martedì 16 aprile 2019

A Casalecchio presentazione di 'E io pedalo. Donne che hanno voluto la bicicletta'

Donatella Allegro presenta il suo libro su bici ed emancipazione femminile

La bicicletta è divenuta strumento, e simbolo, della libertà e dell'autonomia delle donne già alla fine del XIX secolo, e i due percorsi si sono intrecciati nel Novecento e continuano a farlo oggi. A ricostruire le storie e le figure più significative dell'emancipazione femminile "su due ruote" è il libro E io pedalo. Donne che hanno voluto la bicicletta, che l'autrice Donatella Allegro ha tratto da un fortunato spettacolo teatrale e presenterà oggi, martedì 16 aprile alle 20.45, presso la Casa per la Pace “La Filanda” a Casalecchio di Reno.
In molti Paesi del mondo le donne non possono andare in bicicletta, che "è un mezzo poco controllabile (e quindi sottilmente eversivo), è un prolungamento del corpo (e dunque potenzialmente scandalosa), è economica (e dunque troppo democratica)". Sono però tante le donne nella storia che hanno "voluto la bicicletta", rivendicando la propria libertà e "muovendosi per stare in equilibrio"; le loro storie, raccolte in pagina (e portate in scena) da Allegro, vanno da Alfonsina Strada, che nel 1924 si conquistò il diritto di correre il Giro d’Italia insieme agli uomini, alle donne migranti che oggi imparano ad andare in bicicletta (e a conquistarsi l'autonomia) grazie all’aiuto di associazioni come la FIAB e la Casa delle Donne Migranti di Modena. E io pedalo è stato primo classificato al Premio Padus Amoenus 2018 – sezione narrativa, Marchio di qualità alla "Microeditoria" di Chiari 2018 e terzo classificato al premio Speciale Donna 2018 – sezione libri editi.
L'ingresso è libero.

Donatella Allegro, bolognese, nel 2008 si è diplomata presso l'Accademia Nazionale di Arte Drammatica "Silvio D’Amico" di Roma, e lavora come attrice, regista teatrale e insegnante. Dopo la collaborazione con Mario Perrotta nella Trilogia sull’individuo sociale (2010-2012), dal 2012 gran parte del suo lavoro teatrale è dedicato ai progetti di Claudio Longhi per Emilia Romagna Teatro Fondazione – da ultimo, e in tournée da febbraio 2018, La classe operaia va in paradiso. Ha svolto il ruolo di aiuto regia di Mario Perrotta per lo spettacolo In nome del padre (con consulenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati), che ha debuttato al Piccolo Teatro di Milano a dicembre 2018.



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