E' rinviata a data da destinarsi
Il Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Bologna precisa:
La pesca sportiva
non è “attività necessaria”, quindi è sospesa!
Il Decreto del 14 marzo scorso del Presidente della Regione Emilia-Romagna (n. 41/2020) ha chiarito inequivocabilmente che “gli spostamenti a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari)” e certamente non rientra tra queste la pratica della pesca sportiva.
Si informano pertanto tutti gli interessati che, per effetto indiretto di altre norme giuridiche, la stagione piscatoria 2020 è da ritenersi sospesa fino al cessare delle restrizioni alla mobilità individuale imposte sia dal citato Decreto che dai diversi provvedimenti governativi emanati a livello nazionale in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, ossia fino al 3 aprile, salve ulteriori proroghe delle misure limitative adottate dal Governo nazionale o dal Presidente della Regione.
Le limitazioni riguardano esclusivamente i pescatori sportivi e ricreativi mentre le attività produttive legate alla pesca professionale e all’allevamento di pesci (acquacoltura e itticoltura) rientrano tra le attività non sospese dal recente DPCM del 22/3/2020 e quindi possono continuare a svolgersi nel rispetto delle prescrizioni contenute in quest’ultimo provvedimento.
Tale implicito divieto di pesca espone gli eventuali trasgressori a pesanti sanzioni amministrative e all’applicazione delle sanzioni penali previste per l'inosservanza delle disposizioni emanate per il contrasto del coronavirus. Ciò in quanto l'esercizio della pesca sportiva non rientra certamente le necessità che possano spingere il cittadino a spostarsi sul territorio.
Le prime limitazioni alla mobilità di uomini e merci avevano già impedito lo svolgimento delle consuete immissioni di trote fario adulte nelle acque montane della Regione Emilia- Romagna. Questi ripopolamenti sono stati per ora solo rimandati al momento del ritorno alla normalità ma a quel punto saranno le temperature del periodo e le portate dei nostri corsi d’acqua a condizionarne eventualmente lo svolgimento.
L’attesissima riapertura della pesca alla trota prevista per domenica prossima 29 marzo è quindi rimandata ad una data per ora non individuabile.
Il Decreto del 14 marzo scorso del Presidente della Regione Emilia-Romagna (n. 41/2020) ha chiarito inequivocabilmente che “gli spostamenti a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari)” e certamente non rientra tra queste la pratica della pesca sportiva.
Si informano pertanto tutti gli interessati che, per effetto indiretto di altre norme giuridiche, la stagione piscatoria 2020 è da ritenersi sospesa fino al cessare delle restrizioni alla mobilità individuale imposte sia dal citato Decreto che dai diversi provvedimenti governativi emanati a livello nazionale in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, ossia fino al 3 aprile, salve ulteriori proroghe delle misure limitative adottate dal Governo nazionale o dal Presidente della Regione.
Le limitazioni riguardano esclusivamente i pescatori sportivi e ricreativi mentre le attività produttive legate alla pesca professionale e all’allevamento di pesci (acquacoltura e itticoltura) rientrano tra le attività non sospese dal recente DPCM del 22/3/2020 e quindi possono continuare a svolgersi nel rispetto delle prescrizioni contenute in quest’ultimo provvedimento.
Tale implicito divieto di pesca espone gli eventuali trasgressori a pesanti sanzioni amministrative e all’applicazione delle sanzioni penali previste per l'inosservanza delle disposizioni emanate per il contrasto del coronavirus. Ciò in quanto l'esercizio della pesca sportiva non rientra certamente le necessità che possano spingere il cittadino a spostarsi sul territorio.
Le prime limitazioni alla mobilità di uomini e merci avevano già impedito lo svolgimento delle consuete immissioni di trote fario adulte nelle acque montane della Regione Emilia- Romagna. Questi ripopolamenti sono stati per ora solo rimandati al momento del ritorno alla normalità ma a quel punto saranno le temperature del periodo e le portate dei nostri corsi d’acqua a condizionarne eventualmente lo svolgimento.
L’attesissima riapertura della pesca alla trota prevista per domenica prossima 29 marzo è quindi rimandata ad una data per ora non individuabile.
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