quattro alla volta (e comunque si dovranno rispettare le
distanza di sicurezza) dotati di mascherina. Il foglio di sala sarà
scaricabile sul proprio cellulare tramite un QR code
Simone
Miccichè, classe 1989, è un artista che vanta già un’ampia e
importante produzione insieme a numerose collaborazioni. Pittore,
illustratore, designer, il suo essere trasversale nelle arti e nelle
tecniche gli permette di compiere una ricerca sia sulla realtà che
sul medium stesso della pittura. Non ama le etichette, ritiene che
l’artista debba sentirsi libero di potere sperimentare il più
possibile e al meglio ogni soggetto, tecnica o contesto: ama infatti
esplorare, indagare, ricercare, sperimentare sia i soggetti della sua
pittura, che i supporti. È stato premiato a Milano in occasione
dell’Expo del 2015, un suo progetto è stato selezionato per
l’aeroporto di Alghero nel 2013, ha vinto il concorso
internazionale “Artisti alla ribalta” di Sesto Fiorentino. A New
York è stato premiato in occasione del concorso internazionale
d'arte “Artbox Project” dal 5 al 18 Marzo 2018 presso la Stricoff
Fine Art Gallery e poi per il concorso “World Wide Art Show” dal
1 al 11 Giugno 2018 presso la Caleum Gallery
Nessun commento:
Posta un commento