Disponibili 76.000 euro per chi è in grave difficoltà. Si istituirà un conto corrente per raccogliere donazioni.
Cosa
bolle a Sasso Marconi nella terribile pentola Covid 19 ? Cosa
porterà nell'immediato futuro ai tanti relegati in casa, impazienti
di ritrovare una normalità tanto apprezzata ora, proprio perchè
persa ? Cosa si sta facendo per superare il difficile momento dove il
lavoro e quindi il reddito, sono persi per molti ? Lo abbiamo chiesto
al sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani ( nella foto), perchè il suo
ruolo lo rende il più aggiornato dello stato delle cose e gli
assicura una visione generale del difficile momento socio-economico
che attraversiamo.
Al
suo comune sono stati destinati 76.000 euro per affrontare le
emergenze di indigenza momentanea. Ritiene la cifra sufficiente ?
“E'
una assegnazione una tantum con cui affrontare le esigenze di chi ha
veramente bisogno. Per esempio chi ha perso il lavoro e non ha altri
introiti. Chi è in cassa integrazione in attesa che l'importo gli
arrivi e altre situazioni difficili. L'aiuto è per chi non ha soldi
per fare la spesa”.
Spesso
avviene che chi ha necessità per orgoglio lo nasconde e chi non è
in difficoltà pretende invece un aiuto. Il Comune ha già il quadro
completo della situazione ?
“E'
questa la sfida. Lavoriamo su più fronti. Chi è già in carico ai
servizi sociali è naturalmente fra i beneficiari. Dobbiamo
individuare la fascia di popolazione che per pudore non esterna il
proprio disagio economico chiarendo loro che è una misura
emergenziale. C'è da dire che al momento casi di persone in grossa
difficoltà non sono molti. Qui da noi la famiglia è ancora un
ammortizzatore e un paracadute funzionante”.
Cosa
deve fare chi, suo malgrado, è fra coloro che necessitano dell'aiuto
?
“Dovrà
informare della sua necessità tramite una autocertificazione. Dovrà
indicare la sua esatta situazione come , per esempio, indicare che
non dispone di alcun reddito. La dichiarazione verrà poi vagliata e
indagata dagli uffici comunali”.
Il
Comune intende avviare una raccolta di fondi ?
“Sì.
Il Comune aprirà un conto corrente dedicato alle offerte. Sono
rimasto molto colpito poiché molti ci hanno già avvicinati per
donazioni. Una signora si è detta addirittura intenzionata a
destinare a questo fine una offerta mensile per un lungo tempo”.
Il
Comune è intenzionato anche a valutare adesioni di volontari e a
organizzarli?
“Si.
Sono già all'opera i volontari della Protezione Civile e della
Pubblica Assistenza. Una nuova forza potrebbe rendersi necessaria per
altri compiti come quello della consegna della spesa. O la presenza
attiva di professionisti che con telefonate a distanza facciano
attività di verifica e di sostegno . Come già sottolineato la 'rete
famigliare' sta coprendo molte esigenze, però un gruppo di volontari
ci permetterà di affrontare ogni nuova necessità”.
Le
mascherine di protezione ?
“Qui
il ritardo è stato grave. Siamo comunque riusciti a fornirle ai
dipendenti del Comune e agli operatori socio-sanitari. Sono ora
reperibili nelle farmacie e in molti dei negozi con l'attività
aperta. La Guardia di Finanza sta controllando i rivenditori per
verificare che il ricarico del prezzo sia equo”.
Tasse
comunali?
“Aspettiamo
cosa dirà il Governo in proposito. Le tasse comunali sono previste
in maggio e in giugno. Ne stiamo parlando. Si sta valutando se
dilazionare o rateizzare e anche sgravi per le categorie più
colpite”.
Fondi? Li chiedano alla Ursula von der lejene che ha chiesto scusa , come tutti i tedeschi prima fanno la strage poi chiedono scusa, e noi? Grande affetto!!!
RispondiElimina