Incontro con gli agricoltori a Bologna per conoscere le opportunità dell'accordo Confagricoltura-Italmopa
Confagricoltura
informa:
In
vista della campagna cerealicola 2019, Confagricoltura chiama a
raccolta i produttori di grano biologico con l’obiettivo di
valorizzare le produzioni e creare una filiera di qualità
rispondente alle esigenze del mercato, che guarda sempre con maggior
interesse al segmento delle farine bio.
L’appuntamento
è per domani, giovedì
30 maggio,
alle 11, presso Ager-Borsa
Merci di
Bologna
e ha la funzionalità di far
conoscere le potenzialità e le opportunità offerte dall’accordo
quadro nazionale stretto tra Confagricoltura e Italmopa,
che mira a fare squadra tra gli imprenditori del frumento biologico e
i molini del territorio.
A
Parma sono già stati sottoscritti i primi contratti di fornitura tra
le aziende produttrici e il Molino Grassi. Il prezzo pattuito è
soddisfacente per l’agricoltore, superiore a quello di mercato. Al
fine di allargare il progetto a tutta la regione, ora si punta a
coinvolgere gli associati che tra Piacenza e Rimini coltivano
frumento biologico, con un bacino produttivo regionale di oltre 4.500
ettari in grande crescita tendenziale: Piacenza, 520 ettari; Ferrara,
550; Reggio Emilia, 555; Modena, 130; Bologna, 325; Ravenna, 525; e
poi Forlì-Cesena e Rimini con 1.300 ettari.
Nell’accordo
quadro Confagricoltura-Italmopa, il prezzo del frumento biologico è
costituito da due componenti: una fissa legata ai costi di produzione
e una variabile correlata all’andamento dei listini di mercato.
Sarà poi libertà delle parti definire la percentuale di
ponderazione tra le due componenti. È prevista inoltre una
premialità legata al contenuto proteico.
L’incontro
bolognese vedrà la partecipazione di Paolo
Parisini, presidente
della Federazione nazionale di prodotto agricoltura biologica di
Confagricoltura, insieme a Silvio
Grassi,
vice-presidente Italmopa. Con le conclusioni del vice-presidente di
Confagricoltura Emilia Romagna, Andrea
Rossi.
Emilia Romagna= regione con il record della più alta concentrazione di inquinanti in Europa= una serra tossica in cui coltivare cibo BIO, abbuffatevi voi della bassa che tanto di qualcosa bisogna pur morire.
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