martedì 26 marzo 2019

Negozi di montagna, nuova interrogazione

Da Forza Italia Bologna

Non è purtroppo isolato il grido d’allarme che oggi arriva dai commercianti di Gaggio Montano e di tutto l’Alto Reno. L’Appennino, la montagna, soffrono purtroppo di una cronica carenza di attenzione da parte delle Istituzioni che ancora non hanno capito che sono proprio i negozi di vicinato a rendere vivi e attrattivi questi territori che, altrimenti, sarebbero in balìa dello spopolamento. A fronte del coraggio e dei sacrifici di chi investe in montagna, non si riscontra invece quella sufficiente attenzione da parte di chi dovrebbe supportare, con politiche mirate, il rilancio dell’Appennino”. A parlare sono il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami, la consigliera metropolitana Marta Evangelisti e Maurizio Malavolti, responsabile per Forza Italia del dipartimento Appennino bolognese, intervenendo a supporto dei tanti piccoli commercianti e imprenditori della montagna sempre più in difficoltà ad andare avanti.
I problemi segnalati dai commercianti sono i più disparati: il mancato adeguamento degli affitti, l’assenza di bancomat o la poca tempestività nell’intervenire sulla viabilità a seguito di frane e cedimenti. Ed è chiaro che serve lo sforzo comune di tutti, a qualunque livello, per risollevare l’economia montana. In questi anni abbiamo chiesto molto ma spesso ci siamo scontrati con un muro di gomma: le politiche di defiscalizzazione per le aree montane continuano a restare lettera morta e i fondi per le strade e l’adeguamento della viabilità continuano a essere insufficienti”, dicono.
C’è un problema serissimo legato alla viabilità – afferma Evangelisti -. I negozianti dell’Alto Reno, ad esempio, lamentano forti perdite di fatturato a causa dell’interruzione della Statale che collega Pistoia con Porretta. Avevo già chiesto alla Città metropolitana di farsi parte attiva perché quel tratto è fondamentale per l’economia e il turismo del territorio”.
Abbiamo chiesto uno sforzo promozionale per le botteghe storiche, molte delle quali presenti anche in montagna e affinché si possa applicare il canone concordato anche ai locali commerciali – specifica Bignami -. E’ depositata in Parlamento una proposta di legge di cui sono firmatario per chiedere l’istituzione di zone franche montane e di zone a fiscalità di vantaggio. Ma finora tutte le proposte sono rimaste inascoltate, compresa quella di non introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica nei comuni montani che già soffrono a causa del divario digitale. Presenterò nei prossimi giorni una nuova interrogazione al Governo per chiedere interventi a favore delle attività commerciali di prossimità e delle aree montane, riprendendo specificamente le richieste avanzate dagli esercenti e chiedendo misure atte al superamento reale delle difficoltà relative alla connessione internet purtroppo ancora carente nelle aree montane. La nostra battaglia a tutela delle aree montane non si fermerà fin tanto che non raggiungeremo l’obiettivo di un reale rilancio di questi territori”.


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