Dopo
lo smottamento lungo la provinciale 325, la tappa del 12 maggio da
Bologna a Fucecchio è stata dirottata sulla viabilità alternativa
di via Gardeletta
Da Marco
La
frana che lunedì scorso ha interessato la Provinciale 325 ha di
fatto portato con sé un pezzo del percorso del Giro d’Italia. La
strada, chiusa dallo scorso 6 aprile a seguito delle prime avvisaglie
di un aggravamento dei fenomeni di dissesto idrogeologico che da
sempre interessano l’area, avrebbe visto il passaggio della tappa
del 12 maggio da Bologna a Fucecchio.
L’organizzazione ha così dovuto pianificare una viabilità
alternativa. L’ipotesi valutata in un primo momento prevedeva un
passaggio a Monzuno per poi scendere a Rioveggio, ma il nuovo
tragitto avrebbe modificato troppo le tappe successive.
Così la
scelta è ricaduta su via
Gardeletta,
una strada comunale a bassa percorrenza, che proprio a causa della
recente deviazione e del traffico pesante che ha accolto, dovrà
essere sottoposta a revisioni e a eventuale manutenzione
straordinaria.
Sotto
la lente d’ingrandimento sono finiti i dossi rallentatori,
cinque in tutto,: rimuoverli, livellare l’asfalto e rimontarli dopo
la tappa, costerebbe circa 15mila euro, ma lo staff del Giro ha già
detto che non sarà necessario. Sarà invece sottoposto a
manutenzione l’impianto di illuminazione delle due gallerie di Via
Gardeletta, due gli interventi: uno a carico del Comune di Monzuno
che provvederà a integrare l’impianto fisso, l’altro messo in
campo dall’organizzazione del Giro che fornirà materiale
provvisorio.
Per il giro d'Italia si fa manutenzione e miglioramenti. Per il resto dell'anno e anni a venire gli abitanti di Gardelletta si possono attaccare al tram.
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RispondiEliminaSe ho letto bene x l'organizzazione del Giro non sono un impedimento i dissuasori sulla comunale di Gardelletta, speravo fosse la volta buona x eliminare definitivamente questa scelta scellerata di far pagare a tutti le colpe di qualche scalmanato che dovrebbe essere punito dalle polizie municipali , siamo arrivati al punto che tutti i cittadini che si comportano con senso civico vengono puniti e menati x il naso da scelte coercitive adatte al togliersi di mezzo il problema da parte di amministratori locali . Si è molto facile togliersi i grattacapo in questi modi , ma cosi i cittadini pagano le tasse e il meccanico , perche non è vero che anche andando piano non si fanno danni all'assetto dei veicoli,la cui circolazione dovrebbe avvenire senza ostacoli artificiali.Qualche spreco in meno e qualche agente municipale in più ...si può fare.....
Ma dirottatelo lungo il greto del fiume Reno questo caravanserraglio,e mi raccomando :aprite tutti i bacini!
RispondiEliminaAnonimo 30 aprile 2019 14:56
RispondiEliminaSi vede che siete abituati a venir giù' con la piena del Setta... quindi a che serve la strada? Non aggiustiamola nemmeno.