Foto di repertorio |
Sasso
Marconi smobilita.
Tanti
i servizi commerciali che hanno chiuso e altri li seguiranno. Persino
il distributore automatico del latte fresco di via Ponte Albano,
avviato da un agricoltore locale, dal 15 luglio ha cessato
l'attività, dopo un lungo periodo di funzionamento a singhiozzo. Lo
storico ' Consorzio Agrario' si dice sia in procinto di chiudere i
battenti. Si parla persino della vendita della grande struttura per
far spazio ad altre iniziative, non di tipo commerciale.
C'è
preoccupazione soprattutto fra gli operatori del settore:
l'indebolimento dell'offerta commerciale potrebbe essere portatrice
di una ulteriore disaffezione della clientela e quindi causa di altri
allontanamenti di clientela. L'impressione che si ha e il timore che
serpeggia è che non si tratta di un avvicendamento fra tipologie
commerciali già superate e quelle di nuovo interesse. Il paese
commerciale si indebolisce. Il futuro non è più rassicurante. E
pensare che fino a non molti decenni fa Sasso Marconi, grazie alla
collocazione strategica all'incrocio fra due vallate e alla buona
offerta di mobilità grazie alla ferrovia e alla statale, era sede di
un commercio fiorente, anche all'ingrosso, e punto di riferimento di
una vasta area.
Ma
si sa, tutto evolve e cambia e non sempre cambia in meglio. Sasso
Marconi ha scelto da tempo di privilegiare il commercio di vicinato.
Scelta apprezzata da tantissimi … ma il futuro sembra non volerlo
premiare.
Tutti a Casalecchio nei centri commerciali voluti dal PD che fanno chiudere i commercianti dei Comuni gestiti dal PD!!!
RispondiEliminaanche stavolta promesse su promesse e briscola per 5 anni
RispondiEliminaChe sia un bene o un male non lo so, ma con il sempre più utilizzato commercio elettronico, sarà sempre più frequente vedere attività commerciali "tradizionali" chiudere. Anche i moderni ipermercati subiranno lo stesso destino, presto o tardi. Roberto
RispondiEliminaIl primo centro commerciale di casalecchio (datto 1993) voluto dal PD? Ricordo ancora quando Berlusconi venì ad inaugurarlo in pompa magna!
RispondiEliminaSveglia!!! il pericolo non sono i centri commerciali ma il commercio online.
Commercio a Sasso. Non è sicuramente il caso di meravigliarsi di questa infausta fine del commercio a Sasso. Fino dagli anni duemila tutto ciò era facilmente prevedibile. Certamente le ragioni sono tante, proverò a elencarne alcune. Mentre Casalecchio si accingeva a fare importanti investimenti proprio nel settore de l commercio, Sasso se ne stava assolutamente fermo. Non è stato in grado di dare vita a qualcosa che rendesse il nostro paese più attraente e quindi più frequentato. Alla prima importante occasione di riqualificare il centro è stata vergognosamente sprecata per cui adesso Sasso non ha una sua identità è diventato un luogo anonimo. In questo periodo il centro si è andato via via spopolando di attività rendendo così il centro sempre meno interessante. Di tutto ciò ci sono responsabilità precise e si conoscono bene, il PD dovrebbe saperne qualcosa. Ora è troppo tardi per sperare in una inversione di tendenza, il male è fatto. Nel frattempo è nato un fenomeno che segnerà la fine del commercio tradizionale, IL COMMERCIO ON LINE. La politica non ha capito la pericolosità di questo fenomeno, se lasciato libero da ogni vincolo farà una strage. dopo non meravigliamoci.
RispondiEliminaMARCO LEONI.
x 8 agosto 2019 22:57
RispondiElimina1)Il "Commercio on line" è un'arma di distruzione e di controllo di massa, è stato e viene imposto dalla lobby degli "Eletti" del Nuovo Ordine Mondiale". Tutti i politici italiani lo hanno capito benissimo e si sono accodati, specialmente i bungabunga e
l'asinistra.
2)ingrato, la piazza centrale di Sasso è abbellita da un gradevole striscione giallo e pure dalla bandiera degli Eletti Europei.