Il
Ministero dell'Interno informa:
È
stato sottoscritto questa mattina a Palazzo Chigi, dal presidente
della Conferenza episcopale italiana Gualtiero
Bassetti con il
presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe
Conte e il
ministro dell’Interno
Luciana Lamorgese,
il protocollo che individua le misure di sicurezza sanitarie da
rispettare per la ripresa delle celebrazioni liturgiche alla presenza
dei fedeli a partire dal 18 maggio.
La
responsabile del Viminale ha dichiarato che «il ministero
dell’Interno ha già avviato un confronto costruttivo con tutte le
altre comunità di fede in relazione alla sua missione istituzionale
di garantire la libertà di culto». «Siamo a buon punto con la
sottoscrizione di altri protocolli con tutte le aree confessionali,
sia quelle che hanno raggiunto un’intesa con lo Stato sia quelle
che ne sono ancora prive, per consentire a tutti le migliori
condizioni per lo svolgimento delle pratiche religiose, pur nel
rispetto delle precauzioni necessarie per contenere la diffusione del
virus varate dal Governo».
Il
documento – condiviso dalla Cei con il capo del dipartimento delle
Libertà civili e l’Immigrazione Michele
di Bari e poi
approvato dal Comitato tecnico scientifico - disciplina l’accesso
ai luoghi di culto in occasione delle cerimonie liturgiche
prevedendo, tra l’altro, che l’accesso alla chiesa sia
contingentato e regolato da volontari o collaboratori che, oltre a
favorire l’accesso e l’uscita, vigilino sul numero massimo di
presenze consentite. Dovrà essere in ogni modo evitato ogni
assembramento, sia nell’edificio, sia nei luoghi annessi, come per
esempio le sagrestie e il sagrato.
L’accesso
ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche dovrà avvenire
indossando mascherine e non è comunque consentito in caso di sintomi
influenzali/respiratori.
Tutti
i luoghi di culto dovranno essere igienizzati regolarmente al termine
di ogni celebrazione.
Tra
le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche, si
segnalano le indicazioni di omettere lo scambio del segno della pace
e di prevedere che la raccolta delle offerte non avvenga durante le
celebrazioni, ma in appositi contenitori.
Particolare
attenzione dovrà essere rivolta alla distribuzione della Comunione
avendo cura, tra l‘altro, di offrire l’ostia senza alcun contatto
con le mani dei fedeli.
Ove
il luogo di culto non sia idoneo alle celebrazioni liturgiche,
secondo le indicazioni del protocollo, le celebrazioni potranno
avvenire all’aperto.
«È
il risultato dell’intenso dialogo di questi mesi tra il governo e
la Cei, intensificato fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19,
che ha già portato all’individuazione delle misure di sicurezza
sanitaria per le celebrazioni liturgiche senza popolo e, da ultimo,
di quelle per la ripresa della celebrazione dei funerali», ha
dichiarato il ministro Lamorgese.
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