Riceviamo
questa interessante e stimolante lettera dalla signora Alda:
Salvare
il mondo? Certo che sì ma tutti debbono adoperarsi per farlo.
Voi
ragazzi siete scesi in piazza per manifestare, per accusare la mia
generazione (io sono nata nella prima metà del novecento) sull’aver
ridotto il mondo così.
Quanto
Vi capisco, però….però mi chiedo se Voi sareste disposti a vivere
come io ho vissuto la mia infanzia. Vivevo in una borgatella sulle
nostre colline bolognesi, l’aria era pulita, le masse di rifiuti
non esistevano, l’acqua dei ruscelli era quasi potabile, la frutta
si mangiava senza lavarla. Il mondo di allora, nei miei ricordi era
splendido e vi voglio raccontare come vivevo.
Il
riscaldamento consisteva in una stufa economica sistemata in cucina
che permetteva sia di riscaldare l’ambiente, sia di cucinare. Le
stanze da letto in inverno erano gelide nel vero senso della parola.
Sotto al letto venivano messe le mele per mantenerle al fresco:
Prima
di coricarci veniva messo nel letto il famoso 'prete con la suora'
che consisteva in una struttura in legno che serviva a tenere le
lenzuola alzate e all’interno della struttura un recipiente con
braci. Il bagno in casa non c’era: di giorno si usciva e di notte
usavamo un 'vaso da notte'.
La luce elettrica era un miraggio e
l’acqua potabile la si andava a prendere alla fontana non proprio
vicino. Il bagno settimanale si faceva in una grande catinella con
acqua piovana scaldata sulla stufa. Il bagno settimanale era un rito,
il primo ad immergersi era il più piccolo della famiglia, poi di
seguito gli altri componenti.
A
scuola si andava a piedi e quando c’era la neve e il ghiaccio, per
il freddo intenso, venivano messe dalle mamme delle bottigliette di
acqua calda nelle tasche dei bambini per scaldare le manine. A scuola
c’erano stufe di terracotta dove al mattino appoggiavamo guanti,
sciarpe e cuffie di lana.
Tutto
era molto ecologico: si scriveva con cannetta e inchiostro: Gli
astucci erano scatoline di legno e non di plastica. La merenda (pane
e frutta) veniva avvolta nella carta dello zucchero.
In
casa non esisteva né lavatrice, né frigorifero né tantomeno il
televisore.
Quando
parlo della mia infanzia ai miei nipotini loro mi dicono: tu nonna
eri proprio povera! Oh no, io non sono mai stata povera, ero una
bambina felice perché avevo una famiglia, tutti i giorni pasti
semplici ma abbondanti e un caldo letto d’inverno. Si mangiava ciò
che il nostro piccolo appezzamento di terra fruttava ( la frutta
esotica non si sapeva cosa fosse) , pollame, conigli, uova, verdura
dell’orto e frutta del piccolo frutteto. D’inverno solo mele e
pere, per Natale qualche arancia. Ancora oggi per me Natale profuma
di arance.
D’estate
veniva tagliata la punta delle scarpe invernali dei bambini perché
il piede era cresciuto e poi c’era una parvenza di sandalo.
Torno
a Voi cari ragazzi, la mia generazione ha sostenuto il progresso
tralasciando forse un po’ troppo il fattore inquinamento ed oggi
noi che abbiamo voluto per Voi un futuro più comodo ci sentiamo
giudicati.
Bene
ragazzi E’ ARRIVATO IL VOSTRO MOMENTO DI FARE QUALCOSA!
Oltre
a scendere in piazza a manifestare, cominciate a vivere una vita
all’insegna dell’ecologia.
Basta
smartphone (meno C02 – anidride carbonica)
Basta
farvi accompagnare a scuola in auto (a piedi o mezzi pubblici)
Basta
partecipare a notti bianche – rosa ecc.. dove il dispendio di
energia elettrica è altissimo
Basta
guardare i fuochi di artificio, guardiamo le stelle sono più belle
Basta
usare impianti di risalita (fra l’altro costosissimi) per
raggiungere piste da sci, il vecchio skilift no?
Basta
programmare vacanze in paesi lontani dove per raggiungerli serve
l’aereo, scegliete mete raggiungibili con il treno.
Una
domenica all’aria aperta a pulire sponde di fiumi o parchi è molto
salutare.
Asciugatevi
i capelli al sole d’estate e d’inverno indossate maglioni grossi
di lana così il riscaldamento si può abbassare.
Anziché
McDonald invitate gli amici a casa e gustatevi pane e salame senza
bibite gassate.
D’estate
anziché vacanze studio all’estero create campi di studio –lavoro
con idee giuste per rimediare alle nostre 'malefatte'.
Dovete
imparare a rinunciare e solo dopo potrete istituire il TRIBUNALE
ECOLOGICO e noi, ammettendo anche le nostre colpe, potremmo assieme a
Voi ripartire per rendere più vivibile il vostro futuro.
Capisco
che i vostri piccoli sacrifici sono poca cosa in confronto alle
decisioni dei potenti della terra, ma è anche vero che da un seme
nasce un albero e solo con la cura del piccolo arbusto in futuro
l’albero diventerà forte e simbolicamente diventerà la vostra
bandiera ecologica.
Le
vostre rinunce e la vostra determinazione ci porteranno sicuramente
ad un mondo migliore
I
giovani sono il futuro e noi vogliamo credere in voi.
Tutto questo è terribilmente vero, però mi permetto alcune osservazioni.
RispondiElimina1) Non tutte le pratiche che costituivano quello stile di vita erano ecologiche di per sè, ma lo erano in virtù dei ridotti numeri di persone coinvolte (si pensi al lavaggio del bucato nei fiumi, senza depuratori).
2) Non tutte le privazioni elencate avevano un effettivo riscontro ecologico (si pensi alle case senza bagno).
3) Si trattava di uno stile di vita "accidentalmente" ecologico, ma condotto per un motivo decisamente differente, ovvero la povertà (e se la sobrietà e un caposaldo dell'ecologia, la povertà no).
Credo che sia importante far capire che non c'è la necessità di condurre una vita di stenti per essere sostenibili, ma basta compiere un atto di giudizio sui nostri bisogni, per capirne la necessità (c'è una grande differenza tra bisogno e necessità).
In ogni modo, fa sempre bene ricordare quanto impatto abbiamo molti comportamenti che diamo per scontati.
Grazie.
Bravo volete salvare il mondo sanza rinunciare a nulla ,solo dare la colpa alla generazione precedente,però va voi tutti sta bene avere questi privilegi e avere una vita senza stenti ,come dice la signora .
RispondiEliminaPenso che i giovani danno la colpa alle grande aziende e governi anziché alle generazioni precedenti.
RispondiEliminaPortano un messaggio di pace.
Comunque questo mi sembra un buon articolo per riflettere.
Grazie
Greta è andata a New York sul panfilo del principe monegasco, pensa un po' che brutta gente, persona costruita, finta, da mandare a quel paese, proprio come i Rapper con denti d'oro e catene da 10 kg, insomma la nuova star per i nuovi consumisti, proprio come vuole il mercato.
RispondiEliminaAll'anonimo delle 2,19: il panfilo del principino monegasco ha la doppia opzione: a vela e a motore. Vorrei sapere quante miglia ha fatto a vela e quante a motore , per attraversare l'Atlantico a questa stagione , con l'uragano Lorenzo che incombeva, sarebbe stato un rischio mortale attardarsi a cincischiare con le vele !!!! Inoltre la Gretina di turno , sapete come tornerà a casa ? Ma naturalmente in aereo !!!!!!!
RispondiEliminaHo letto l'articolo ed i primi commenti con molta attenzione, tutti esprimono delle verità innegabili ed allora mi impongo una riflessione : esiste o no un vero pericolo ecologico ?
RispondiEliminaSe non esiste molti sono ciechi io invece sono certo che esista quindi poco importa ciò che è stato, tanto ogni uno dirà la sua, importa invece cosa si può VERAMENTE fare SUBITO da parte di TUTTI.
Il COSA fare lo devono DIRE GLI SCIENZIATI, il COME lo devono DIRE I POLITICI DEL MONDO senza dimenticare la fattibilità e l'equità considerando che i popoli NON sono tutti uguali e che NON tutti consumano il nostro pianeta con la stessa voracità.
Mi rendo conto di sfiorare l'utopia, ma il grido dei nostri giovani CI IMPONE DI AGIRE...ORA.
Spero di vedere l'inizio del cambiamento prima di passare oltre.
Molta popolazione = Molto inquinamento
RispondiEliminaMolti consumi = Molto inquinamento
Poca popolazione = Poco inquinamento
Pochi consumi = Poco inquinamento
Ogni attività umana crea uno squilibrio ambientale
Da queste poche e semplici leggi della natura non si sfugge.
Vivere in modo estremamente spartano per non degradare l’ambiente non credo sia negli obiettivi dei nostri giovani, questa ondata di ambientalismo pseudo intellettuale è solo una moda pilotata dai soliti burattinai per il loro solito tornaconto, pilotano il comportamento della massa pecorona che come sempre abbocca.
La splendida Signora Alda non ha invitato i giovani a vivere una vita di stenti, ha, più semplicemente, suggerito,ai giovani, qualche modifica allo stile di vita contemporanea, che assai energivoro.
RispondiEliminaVediamo cosa accadrà.
x 17 e 25
RispondiEliminaequazioni semplici e risultati scontati ma non troppo. come dice antonio o non esiste un problema terra o studiamo altre equazioni che facciano tornare i conti.
I conti non possono essere "fatti tornare", per il semplice motivo che la matematica non è un'opinione.
RispondiEliminax 20 e 42
RispondiEliminalo fai o ci sei ?
capisci a me direbbe il Tonino nazionale
"Studiamo altre equazioni che facciano tornare i conti" non vuol dire un beneamato sguazzo: se i numeri non tornano, non tornano punto e basta.
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