martedì 30 giugno 2020

Coronavirus: 20 nuovi positivi e cinque morti in Emilia Romagna

Sedici dei nuovi casi asintomatici, 12 in terapia intensiva

 © ANSA


E' di venti positivi, di cui sedici asintomatici, e cinque morti il bilancio delle ultime 24 ore dell'epidemia da Coronavirus in Emilia-Romagna. I nuovi tamponi effettuati sono 6.093, che raggiungono così complessivamente quota 495.544.
    Cala il numero dei casi attivi che, secondo i dati diffusi dalla Regione e aggiornati alle 12, sono 1.010 (22 in meno rispetto a ieri). I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 108 (-3).
    Una persona è morta in provincia di Piacenza, due Bologna, una in quella di Ravenna e una in quella di Rimini.
    Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.260.
    Per quanto riguarda il focolaio individuato presso l'azienda di logistica Bartolini, i casi di positività ad oggi individuati dalle autorità sanitarie - tra lavoratori del gruppo e loro familiari o conoscenti - sono 113, di cui 87 asintomatici.
    Sono invece 10 gli ospiti del centro di via Mattei, sempre nel Bolognese, risultati positivi. Si tratta di persone tutte asintomatiche in isolamento presso strutture residenziali dedicate, mentre 27 - individuate come contatti stretti - sono in isolamento presso la stessa struttura. (ANSA).

Report Covid del 30 giugno

Tutti i nuovi contagi, 7, sono a Bologna città. I decessi sono 2, uno in città e uno in pianura. Le guarigioni, 11.



Non poteva mancare la 'truffa targata Covid 19'

Offrono 'Tamponi gratis', ma si propongono solamente di entrare in casa della vittima prescelta e fare razzie.

Le vittime prescelte sono ovviamente le persone più fragili, gli anziani e a loro si presentano con tesserini e divise di Croce rossa, Protezione civile, aziende sanitarie, impiegati del comune, offrendosi di eseguire, gratuitamente, il tampone per l’accertamento della positività al Covid-19. In realtà si tratta di truffatori che cercano di introdursi in casa per rubare denaro e preziosi. 

L'invito è quindi di preparare anziani e giovanissimi a non aprire ad estranei che si propongono appunto il servizio 'gratuito' di controllo Covid. I controlli di tale genere non vengono effettuati a domicilio, ma in strutture attrezzate a tale scopo.

Vergato. Al via la rassegna cinematografica "Brividi d'estate"

di Carmine Caputo

Si chiama "Brividi d'estate" la rassegna cinematografica organizzata dal Comune di Vergato per l'estate 2020 in collaborazione con l'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese. Le proiezioni sono all'aperto e in caso di maltempo saranno rinviate.
Sono previste sei proiezioni a Vergato, nell'arena del Cinema Nuovo, e due a Riola, presso gli impianti sportivi. L'ingresso è gratuito ma la prenotazione è consigliata, considerando che il rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid prevede inevitabilmente un numero limitato di accessi. Come il titolo lascia presagire freddo e neve sono un po' il filo conduttore di questa rassegna, visto che il clima invernale caratterizza molte delle pellicole scelte.

Si comincia domani, mercoledì 1° luglio,  con il thriller "Fargo" dei fratelli Cohen alle 21,30, dopo di che si prosegue tutti i mercoledì allo stesso orario con il classico Disney "La spada nella roccia" di Wolfgang Reitherman l'8 luglio. Si passa al western con "The Hateful Eight" di Quentin Tarantino il 15 mentre il 22 sarà proiettato il film drammatico "Forza maggiore" di Ruben Östlund. Si torna al cinema di animazione il 28 luglio con "Nightmare before Christmas" di Henry Selick e Tim Burton prima del finale a Vergato con "Il mio amico Nanuk" di Brando Quilici e Roger Spottiswoode il 5 agosto.

I due appuntamenti di Riola invece sono previsti al venerdì, sempre alle 21,30: l'avventuroso "8 amici da salvare" di Frank Marshall sarà proiettato il 24 luglio e il thriller "Revenant" di Alejandro  Iñárritu il 31 luglio

Istantanee ai tempi della pandemia. Mostra fotografica organizzata da Azienda USL di Bologna e Bimbo tu.

Inaugurazione oggi, 30 giugno. Interverrà Stefano Bonaccini

 L'Azienda USL di Bologna invita

Era Covid: Istantanee ai tempi della pandemia è una mostra fotografica che racconta l’emergenza sanitaria coronavirus, attraverso il lavoro e i volti degli operatori dell’Azienda Usl di Bologna che l’hanno vissuta in prima linea. 

Era il 12 marzo, quando l’Ospedale Bellaria divenne il primo COVID-Hospital di Bologna. Tutte le attività non urgenti dei suoi padiglioni vennero sospese e i reparti riconvertiti in aree COVID. Un lavoro di squadra, giocato sul filo del cronometro della pandemia, che ha coinvolto tutti i professionisti dell’Azienda Usl di Bologna, negli ospedali della città e dell’area metropolitana, nelle strutture e nei dipartimenti territoriali. Solo all’Istituto delle Scienze Neurologiche, in neanche due settimane, sono stati 100 gli operatori messi in campo e oltre 170 i pazienti ricoverati, alcuni dei quali accolti nell’area che fino a poco tempo prima ospitava i pazienti pediatrici dell’ISNB.
Organizzata da Azienda USL di Bologna e Bimbo tu APS, la mostra raccoglie gli scatti dei fotografi Paolo Righi, Gabriele Fiolo e Roberto Piccinini e verrà inaugurata oggi, martedì 30 giugno, alle 15.30, nell’area verde dell’Ospedale Bellaria.

In apertura, Mons. Zuppi benedirà un ulivo, donato da Bimbo Tu, simbolo dell’alleanza ospedali-cittadini durante l’emergenza coronavirus. A seguire, interverranno Alessandro Arcidiacono, presidente di Bimbo TU APS, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Chiara Gibertoni, Commissario straordinario dell’Azienda USL di Bologna e Valentina Orioli, vice sindaco del Comune di Bologna.

Prorogate moratorie per sostenere clienti in difficoltà

L’ABI ha diffuso agli Associati una circolare in cui si comunica che è stata prorogata dal 30 giugno al 30 settembre la possibilità di usufruire delle moratorie che il settore bancario ha attivato per sostenere la clientela in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19.

L’ABI ha diffuso agli Associati una circolare in cui si comunica che è stata prorogata dal 30 giugno al 30 settembre la possibilità di usufruire delle moratorie che il settore bancario ha attivato per sostenere la clientela in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19.

 d'intesa con le diverse parti firmatarie, riguarda tutti gli accordi sottoscritti in materia da ABI con le associazioni di rappresentanza dei consumatori, delle imprese e degli enti locali.

In particolare, la moratoria famiglie è stata definita con Acu, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Federconsumatori, La Casa del consumatore, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Udicon, Unione nazionale dei consumatori, la moratoria imprese è stata definita con Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) e a cui hanno aderito molte altre rappresentanze di impresa e la moratoria enti locali che è stata definita con ANCI e UPI.

L'iniziativa recepisce la decisione dell'EBA di prorogare dal 30 giugno al 30 settembre le facilitazioni nel trattamento delle operazioni di moratoria concesse nell'ambito di iniziative legislative o per accordo conseguenti alla pandemia del Covid-19. In particolare, tali facilitazioni riguardano la possibilità di evitare l'automatica riclassificazione del debitore in relazione alla situazione di difficoltà prodotta dalla emergenza sanitaria.

L'ABI nella circolare ha fornito anche indicazioni sulle possibili condizioni migliorative rispetto a quanto previsto in generale dagli accordi di moratoria, che le banche possono considerare al momento della definizione dell'operazione di sospensione dei pagamenti dei finanziamenti.

lunedì 29 giugno 2020

Coronavirus, 16 nuovi casi in regione

Restano 12 i ricoverati in terapia intensiva

 © ANSA 
 
da ANSA BOLOGNA  News
Sono 16 i nuovi casi di Coronavirus in Emilia-Romagna, di cui 7 a Bologna dove nei giorni scorsi si è registrato un focolaio. Dei nuovi positivi, informa la Regione, 11 sono asintomatici, individuati attraverso l'attività di screening. I nuovi tamponi sono 2.721, e raggiungono così quota 489.451, a cui si aggiungono altri 1.095 test sierologici. Le nuove guarigioni sono 24, per un totale di 23.185. Scendono i casi attivi, 1.032 (-10), restano 12 i ricoverati in terapia intensiva e aumentano lievemente i ricoverati negli altri reparti Covid, 111 (+3). Si registrano 2 nuovi morti: due donne residenti in provincia di Modena e Ravenna.

Report Coronavirus del 29 giugno


Nessun decesso oggi nella provincia di Bologna, 7 i nuovi casi di covid e 8 sorvegliati in meno.
I dati di oggi sono senza dubbio confortanti.





Scontro sull'A1 a Sasso Marconi, due morti

L'impatto tra un furgone e un tir
Due persone sono morte in un incidente stradale sull'A1 nel tratto in direzione Bologna che attraversa Sasso Marconi.
Nello scontro sono rimasti coinvolti un furgone e un tir. Sono intervenuti i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della direzione Terzo Tronco di Bologna.

Il traffico transita su due corsie e si registrano 8 chilometri di coda.

Falsa cieca deve restituire 70.000 euro indebitamente percepiti.

Operazione “motu manu” della Guardia di Finanza Bologna: scoperta truffa ai danni dell’I.N.P.S. Disposto il sequestro preventivo del profitto del reato.

Dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza Bologna

E' stato dato esecuzione, su disposizione del GIP del locale Tribunale, Dott. Alberto Ziroldi, a un decreto di sequestro preventivo per equivalente di circa 70.000 euro, nei confronti di M.L.D.S., classe ’82 residente a Bologna, ritenuta responsabile del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per aver indebitamento beneficiato di una pensione di invalidità per non vedenti e della relativa indennità di accompagnamento.
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria sotto la direzione del Procura della Repubblica di Bologna, nella persona del Dott. Luca Venturi, hanno permesso preliminarmente di accertare come la signora fosse stata riconosciuta dalla Commissione medica dell’INPS a partire dal 2005 come “cieca assoluta”, condizione che ricorre, a norma di legge, in caso di totale mancanza della vista o di mera percezione dell’ombra o della luce a 10 cm di distanza (c.d. motu mano). I successivi accertamenti, condotti attraverso pedinamenti e appostamenti, hanno permesso di riprendere l’indagata in atteggiamenti del tutto incompatibili con lo stato di cecità assoluta. Infatti la stessa è stata immortalata non solo mentre camminava senza l’ausilio del proprio cane guida per le vie cittadine, ma anche mentre attraversava in modo disinvolto incroci e marciapiedi trafficati, si intratteneva nei negozi, a scegliere i prodotti da acquistare (controllandone attentamente il prezzo e la qualità) senza alcun accompagnatore. E ancora, è stata sorpresa anche a introdurre, agevolmente e senza alcuna insicurezza, la chiave nella serratura del portone di casa, a evitare ostacoli che improvvisamente le si frapponevano lungo il cammino, ad accompagnare, senza esitazioni, i figli a scuola avvalendosi di un doppio passeggino. In diverse occasioni, è stata vista mentre passeggiava col proprio cane guida senza il previsto guinzaglio rigido, svilendo in questo modo l’utilità di tale ausilio che, per un “autentico” non vedente, risulta uno strumento indispensabile per la propria mobilità ed autonomia. Questo quadro probatorio è stato ulteriormente rafforzato dalle dichiarazioni rese dai medici legali dell’INPS di Bologna che avevano, anche recentemente, sottoposto a visita la signora che nel corso degli incontri aveva avuto comportamenti del tutto diversi da quelli risultanti dai video girati dagli investigatori, mostrandosi molto più lenta ed incerta nei movimenti, indossando occhiali scuri, dimostrando di non sapersi muovere da sola in un ambiente a lei sconosciuto e di non essere in grado di sedersi da sola. Tali affermazioni, scrive il GIP dimostrano come “la donna avesse, nel corso degli anni, posto in essere una vera e propria messa in scena di fronte ai medici, soprattutto alla luce del fatto che non esistendo ad oggi esami medici specifici in grado di valutare in maniera oggettiva l’acuità visiva, quest’ultima viene valuta principalmente sulla base delle dichiarazioni e degli atteggiamenti soggettivi del paziente.”

L’operazione testimonia, ancora una volta, l’impegno della Procura della Repubblica di Bologna e della Guardia di Finanza nella sinergica azione di contrasto ad ogni forma di illecito nel settore della spesa pubblica, che trova nell’aggressione patrimoniale dei soggetti responsabili dei reati la forma più incisiva di ristoro dei primari interessi dello Stato, in particolar modo in questo difficile periodo legato all’attuale emergenza sanitaria che il Paese sta vivendo, in cui il Corpo si pone come insostituibile presidio di legalità, a sostegno delle famiglie e delle imprese in difficoltà.

Confagricoltura. Alla grande la vacanza nel verde. Però mancano gli stranieri

La metà degli agriturismi registra il tutto esaurito per luglio e agosto, ma la ripresa è lenta



Confagricoltura scrive:

La buona notizia è che la metà degli agriturismi con pernottamento associati a Confagricoltura in Emilia-Romagna registra il tutto esaurito per i mesi di luglio e agosto. Con una novità d’eccezione per il nostro territorio: le prenotazioni riguardano soggiorni di una durata più lunga del solito, ossia una settimana e oltre. Quindi quest’anno la scelta sembra ricadere - come mai prima -, sulla vacanza nel verde, preferibilmente in collina e a bordo piscina, dove siano garantiti ampi spazi all’aperto e piena sicurezza.

Quella cattiva evidenzia invece il forte rallentamento del turismo straniero, uno scenario in controtendenza con il recente passato che ha visto crescere anno dopo anno la percentuale di ospiti provenienti da oltre confine, anche da paesi extra-europei, fino a raggiungere una quota vicino al 25% del totale dei visitatori. Ebbene, adesso, sono proprio gli agriturismi che da Piacenza a Rimini hanno puntato sull’incoming a soffrire di più dei contraccolpi inarrestabili del Covid: nel Ferrarese e nel Bolognese, le prenotazioni nei mesi clou si fermano al 60%. In Romagna va segnalato che il turismo dall’Italia sta compensando in parte la mancata presenza degli stranieri, tedeschi in primis.

«La ripresa è lenta ma siamo soddisfatti della nuova strategia dell’accoglienza proposta per la fase 2, con dei punti di forza - poche camere, location rurali, itinerari sicuri con cene in vigna e pic-nic sotto l’albero, addetti al settore formati sotto il profilo psicologico per fronteggiare in maniera efficace i timori della gente nell’era post-Covid -, che di fatto hanno convinto il turista a prenotare la vacanza estiva presso una delle nostre strutture, prediligendo il cosiddetto turismo di prossimità; tuttavia - sottolinea il presidente regionale degli agriturismi targati Confagricoltura, Gianpietro Bisagni – il bilancio 2020 parte con una perdita di fatturato totale nei mesi di marzo, aprile e maggio e un bonus vacanze in arrivo che ci lascia perplessi visto che le imprese sono a corto di liquidità».

«Nel quadro complicato della ripartenza, evitiamo - aggiunge il presidente regionale di Confagricoltura, Marcello Bonvicini, - la guerra tra i poveri». Il messaggio è rivolto alle associazioni di categoria che in queste ore stanno portando avanti una battaglia contro le aziende agrituristiche che offrono servizio di delivery, con consegne a domicilio di prodotti freschi dell’orto e trasformati. La chiude così il presidente degli imprenditori agricoli: «Voglio dire ai rappresentanti di queste imprese che solo l’1 o 2 per cento dei nostri agriturismi in regione svolge tuttora tale attività. Se vogliamo davvero ripartire dobbiamo concentrarci su ben altre strategie e lavorare insieme per riportare qui i turisti, offrendo una gamma completa di proposte che sappiano soddisfare tutte le aspettative».

Sedi INPS: dal 1° luglio la riapertura al pubblico

Segnalato da Dubbio


INPS comunica che dal 1° luglio riaprono gli sportelli Inps dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30. L’accesso nelle sedi dell’Istituto dovrà essere prenotato attraverso i seguenti canali:
  • Contact center, chiamando al numero 803.164 (da rete fissa) o 06.164.164 (da rete mobile);
In considerazione dell’emergenza sanitaria ancora in corso, il servizio di informazione e di consulenza al pubblico nelle sedi della regione Lombardia continua ad essere garantito esclusivamente in modalità telefonica tramite:
  • Contact center, chiamando al numero 803.164 (da rete fissa) o 06.164.164 (da rete mobile);
  • Prenotazione di una richiamata dall’operatore Inps tramite Contact Center, app INPS Mobile e sito web (app INPS Mobile e sito web)
Infine, il servizio di consulenza per gli intermediari istituzionali e gli altri utenti abilitati ai "Cassetti" continuerà ad essere assicurato a distanza tramite videochiamata o via telefono.

Casalecchio di Reno. Centri estivi: dal 1° al 31 luglio 2020 domande online per i voucher

Pubblicato anche l’elenco dei centri estivi accreditati

di Laura Lelli  

Confermati anche nell’estate 2020 i contributi alle famiglie a sostegno della retta dei centri estivi per bambine/i e ragazze/i, grazie al “Progetto per la conciliazione vita-lavoro: sostegno alle famiglie per la frequenza di centri estivi” promosso dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato dal Fondo Sociale Europeo - Asse II Inclusione.

Dal 1° luglio al 31 luglio 2020 le famiglie potranno richiedere online il contributo regionale accedendo dalla pagina dedicata sul sito del Comune di Casalecchio di Reno http://tiny.cc/vouchercentriestivi2020 oppure presso lo Sportello Polifunzionale Semplice (presso il Municipio in via dei Mille 9) in caso si sia sprovvisti di un indirizzo di posta elettronica.
Sempre nella pagina dedicata si trova anche l’elenco dei centri estivi accreditati del distretto che comprende i comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa. Il contributo viene infatti riconosciuto solo per la frequenza dei centri estivi accreditati, che rispettano i requisiti qualificanti previsti dal progetto regionale, oltre naturalmente ai nuovi e più stringenti protocolli di sicurezza sanitaria previsti nell'estate 2020.
La graduatoria dei beneficiari del voucher sarà pubblicata online nella pagina dedicata dal 20 agosto 2020.

Il voucher è rivolto alle famiglie con bambine/i e ragazze/i tra i 3 e i 13 anni (nati dal 2007 al 2017) i cui genitori siano entrambi occupati (o uno dei due non lo sia perché si trova in cassa integrazione, mobilità, disoccupato che partecipa alle misure di politica attiva del lavoro definite dal patto di servizio o impegnato in compiti di cura di familiari con disabilità grave o non autosufficienza), e con un valore ISEE fino a 28.000 euro. L’importo massimo previsto per il contributo è di 84 euro a settimana per un massimo di 4 settimane di frequenza, dunque fino a 336 euro complessivi.

Per l’estate 2020, ci sono altre 2 opportunità:
- per un numero di settimane superiore a 4, nel caso in cui il costo settimanale sia inferiore a  84 euro;
- per un numero di settimane pari o inferiore a 3, nel caso in cui il costo settimanale del centro estivo sia superiore a 84 euro e fino a un massimo di 112 euro.

Possibilità di cumulo con contributi da altri soggetti pubblici e/o privati per la stessa tipologia di servizio nell'estate 2020
In via del tutto straordinaria, per l’estate 2020, e al fine di consentire il più ampio accesso alle famiglie, si prevede che le stesse potranno accedere al contributo regionale anche nel caso in cui beneficino, per il medesimo servizio, di contributi erogati da altri soggetti pubblici e/o privati nonché di specifiche agevolazioni previste dall'ente locale.



domenica 28 giugno 2020

Report Covid del 28 giugno

Oggi il report covid riporta un decesso in provincia di Bologna, a Sasso Marconi. I nuovi contagiati sono 4: 3 a Bologna città e 1 a San Lazzaro. La guarigioni nelle ultime 24 ore sono state 5.




Coronavirus: 21 nuovi casi in Emilia-Romagna, un morto

Solo 4 positivi in provincia di Bologna dopo i focolai



E' di 21 nuovi casi di Coronavirus e un morto, nel Bolognese, il bilancio delle ultime 24 ore in Emilia-Romagna. Dei nuovi positivi, scovati con 3.421 tamponi, 16 sono asintomatici e solo 4 sono stati registrati in provincia di Bologna dove nei giorni scorsi c'erano stati alcuni focolai, fra cui quello al polo logistico della Bartolini.
    A fronte di 19 nuove guarigioni, il numero dei casi attivi aumenta di un'unità, raggiungendo quota 1.042. Crescono leggermente i pazienti ricoverati in terapia intensiva (che sono 12, uno in più di ieri) e quelli ricoverati negli altri reparti Covid, 108 (+2). (ANSA).

Bartolini: 107 positivi, ma non chiude. Il virus entra nel centro migranti

Due dei contagiati dello spedizioniere vivono nell'hub di via Mattei, che ospita 200 persone (16 già in isolamento). Da oggi test a tutti

Da Dubbio

Vivevano nel centro di accoglienza di via Mattei due degli operai contagiati alla Bartolini. Per questo sedici ospiti della struttura, che hanno avuto contatti con i positivi, sono stati isolati e hanno fatto il tampone. Da domenica, annuncia l'Ausl, i controlli si estenderanno a tutti e duecento gli stranieri che vivono all'interno. Il contagio entra così nella più grande struttura di accoglienza nel territorio, dove molti ospiti lavorano con contratti intermittenti (anche solo di un giorno) nella logistica. I due migranti positivi sono stati trasferiti in hotel mentre gli operatori della struttura sarebbero finora tutti negativi.

“E’ un focolaio- commenta
Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute- che si avvia ad essere contenuto. Il ché dimostra sostanzialmente due cose: che il nostro sistema sanitario regionale sa come combattere il virus quando si manifesta, ma ci dice anche che nessuno deve pensare che Covid-19 sia un fenomeno che è ormai alle nostre spalle. Al contrario, se da un lato abbiamo più strumenti per combattere il virus, non possiamo certo permetterci adesso comportamenti individuali che non siano in linea con le regole che tutti dobbiamo rispettare. Non rendiamo vani i sacrifici che tanto stanno costando al nostro Paese”

I focolai bolognesi
“Nel caso dei focolai bolognesi - spiega l’assessore
Donini- è stato subito attivato un coordinamento con l'Ausl che ha agito in maniera eccellente, a cominciare dal dottor Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, mettendo subito in campo le azioni necessarie, sia nel caso del focolaio legato ad un ristorante, sia per quello più noto alla cronaca per entità, legato all'azienda logistica”.

E’ stata infatti effettuata rapidamente un’indagine di
contac tracing con i tamponi, di cui adesso il Servio sanitario dispone in misura largamente sufficiente, per agire su almeno 3 cerchi concentrici di contatti di casi, a partire dalle persone che avevano sviluppato sintomi, e continuando a testare anche familiari e contatti delle persone che abbiamo trovato positive e asintomatiche.

Nella fattispecie, spiega l’Assessorato regionale alla sanità, per il focolaio della azienda logistica sono stati effettuati
328 tamponi, evidenziando 107 positivi, di cui 95 asintomatici e 12 sintomatici, soltanto 2 dei quali ricoverati.

Ieri è stato fatto un controllo presso
l’azienda logistica bolognese per verificare l’osservanza delle misure di sicurezza, in collaborazione tra Medicina del Lavoro e Carabinieri, alla luce di precedenti indagini dell’Ausl, che avevano intimato l’adozione di una serie di prescrizioni per la sicurezza dei lavoratori. Nell’ispezione di ieri si è riscontrata la sostanziale osservanza delle disposizioni e una relazione sarà posta all’attenzione del Comune e del Prefetto.
Per quel che riguarda il
Centro di accoglienza di via Mattei a Bologna, è stato disposto l'isolamento di alcuni casi risultati positivi e l’avvio dell’indagine epidemiologica di tutti gli ospiti.

Più in generale, vista la rilevanza dei focolai nel settore della logistica e dei trasporti a Bologna, la Regione Emilia-Romagna ha subito attivato le rappresentanze datoriali, trovando “piena e totale collaborazione”, che si è manifestata in una iniziativa presso l'
interporto di Bologna: è stato installato un presidio per la misurazione della temperatura corporea agli operatori delle realtà produttive lì presenti, oltre ad azioni di sensibilizzazione alle aziende a tenere più alta la guardia nelle misure di precauzione. Non dimenticando che la Regione ha autorizzato molti laboratori privati abilitati a praticare test sierologici, laboratori ai quali le aziende possono fare riferimento per testare periodicamente i lavoratori, per la sicurezza degli stessi. In caso di esame sierologico positivo agli anticorpi, il sistema sanitario regionale è impegnato ad eseguire i tamponi di controllo entro 24 ore.
 
L'attenzione si sposta anche sul centro di via Mattei. Durante il lockdown il Coordinamento Migranti e associazioni come Avvocato di Strada e Asgi (studi giuridici sull'immigrazione), hanno denunciato l'inadeguatezza degli spazi dei centri di accoglienza, tra bagni in comune e camerate sovraffollate. Ma gli appelli e le lettere aperte inviate alla Prefettura, al Comune e alla Regione sono sempre caduti nel vuoto. "Molti di noi - si legge in una lettera aperta del 12 marzo - lavorano uno accanto all'altro notte e giorno all'Interporto, dove in alcuni magazzini il lavoro è raddoppiato per star dietro alla grande richiesta di merci causata dal panico dell'epidemia. Quando dobbiamo riposare ritorniamo all'affollamento dei centri di accoglienza. In via Mattei viviamo in più di 200 e dormiamo in camerate che ospitano 5 o più persone, spesso anche 10, con letti vicini, uno sopra l'altro. Molte di queste stanze non hanno nemmeno le finestre".

Una vicenda che è finita in tribunale col ricorso presentato da Asgi per chiedere il trasferimento degli ospiti. Il ricorso è stato respinto, Asgi ha presentato reclamo, l'udienza è fissata a luglio. "I fatti purtroppo ci danno ragione - commenta l'avvocata Nazarena Zorzella - E abbiamo notizie che anche in altri centri ci siano ospiti e operatori contagiati".

In Romagna è Teqball-mania, sport da spiaggia dell'era Covid

Incrocio fra calcio e ping pong, si può giocare distanziati
 


Le vacanze estive dell'era Covid hanno un nuovo indiscusso protagonista: il teqball, perfetto sport da spiaggia che permette a chi gioca di toccare il pallone con i piedi e di rimanere distanziato. In Riviera romagnola, dove questo sport (che ha anche una sezione agonistica con tanto di campionati del mondo) è presente da un paio d'anni, da quest'anno, vista la situazione, ha conosciuto un boom: quasi ogni bagno ha un tavolo da teqball e si organizzano anche i primi tornei.
    In pratica è un incrocio fra il calcio e il ping pong. Si può giocare in singolo o in coppia. Il pallone non si può toccare con le mani ed è necessario farlo rimbalzare nella metà opposta del tavolo che separa i giocatori. Se si gioca in coppia si possono anche fare dei passaggi. Si tratta di uno gioco che mette in rilievo le capacità tecniche, richiedendo però un dispendio fisico molto inferiore a una partita di calcio o calcetto, permettendone così la pratica a giocatori di ogni età.
    Un gioco, insomma, che sembra fatto apposta per le vacanze al mare con il Coronavirus.

Focolai COVID-19 a Bologna

L'Azienda USL di Bologna comunica i dati aggiornati al 27 giugno


Alle ore 12 di oggi 27 giugno, i casi confermati tra i lavoratori dell’azienda di logistica, sono 79 (77 magazzinieri e 2 autisti).
Il focolaio si è poi diffuso in alcuni casi a livello del nucleo familiare o tra i contatti amicali. In totale tra familiari e conoscenti sono state individuate altre 28 persone positive.

Complessivamente risultano quindi 107 persone positive a SARS-Cov2 correlabili a questo focolaio. Di queste 95 sono asintomatiche (70 tra i dipendenti e 25 tra i familiari e i conoscenti) e 12 sintomatiche (9 tra gli operai e 3 tra i familiari/conoscenti).
Dei 107 casi confermati 2 sono ricoverati in ospedale (1 tra i dipendenti e 1 tra i familiari/conoscenti), gli altri sono stati posti in isolamento fiduciario domiciliare.

L’attività di contact tracing ha prodotto complessivamente l’esecuzione di 328 tamponi.
Allo stesso tempo sono stati disposti complessivamente 185 isolamenti fiduciari domiciliari tra i contatti stretti che sono stati evidenziati nel corso delle inchieste epidemiologiche.
La prossima settimana proseguirà l’attività di contact tracing tra eventuali nuovi contatti stretti che potrebbero emergere dall’approfondimento delle inchieste epidemiologiche.

Le indagini sono ancora in corso tutte orientate a confinare completamente il focolaio ed a garantire il corretto isolamento dei casi e dei contatti stretti.

La sede di lavoro che è stata interessata dal focolaio è stata oggetto di sopralluoghi sia da parte del personale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica che da parte del Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro del DSP.

Degli altri due focolai attualmente presenti a Bologna, uno, legato ad una attività commerciale non ha più espresso casi di positività, l’altro osservato in un Centro Residenziale per Anziani, ha visto oggi 2 ulteriori casi positivi asintomatici tra gli operatori, attualmente in isolamento domiciliare. Il totale è quindi di 7 casi positivi, di cui 5 tra gli ospiti e 2 tra gli operatori, tutti asintomatici. I casi sono stati individuati attraverso una campagna di screening per categorie di appartenenza e confermano l’efficacia di tale attività preventiva.


Prima ondata di calore a Bologna

Temperatura potrebbe salire fino a 36 gradi, Ausl attiva

 
Ondata di calore, la prima di questa estate, oggi, domenica 28 giugno, a Bologna e comuni limitrofi: previste temperature che potrebbero salire fino a 36 gradi. L'Ausl bolognese ha attivato i servizi sanitari preposti.
    Per gli anziani, fascia di popolazione particolarmente fragile, attivo il piano di sostegno e-Care con telefonate a frequenza settimanale ed eventuali interventi di assistenza a domicilio.
    Il numero verde, gratuito, da chiamare è 800 562 110.
    L'Ausl ricorda le precauzioni basilari da tener presenti durante le ondate di calore: limitare la permanenza all'aperto nelle ore più calde della giornata, bere spesso acqua, fare bagni o docce con acqua tiepida, regolare i climatizzatori a una temperatura di non più di 6-7 gradi in meno rispetto a quella esterna. (ANSA).

Verificare il distanziamento, aiuto da intelligenza artificiale

Sarà attiva da settembre infrastruttura sviluppata da Unimore



Per monitorare il distanziamento sociale in ambiti pubblici sarà impiegata anche l'intelligenza artificiale: un'infrastruttura tecnologica ad hoc è stata sviluppata all'interno della Modena Automotive Smart Area (Masa), frutto del progetto di ricerca e innovazione OpenAir di Unimore che partirà a settembre 2020. A coordinarlo il professore Marko Bertogna del dipartimento di Scienze fisiche, informatiche e matematiche.
    L'obiettivo del lavoro è ottenere un sistema di intelligenza artificiale per il distanziamento sociale in spazi aperti a supporto della Polizia Locale, per il trasporto pubblico ma anche per il calcolo in tempo reale delle distanze interpersonali e del livello dinamico del rischio di contagio in luoghi pubblici e di lavoro. Si tratta di uno dei quattro progetti di ricerca e innovazione targati Università di Modena e Reggio Emilia sui 12 da poco finanziati dalla Regione con un contributo complessivo di 1,9 milioni per il contrasto all'epidemia da coronavirus. A OpenAir sono stati destinati 120mila euro.
    In accordo con la Questura la tecnologia prevede anche l'utilizzo di due droni comandati dalle forze dell'ordine autorizzate, per l'invio di stream video all'infrastruttura Masa, e la relativa elaborazione automatica delle immagini ricevute. Il sistema, sottolinea Bertogna, soddisfa "i requisiti di privacy e sensibilità dei dati della direttiva Gdpr, non ricavando informazioni legate a identità degli agenti mobili identificati, ma elaborando in tempo reale i video per estrarne solo i metadati utili, privi di ogni caratterizzazione sensibile". (ANSA).

E' in libreria il volume 'Di guerra e di genti, 100 racconti della Linea Gotica'


Realizzato dall’Associazione Linea Gotica-Officina della Memoria disegna un affresco corale di un momento storico cruciale per l’Italia e l’Europa
 
 
Riceviamo

È in libreria il volume “Di guerra e di genti, 100 racconti della Linea Gotica” realizzato dall’Associazione Linea Gotica-Officina della Memoria e pubblicato dopo tre anni di ricerca storica e documentale.
 
Si tratta di una corposa raccolta di storie ed episodi realmente accaduti sulla Linea Gotica nel periodo agosto 1944-aprile 1945, dal Tirreno all’Adriatico, dai crinali dell’Appennino alle pianure marittime.
“Di guerra e di genti, 100 racconti della Linea Gotica” è un libro che trova la sua specificità nell’aver scelto di parlare di un fenomeno centrale nella storia nazionale ed europea in un modo che non è mera storiografia accademica né superficiale “storytelling” che mischia disinvoltamente realtà e finzione. I 100 racconti della Linea Gotica è un esempio di quella che oggi, sulla scia del mondo anglosassone, anche in Italia chiamiamo “public history”. È cioè un testo storico, basato su documentazione rigorosa (tutta riportata nella ricca bibliografia), ma scritto per un pubblico ampio e con il riferimento diretto alla memoria viva di quei fatti.
Al centro di questi testi troviamo personaggi in carne e ossa ed eventi realmente accaduti, ma narrati in modo vivace, quasi in presa diretta, per portare il lettore sulla scena e coinvolgerlo direttamente nell’esperienza storica, offrendo, nel contempo, alcune preziose occasioni di riflessione e approfondimento, come l’interazione tra la “grande storia” e le traiettorie individuali che la solcano e insieme la intrecciano; il rapporto tra globale e locale, nell’inedito incontro tra le genti di paesini e remote valli appenniniche e i soldati provenienti da ogni angolo del mondo; l’incrocio difficile quanto affascinante tra storia e memoria, grazie ai materiali documentari e le memorie orali, voci flebili o fortissime che comunque toccano corde profonde in ognuno di noi.
 
Un grande affresco corale in cui anche il lettore può entrare, confrontandosi con i testimoni e i luoghi e definendo un suo personale itinerario di lettura e rilettura, su base cronologica, geografica o tematica - grazie all’efficace suddivisione interna del volume e alle “cartine parlanti” - per intrecciare le storie e godersi il piacere della narrazione.
Gli autori dei 100 racconti della Linea Gotica sono tutti componenti dell’Associazione Linea Gotica-Officina della Memoria: Daniele Amicarella, Rinaldo Falcioni, Maria Angela Ferrara, Andrea Marchi, Luca Morini, Lamberto Stefanini, Giancarlo Rivelli, Gabriele Ronchetti e Massimo Turchi. La narrazione si sviluppa su un bel libro di 560 pagine, che riporta in copertina un’opera del pittore ed ex-partigiano Mario Nanni. 

 

sabato 27 giugno 2020

Coronavirus, Ausl Bologna: 'Focolaio Bartolini con 107 casi'

'Eseguiti tutti i controlli possibili'
"Sono 107 i casi totali di positività registrati alla Bartolini: 79 sono i dipendenti trovati positivi al Covid-19, 28 sono familiari o conoscenti. A questo punto possiamo dire di avere fatto tutti i controlli, sugli ultimi 109 tamponi eseguiti tra personale amministrativo e autisti, ne abbiamo 12 positivi". Lo ha detto all'ANSA il direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell'Azienda Usl di Bologna Paolo Pandolfi in un punto sul focolaio scoperto nell'azienda di logistica bolognese.

Report Covid del 27 giugno

Nessun decesso nelle ultime 24 ore per Covid. 19 però i nuovi contagiati, nessuno in Appennino. I guariti sono 14. Aspettiamo ancora meglio.


“Sto da Dio - L’enigma di Artolè”: l’Appennino bolognese in un giallo in libreria dalla settimana prossima

Sarà disponibile da luglio il romanzo giallo del giornalista Carmine Caputo, che ambienta la sua storia nel paese appenninico di Tolè e lo prende a modello della montagna bolognese e del suo coraggio

Arriverà in libreria all’inizio di luglio “#stodadio – L’enigma di Artolè” il romanzo di Carmine Caputo edito da Damster Edizioni, ambientato a Tolè, piccola frazione di montagna del Comune di Vergato.

Più che fungere da contesto, Tolè è la vera protagonista di questa storia, come spiega l’autore: «Nelle mie storie sia i protagonisti che le vicende sono completamente frutto della mia fantasia. Sono veri invece i contesti in cui ambiento gli avvenimenti: in passato è accaduto per Statte, il mio paese natale in Puglia, per Bologna, la città che mi ospita da 25 anni. Stavolta invece racconto l’Appennino bolognese e in particolare Tolè, un piccolo borgo dove ho vissuto per un paio d’anni e che porto nel cuore».

I fatti narrati si svolgono durante il week-end del 23 e 24 agosto dell’estate del 2014, particolarmente fredda e piovosa. Un maresciallo dei carabinieri, Antonio Luccarelli, che opera nella Val di Setta, decide di prendere un paio di giorni di vacanza e di approfittarne per partecipare ad Artolè, manifestazione realmente esistente che dal 1997 porta artisti, scultori e pittori a decorare con le loro opere le vie del centro appenninico.

I piani però non vanno nel verso giusto. La visita inattesa di un amico di vecchia data (Leo Stasi, che insieme a Luccarelli ancora bambino fu protagonista di un altro romanzo dell’autore, “Ballata in sud minore”, nel 2009) costringe infatti il maresciallo a rivedere il suo programma. Anziché fare la corte a Simona, una affascinante volontaria che partecipa alle parate in costume che contraddistinguono la festa, il carabiniere si trova così a fare da guida al suo amico, aspirante scrittore di favole, che ne improvvisa una per ognuno dei quartieri del borgo antico di Tolè: quello dei mulini, quello dei gatti, quello del Natale e, appunto, il borgo delle fiabe. La mattina dopo però il maresciallo sarà chiamato al lavoro extra: il cadavere di una anziana signora è stato ritrovato in casa trafitto da un pugnale. E il capitano avrà bisogno del suo aiuto, visto che i suoi uomini in servizio sono impegnati in una delicata operazione che coinvolge la criminalità organizzata. 

C’è un solo indizio per il maresciallo, un elenco di numeri di telefono sul comodino della vittima, e poche ore per trovare la soluzione dell’enigma.

Carmine Caputo ( nella foto) è un giornalista che da cinque anni segue l’ufficio stampa per l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese. Ha pubblicato per Nonsoloparole Edizioni “Bello dentro, fuori meno” nel 2003 e “Bologna l’oscura” nel 2007, nel 2009 è uscito “Ballata in sud minore” per 0111 Edizioni e nel 2014 “Chiamami Legione”, edito da Sesat Edizioni. Nel 2017 è stato curatore della raccolta di racconti “Misteri e manicaretti dell’Appennino bolognese”, edizioni il Loggione.

Un sondaggio on-line deciderà la sorte dell'area Michelangelo – da Vinci di Casalecchio di Reno

Fase conclusiva del progetto partecipato  di riqualificazione. Ci si potrà esprimere da sabato 27 giugno a domenica 5 luglio


Il Comune di Casalecchio di Reno informa:

Sarà tramite un sondaggio online che i cittadini della zona fra via Michelangelo e via Da Vinci potranno esprimere il proprio parere e nuovi suggerimenti sul progetto partecipato di riqualificazione dell’area.
Il sondaggio sarà disponibile daoggi,  sabato 27 giugno, a domenica 5 luglio al link http://tiny.cc/SondaggioMichelangelo.

L’Amministrazione comunale aveva già avviato il progetto partecipato dell’area con un incontro lo scorso 28 gennaio nella sala consiliare del Municipio di cui è stato fatto un video riassuntivo scaricabile a questo link http://tiny.cc/AreaMichelangelo_video1. Si erano definiti tre obiettivi da sviluppare durante l’incontro: valutare il rapporto fra zona residenziale e pedecollinare, creare un nuovo spazio adibito al verde pubblico e creare nuove dotazioni quali parcheggi e percorsi di connessione. Nella riunione era emerso il proposito di riconvertire in zona residenziale parte degli edifici oggi adibiti ad attività produttive e artigianali dismesse e migliorare il sistema dei collegamenti pedonali e della sosta.
Il percorso  di coinvolgimento e progettazione inclusiva è stato interrotto a causa dell’emergenza causata dal Covid19.

L’Amministrazione ha ora deciso di riavviare il percorso di partecipazione ed inclusione con una nuova modalità di condivisione compatibile con le disposizioni per evitare assembramenti  o riunioni in presenza.
La fase conclusiva del percorso partecipato si svolgerà perciò in modalità online.
Oltre al sondaggio, nella pagina del sito istituzionale dedicata al progetto http://tiny.cc/ProgettoMichelangelo, si possono trovare i materiali di approfondimento e il video della fase conclusiva con le proposte emerse dal percorso.

Mascherine di materiale super filtrante, arriva prototipo

Sviluppato dall'Università di Bologna e da Marchesini Group
Le mascherine del prossimo futuro saranno ancora più efficaci contro virus e batteri: dall'Italia arriva il prototipo di un macchinario in grado di produrre un materiale super filtrante. Lo hanno sviluppato in meno di due mesi l'Università di Bologna e il gruppo Marchesini: il dispositivo, caso unico nel settore secondo i ricercatori, permette di produrre nanofibre polimeriche a elevata carica elettrostatica con una capacità di protezione da agenti patogeni superiore rispetto ai materiali attualmente utilizzati per i dispositivi di protezione individuale.
La macchina, che si trova nel laboratorio di Ingegneria Industriale a Bologna, nel giro di poche settimane potrà entrare in funzione e permetterà di produrre materiale filtrante per ottenere circa settemila mascherine al giorno. Le prime produzioni saranno utilizzate per realizzare un lotto prototipale di mascherine di tipo FFP3 dall'azienda di Zola Predosa GVS, tra i principali produttori mondiali di dispositivi di protezione individuale. (ANSA)

venerdì 26 giugno 2020

Focolaio Bartolini: trovati 27 nuovi positivi

In Emilia-Romagna 46 nuovi casi, tre morti nelle ultime 24 ore


 Sono 27 i nuovi casi di positività relativi al focolaio di Coronavirus scoppiato a Bologna al magazzino logistico della Bartolini, che si sommano ai 64 censiti fino a ieri. Lo comunica la Regione Emilia-Romagna che, nelle ultime 24 ore, rileva, nel complesso 46 nuovi casi, 39 dei quali asintomatici. La maggioranza dei casi (37 su 46) sono in provincia di Bologna. Secondo i dati, aggiornati alle 12, si registrano tre decessi: uno a Bologna, uno a Ferrara e uno a Modena, che portano il totale a 4.252.
    I nuovi tamponi fatti da ieri in Emilia-Romagna sono 4.491, che raggiungono così complessivamente quota 478.941. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.044 (-24 rispetto a ieri), mentre i pazienti in terapia intensiva sono 12, uno in più. Calano invece quelli ricoverati negli altri reparti Covid, che sono 109 (-5). 

Report Covid del 26 giugno

Ancora una giornata critica dovuta ai nuovi contagi trovati a Bologna e a Casalecchio: i nuovi casi di contagio a Bologna e provincia sono ben 38. Uno a Vergato. Un decesso in pianura e solo 4 guariti.


Ondata di calore domenica, 28 giugno, a Bologna e nei Comuni limitrofi. Allertati i servizi sanitari

L'Azienda USL di Bologna comunica

In arrivo domenica, 28 giugno, la prima ondata di calore di questa estate 2020, con temperature che potrebbero salire sino a 36° gradi (fonte www.arpae.it), e possibili disagi per i cittadini di Bologna e dei comuni limitrofi di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, San Lazzaro di Savena.
L’Azienda Usl di Bologna, così come previsto dal piano anti ondate di calore, attivo dallo scorso 1° giugno per i prossimi tre mesi, ha già allertato i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.
Per gli anziani particolarmente fragili, inoltre, l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di sostegno e-Care, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio. Il numero verde, gratuito, da chiamare è 800 562 110.
Numeri utili
Oltre al numero verde gratuito 800 562 110, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17, il sabato dalle 8.30 alle 13, ci si può rivolgere anche al numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033, gratuito e attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 17.30, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.30.
Come affrontare le ondate di calore
Limitare la permanenza all’aperto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 17), bere molto e spesso, anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. Fare bagni o docce con acqua tiepida, per abbassare la temperatura corporea, e utilizzare i climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo.
Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, in condizioni socio-economiche disagiate, di chi vive da solo e in appartamenti soggetti a surriscaldamento come i piani alti privi di condizionamento dell’aria, di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.

Positivi al Covid due lavoratori di una pizzeria a Casalecchio di Reno.

La scoperta dei Carabinieri è avvenuta a seguito dell'intervento per sedare una rissa: tamponi a tappeto e controlli

Il Comando Provinciale Carabinieri Bologna rende noto:

Mercoledì scorso, 24 giugno, poco dopo le 22, i Carabinieri di Bologna Borgo Panigale sono intervenuti a Casalecchio di Reno per sedare una violenta rissa tra sette pakistani residenti a Casalecchio di Reno, di età compresa tra i 28 e i 42 anni, che si erano presi a bastonate a causa di una faida lavorativa, esplosa da gelosie e dissapori per il controllo della vendita di pizza al taglio in due esercizi commerciali.
Soccorsi dai sanitari del 118 e denunciati per rissa dai Carabinieri, i soggetti sono stati trasportati al Pronto Soccorso del Policlinico Sant’Orsola Malpighi per farsi medicare le ferite.

Foto di repertorio
In seguito è emerso che due pakistani coinvolti nella rissa erano soggetti asintomatici positivi al COVID-19. Di questi, uno era ignaro di esserlo, mentre l’altro, pur essendone a conoscenza e dovendo restare a casa in isolamento fiduciario, lavorava all’interno di una pizzeria di Casalecchio di Reno . Immediata e tempestiva è stata la risposta delle autorità – Arma dei Carabinieri e Azienda USL di Bologna che sta valutando la chiusura dell’esercizio commerciale.