giovedì 18 luglio 2019

750 interventi, un anno di Chirurgia ortopedica dell’Appennino

Chirurgia ortopedica dell'Appennino

Riceviamo:


Protesi d’anca, ginocchio, spalla, femore ma anche cura dei piedi piatti, trattamento delle lesioni tendinee e la recente introduzione della Chirurgia vertebrale: sono circa 750 gli interventi eseguiti nell’ultimo anno dalla Chirurgia ortopedica dell’Appennino da quando ne è diventato direttore Giovan Battista Scimeca
La Chirurgia dell’Appennino in questo ultimo anno si è confermata riferimento per tutta l’alta e media Valle del Reno per le patologie ortopediche incrementando lo spettro degli interventi grazie all’introduzione della chirurgia vertebrale. Il nuovo direttore infatti, con una esperienza ventennale maturata all’Ospedale Maggiore nella chirurgia protesica articolare e nel trattamento di traumi anche molto complessi, ha una alta specializzazione in Chirurgia Vertebrale introducendo tale tecnica anche in montagna. 
Il chirurgo vertebrale è specializzato in interventi su strutture ossee e cartilaginee della schiena e della colonna vertebrale per curare ad esempio artrite, artrosi, ernie e protrusioni discali, fratture delle vertebre, malformazioni della schiena come stenosi cervicale o lombare.
Una chirurgia di alto livello che viene praticata tanto con tecniche tradizionali che mini-invasive percutanee. Un vantaggio indiscutibile per i cittadini della montagna che con l’introduzione di queste nuove tecniche non devono più andare fino a Bologna per eseguire questi interventi.
Un esempio concreto per comprendere le potenzialità per il paziente della chirurgia vertebrale è quello, ad esempio, dei tempi di recupero nei casi di lesioni vertebrali osteoporotiche nell’anziano: generalmente la cura è un assoluto riposo a letto per circa un mese seguito da 2 mesi di busto. Eventualità che nell’anziano comporta numerosi problemi in particolare per la ripresa della mobilità. Con un intervento di vertebroplastica o cifoplastica, invece, si è di nuovo in piedi il giorno stesso dell’intervento.
La chirurgia della Montagna è organizzata per essere ben radicata attraverso un sistema di ambulatori ortopedici e sedi chirurgiche di day surgery così da intercettare le richieste che provengono dal territorio. Gli interventi più complessi e la preparazione all’intervento vengono eseguiti a Porretta, mentre gli interventi più semplici, ma molto frequenti, e i controlli di follow up possono essere eseguiti vicino al domicilio del paziente. In tutte le sedi i cittadini possono contare sulle stesse competenze garantite dalla sede centrale di Porretta. Sono infatti gli ortopedici a girare per evitare che lo facciano i pazienti.
La Chirurgia ortopedica della Montagna ha 4 sedi: Vergato e Bazzano dove sono presenti le sale operatorie per la day surgery e gli ambulatori, Loiano dove sono presenti gli ambulatori e Porretta dove viene eseguita la chirurgia maggiore ed il trattamento in acuto delle fratture. Gli ortopedici dell’unità operativa sono anche consulenti per il Pronto Soccorso di Vergato.

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