domenica 28 luglio 2019

Castiglione dei Pepoli non dimentica Pier Franco Totti

Riceviamo:

La folla delle grandi occasioni ha riempito il piazzale davanti alla chiesa di San Lorenzo a Castiglione dei Pepoli mercoledì scorso per ricordare Pier Franco Totti (nella foto),  talentuoso fisarmonicista e compositore scomparso nel 2018. Lo spettacolo, pensato da Giuseppe Cecconi e Silvio Marinacci e organizzato dall’associazione Terra Nostra, ha raccontato con video, racconti e soprattutto tanta musica dal vivo le tappe della vita dell’illustre castiglionese molto amato dai suoi concittadini.

Nonostante il successo e il talento Pier Franco Totti preferì considerare la musica sempre una passione e non una professione, visto che per tanti anni ha lavorato in Comune, dove ha diretto l’ufficio ragioneria. Le sue doti lo portarono a diventare molto noto non solo nell’ambito del liscio e del folk, ma anche nella musica leggera anni sessanta, che lo vide collaborare con artisti del calibro di Claudio Villa, Nilla Pizzi, Gino Latilla, Peppino di Capri.

 
La serata ha avuto inizio alle 21,30 con un video girato nella piccola borgata di Bagucci, dove Pier Franco nacque nel 1940: l’attenta regia durante la serata ha proiettato sullo schermo alla destra del palco fotografie e brevi filmati della vita di Pier Franco, mentre sulla sinistra si sono alternati gli artisti. In questo modo si è riusciti a bilanciare i ricordi e le emozioni ancora forti negli amici e conoscenti del musicista con l’allegria e la voglia di vivere tipica della sua musica.
Mentre Giuseppe Cecconi raccontava le tappe della vita di Totti, dal talento precoce che lo portò a suonare la fisarmonica ancora bambino al passaggio alle tastiere nei gruppi pop degli agli anni sessanta, fino al successo con la fisarmonica nei locali di tutta Italia, sul palco hanno raccolto l’applauso degli spettatori anche i musicisti Stefano Capitani e Stefano Guccini alla fisarmonica, Massimo Landroni alle tastiere e Tony Raffaele al violino. Non sono stati però gli unici a voler ricordare sulla scena l’amicizia che li legava a Pier Franco: hanno infatti cantato anche il medico Augusto Nucci, Giordano Predieri, nipote del fondatore della banda di Castiglione e ultimo componente in vita dei “Castiglion Folk” (“il prossimo commiato sarà il mio, ha scherzato sul palco, ma non troppo presto spero”. Predieri ha cantato e suonato il sassofono e invitato i presenti a regalare strumenti musicali e non smartphone ai propri figli e nipoti. E poi ancora Giuseppe Beccaglia, cantante della band i cui Totti suonò negli anni sessanta, Giuseppe “Elvis” Cassarini, che ha letto tra la commozione l’ultima poesia che Pier Franco ha dedicato alla moglie, e Leopoldo “Poldo” Milani. Quest’ultimo ha eseguito un bellissimo assolo per sassofono che ha stupito i presenti, non foss’altro che per il fatto che Poldo ha compiuto 85 anni ma suona ancora con la passione di un ragazzino.

Totti rimase sempre legato alle sue terre, tanto che negli ultimi anni aveva cominciato un lavoro di ricerca per valorizzare la musica popolare tradizionale insieme al “Gruppo Calendimaggio Castiglionese”. I “maggiaioli sono quei gruppi della tradizione montanara che “cantavano maggio”, cantavano cioè allegramente l’arrivo della primavera la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio. Il Gruppo Calendimaggio Castiglionese ha preso parte allo spettacolo eseguendo oltre tutto alcuni brani composto per il gruppo da Totti.

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