Mentre
le mamme imparano l’italiano grazie ad un corso base tenuto in
biblioteca, una educatrice si occupa dei loro figli
Parte
nel Comune di San Benedetto Val di Sambro in questi giorni un corso
di italiano finanziato dal fondo europeo F.A.M.I.(Fondo asilo
migrazione e integrazione). Si tratta di una serie di lezioni di
alfabetizzazione per stranieri organizzati da Alessandro Borri,
per conto del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti
dell’Appennino: una quindicina di lezioni di tre ore l’una che
si terranno al mattino nella biblioteca comunale “Gastone
Stefanini” di San Benedetto, fino a fine a febbraio.
La
novità di questa iniziativa è che insieme ad ACLI Bologna il Comune
di San Benedetto offrirà ai partecipanti al corso, e in particolare
alle donne, un servizio di assistenza ai bambini. L’idea
infatti nasce dalla consapevolezza, da parte dell’amministrazione
comunale, che spesso le donne straniere non riescono a partecipare a
questi corsi perché devono occuparsi dei figli non ancora inseriti
nel percorso scolastico. Il servizio è esteso a tutte le famiglie,
con l’idea quindi che possa nascere un gruppo di bambini, guidati
da un educatore messo a disposizione dall’Acli, che favorisca la
socializzazione e l’integrazione. I bambini saranno ospitati
nell’ala della biblioteca dedicata ai più piccoli.
A
occuparsi dei bambini sarà un'educatrice che ha partecipato al
progetto di inserimento lavorativo svolto dalle Acli proprio a
San Benedetto nei mesi scorsi: in questo modo sono integrate due
esperienze, per dimostrare che attività svolte in tema di
occupazione femminile portano a conseguenze positive concrete.
Inoltre, se la partecipazione di altre famiglie del territorio sarà
apprezzabile, il Comune valuterà la possibilità di studiare un
progetto stabile, da dedicare ai bambini piccoli ed alle loro
famiglie. Sino ad oggi infatti tale attività non si è concretizzata
proprio per la mancanza di un numero minimo di adesioni, necessario
per l’erogazione del servizio.
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