lunedì 4 marzo 2019

MALTRATTAMENTI ANZIANI, REGIONE CHIARISCA SU AUTORIZZAZIONI E CONTROLLI ALLA STRUTTURA DI SAN BENEDETTO

FI Bologna invia


Sui drammatici episodi di violenza ai danni di anziani, accaduti all’interno della struttura “Il Fornello” a San Benedetto Val di Sambro, occorre fare assoluta chiarezza anche in merito ai controlli e alle autorizzazioni concesse. La pensa così il deputato di Forza Italia, Galeazzo Bignami, che ha interessato la Giunta regionale sul tema, attraverso un atto ispettivo del gruppo azzurro.
A quanto ci è dato sapere la struttura in questione non sarebbe una Casa Famiglia ma una Comunità Alloggio presso la quale, a seguito dell’apertura, risulterebbero essere stati effettuati diversi controlli e sopralluoghi da parte dell’Asl, anche per la verifica dei requisiti richiesti – spiega Bignami -. Risulterebbe infatti essere stata rilasciata dal SUAP dell’Unione dell’Appennino Bolognese regolare autorizzazione al titolare della struttura al funzionamento della comunità alloggio Il Fornello (determinazione del 05/03/2018) e tale autorizzazione sarebbe stata rilasciata in seguito a una richiesta presentata il 31 gennaio 2018”.
Inoltre la Commissione Aziendale per le strutture socio-assistenziali dell’Azienda USL di Bologna avrebbe espresso parere favorevole al rilascio della autorizzazione – prosegue Bignami -. Nella determina di autorizzazione inoltre veniva esplicitato che la struttura sarebbe stata oggetto di verifiche dei requisiti organizzativo-funzionali e di personale da parte della Commissione Aziendale”.
Infine risulterebbero altresì essere pervenute al SUAP dell’Unione dell’Appennino Bolognese integrazioni da parte della Comunità Alloggio “Il Fornello” richieste dall’Ausl di Bologna in seguito a controlli effettuati in data 31 maggio 2018 da componenti del Gruppo ispettivo della Commissione, in riferimento ai quali l’ Azienda Sanitaria dichiarava di aver verificato l’esistenza dei requisiti organizzativo funzionali della struttura richiesti dal SUAP e che si richiedeva unicamente di dotare ogni posto letto di un idoneo campanello di chiamata”.
La Giunta regionale era a conoscenza di tutto ciò? – si chiede Bignami -. Alla luce di quanto accaduto, davvero si può dire che le responsabilità si possano ricondurre alla mancanza di una normativa nazionale e regionale? O forse tali responsabilità, come è più logico supporre, vanno ricercate nella modalità e nell’efficienza dei controlli da parte degli Enti preposti prima e dopo il rilascio dell’autorizzazione?”

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