Striscioni
affissi nella notte sul Municipio di Casalecchio di Reno. La
dichiarazione del sindaco Massimo Bosso.
Riceviamo
dal Comune di Casalecchio di Reno
Nella
notte tra martedì 6 e mercoledì 7 agosto sono stati affissi sul
Municipio di Casalecchio di Reno e nelle sue immediate vicinanze due
striscioni con le scritte "Nella regione di Bibbiano mamma e
papà sono termini proibiti" e "I bambini hanno diritto ad
una mamma e un papà – No 1-2", a firma rispettivamente di
Casapound Italia e Forza Nuova.
Gli
striscioni sono stati immediatamente rimossi nella mattinata di
mercoledì 7 agosto, e l'Amministrazione ha presentato
denuncia/querela alle forze dell'ordine per i reati di
danneggiamento e imbrattamento.
È
difficile non ricollegare quanto avvenuto a una polemica avviata nei
giorni scorsi da alcuni organi di stampa, secondo cui a Casalecchio
di Reno si sarebbe consumato un "blitz" per la
cancellazione delle diciture "padre" e "madre"
dai moduli di iscrizione all'asilo nido, entro l'adesione alla rete
nazionale "RE.A.DY." contro le discriminazioni per
orientamento sessuale e identità di genere.
Sembra
pertanto opportuno precisare che nei moduli citati le diciture
"genitore dichiarante" e "altro genitore" sono
riportate fin dal 2011, e nel 2015 sono state presentate proprio
in un convegno della rete "RE.A.DY." (cui il Comune di
Casalecchio di Reno aderisce da diversi anni) come buona prassi
rispetto all'ordinamento implicito nella formula "genitore 1 /
genitore 2" – dal che è lecito dedurre che una parte dei
contestatori non si è nemmeno presa la briga di leggere ciò che
contesta.
In
questo periodo di tempo non sono mai pervenute all'Amministrazione
comunale critiche o contestazioni sul modulo da parte della
cittadinanza interessata.
Pare
quindi decisamente avventato associare una scelta pacificamente
adottata da 8 anni (e senza alcun "blitz") a temi e
polemiche relative all'oggi, come l'approvazione della legge
regionale contro l'omotransnegatività e ancor più le indagini
giudiziarie in corso sui servizi sociali della Val d'Enza, con le
quali il modulo di iscrizione ai nidi di Casalecchio di Reno non ha
né può avere alcuna relazione.
"Con
una becera iniziativa" dichiara il sindaco di Casalecchio di
Reno Massimo Bosso "Casa Pound e Forza Nuova,
formazioni di estrema destra, hanno voluto colpire la sede
Municipale, casa di tutti i cittadini, e la loro azione rappresenta
uno sfregio alla Città di Casalecchio medaglia d’oro al merito
civile.
Le
opinioni sono libere ma non devono diventare minacce che non
rispettano le istituzioni e i luoghi che rappresentano tutta la
comunità.
Nel
merito, non saremo mai d’accordo, con idee incivili che non
tutelano affatto i bambini e tutte le famiglie, ma al contrario li
strumentalizzano, negando loro il sostegno e i diritti che una
comunità deve garantire. La genitorialità è una scelta basata
sull’amore verso i figli e non la si può negare con azioni
squadristiche tipiche d’altri tempi".
La sovversione e' evidente.
RispondiEliminaIl problema e' l'adulterazione etica, ecologica di questa plastificazione ugualista della società per cui qualsiasi costellazione di cosi avrebbe diritto (?) alla genitorialità.
E' tutto uguale, un carburatore, un cane, un veganlesbo, un ghanese, un pitone, un trancio di pizza, un diverso e un uguale, tutto uguale.
Solo l'insulto all'intelligenza e la logica sarebbero sufficienti per considerare tutta questa roba la scatologia che è.
Quindi è 'sta amministrazione e la regione che producono questo falso ideologico e lo sfascio etico, sociale che ne consegue, ammantandolo tutto con parole anglosonanti patetiche.
I bambini hanno diritto ad un papà ed una mamma.
Ovvio.
Anche se dei pazzi invasati, fondamentalisti del plasticame del politicamente corretto progressista, vorebbero fare passare questa robaccia che tenta rozzamente di negare la realtà.
Non è affatto un caso che ci sia una continuità con gli abominevoli crimini di Bibbiano, un sostrato ideologico di fanatici che apologizza, sottende questa "fagocitazione" della più basilara umanità, quella dei rapporti tra bambini e i loro genitori, padre e madre, la loro famiglia.
Spesso a danno di famiglie con pochi strumenti economici e culturali per difendersi, il crimine è assai ingegnoso sull'accanirsi sui più deboli.
Questi figuri sono riusciti ad arrivare assai vicini all'iperbole dei "i comunisti mangiano i bambini", ora cambia qualche termine, i liberalprogressisti, la sottrazione con sigillo di "servizi sociali", etc. ma l'iperbole e' esattamente la stessa.
Incredibile!
Subumane subproletarie sfruttate per la fabbricazione di bambini per riccastri abbienti diversamentesessuali.
Sottrazione criminosa di minori alle loro famiglie e mercimonio diffuso.
Catechesi martellante LGBT nelle scuole, il regime dispotico del pensiero unico del polticamente corretto progressista si palesa.
Fanatismo ideologico che diventa lessico aberrante in moduli, documenti, norme, che caxxo è altro genitore!?!?
Un progresso senza limiti verso la barbarie, una sorta di neofascismo anti disumanizzante rivestito di glassa con i colori dell'arcobaleno.
Tutto questo è ributtante.
Patetici i paroloni altisonanti per sciocchi di questa incultura da semicolti invasati.
Spero che questa barbarie progressista duri meno possibile per i disastri che orgoglionamente fa senza soluzione di continuità.
Aiutoooooooo
Eliminahttps://www.italiaoggi.it/news/per-calenda-ormai-esistono-due-pd-2379534
Dai, Zecca, che le ferie sono vicine...
RispondiEliminaTotalmente d'accordo con Cesare, tocca essere anonimi altrimenti il sistema Coop, Hera, Unipol, CGIL, Cosea, alleanza 3.0, ti stritola e ti ritrovi dentro una delle panchine esposte in piazza a Marzabotto.
RispondiEliminaD'accordo col Sig. Zecca!!!
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