venerdì 27 settembre 2019

Fiscalità differenziata a sostegno delle imprese nelle zone montane. Le carte sono tante. Si passi ai fatti.


Da Marta Evangelisti

Il Consiglio metropolitano ha approvato all'unanimità l’ordine del giorno riguardante un documento proposto da Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) rivolto a Governo e Parlamento affinché siano individuati 'in primo luogo nella Legge di bilancio 2020, sgravi fiscali e minor carico burocratico per chi possiede un negozio in un Comune montano, per chi avvia un’attività, per chi vuole potenziare una piccola impresa, per chi apre una partita Iva, per i passaggi generazionali e la cessione di attività'.

Tra le altre richieste anche quella relativa all’individuazione di “opportune Zone a fiscalità di vantaggio ovvero le ZES-Zone economiche speciali montane nella legislazione nazionale da avviare in aree ove i Comuni registrano un alto grado di marginalità socio-economica, anche sulla base delle classificazioni redatte a livello nazionale dalla Strategia per le Aree interne”.

Caldeggiato inoltre l'impegno concreto della Città metropolitana a porre in essere iniziative concrete, quali la previsione, nel prossimo Bilancio, di una riduzione della addizionale provinciale sulla Tari del 2,5% per i Comuni dell'Appennino, nonchè l'abolizione della tassa sui passi carrai.

Questo testo si va inoltre ad aggiungere agli atti e provvedimenti a favore della Montagna, quali ad esempio il progetto di legge parlamentare sulla istituzione di zone franche a firma dell' On. Galeazzo Bignami, l'ordine del giorno sul differimento della fatturazione elettronica già approvato all'unanimità in Città metropolitana e proposto dalla stessa Evangelisti.

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