sabato 6 giugno 2020

I cinesi di Pianoro sgarrano

Trovato due mesi fa in difetto nella gestione del personale, non si è messo in regola, anzi ha peggiorato la situazione

Foto dei Carabinieri di Pianoro
Il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna informa:

Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Pianoro hanno eseguito una serie di controlli in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alle aziende specializzate nel confezionamento di capi di abbigliamento.
Il servizio, eseguito col supporto dell’AUSL Emilia Romagna e dei Carabinieri dei Nuclei Ispettorato del Lavoro e Antisofisticazioni e Sanità di Bologna, è terminato con la denuncia di un cinquantaduenne cinese, titolare di un’impresa che era stata già ispezionata dai Carabinieri un paio di mesi fa. Questa volta, invece di mettersi in regola, rispettando la legge e adottando un comportamento onesto, soprattutto per la salute dei suoi dipendenti, il titolare ha fatto un passo indietro, arruolando 14 dipendenti, di cui soltanto 5 assunti regolarmente, 6 assunti in nero e 3 assunti in nero e senza permesso di soggiorno. Il cinquantaduenne si è reso responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, lavoro nero per stranieri irregolari, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e obbligo del datore di lavoro in relazione alla conformità del luogo di lavoro circa i requisiti di salute e sicurezza. L’azienda è stata sospesa e l’imprenditore è stato anche sanzionato per un importo di 36.560 euro.

Ancora a Pianoro i Carabinieri hanno sanzionato un altro titolare di un’impresa per non aver rispettato le misure restrittive che erano state emesse con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo scorso, in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. In particolare, il titolare dell’impresa, un cinquantaduenne cinese, invece di chiudere la sua attività di confezionamento di capi di abbigliamento che non rientrava tra quelle previste dalla normativa, aveva proseguito a lavorare di nascosto, mettendo a rischio la salute dei suoi quattro dipendenti che stavano lavorando alle macchine da cucire. La consapevolezza di aver violato la normativa in vigore è emersa al momento del controllo (ore 22:30 di sabato 11 aprile 2020) quando il titolare, alla vista dei Carabinieri che stavano arrivando, ha staccato l’energia elettrica e ha tentato la fuga al buio da un’uscita secondaria dell’azienda, seguito da suoi fedeli operai. La fuga è stata interrotta dai militari e i soggetti sono stati identificati. Il titolare è stato sanzionato e l’azienda è stata sottoposta alla chiusura per la durata di cinque giorni.

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