giovedì 7 febbraio 2019

Lama di Reno tira un sospiro di sollievo. La piena l'ha solo lambita.

A Lama di Reno non si registrano danni dalla piena del 2 febbraio scorso, grazie ai lavori di messa in sicurezza effettuati negli anni scorsi. Meglio prevenire che curare

Il toponimo 'Lama' indica il tratto di un corso d'acqua dove il deflusso è reso difficoltoso per la poca pendenza del terreno. Punti in cui il passaggio delle piene porta a quasi certe esondazioni e dove l'acqua in abbondanza si trasforma in un flagello. Nella recentissima straordinaria piena del fiume per Lama di Reno non è stato così, I danni sono stati minimi. Il passaggio della piena è stato molto più impattante a Borgonuovo e a Vergato. Lama è salva non per caso, ma il previdente e lungimirante intervento reclamato con forza dall'amministrazione comunale.



 In un comunicato, ispirato dal ritorno positivo dell'intervento, si legge:


Non è un caso che la piena del fiume Reno, che lo scorso 2 febbraio ha provocato purtroppo danni ingenti nel bolognese, abbia risparmiato Lama di Reno, frazione del Comune di Marzabotto, dove non ci sono stati danni.
La località è infatti attraversata dal fiume: se si escludono però alcuni orti e una parte di prato adiacente alle Case Giardino che si affacciano sul corso d’acqua, il centro abitato non ha subito alcuna conseguenza, pur essendo da tempo considerato una zona ad alto rischio.

Il motivo va attribuito al fatto che le abitazioni sono state protette dai lavori di difesa idraulica dell’abitato effettuati nel biennio 2014-2015 per un importo del primo lotto di 800 mila euro, finanziati in parti uguali dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Marzabotto e per altri 260 mila euro della Regione del secondo lotto. Con le economie dei primi due lotti, verranno completati i lavori a partire dal prossimo mese di Aprile proprio nella zona in destra Reno, in prossimità delle Case Giardino.
La Regione Emilia-Romagna sta definendo inoltre un nuovo progetto per il completamento di tutta l'opera, che coinvolga anche la sponda sinistra, per un ulteriore importo di circa 400 mila euro. A essere messi in sicurezza saranno il tratto a valle del ponte comunale e quello compreso tra il ponte ferroviario e il ponte di Panico.

Il fiume in piena alle porte di Lama di Reno
Il sindaco di Marzabotto Romano Franchi, che ha seguito l'evolversi della piena in prima persona, ha sottolineato con soddisfazione il successo dell'intervento di prevenzione e, per dare una valutazione del pericolo scampato, ha precisato: “ Il livello idrico registrato è stato superiore di alcuni centimetri rispetto a quello del 2009, anno in cui Lama di Reno fu letteralmente inondata dalle acque del fiume”. Poi aggiunge: “Chi in passato ha criticato queste opere, ritenendole interventi esagerati, oggi dovrebbe ricredersi. Pur di realizzare questi lavori, che alcuni sarcasticamente definirono il muro di Berlino, la mia giunta nel 2015 impegnò 400 mila euro, superando il famoso patto di stabilità. Per quel motivo subimmo diverse penalità, tra cui l’azzeramento delle indennità di sindaco e assessori per 4 mesi. Però non ci abbiamo pensato due volte a mettere in sicurezza l’area nonostante le sanzioni”.

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