lunedì 21 gennaio 2019

Si allarga alla provincia l' inchiesta agenzie funebri?


Piccinini (M5S): “coinvolti anche i comuni della provincia? Venturi venga in commissione dopo confronto con Ausl”. E a Casalecchio il M5S chiede chiarezza sulla gestione dei servizi cimiteriali. 

Riceviamo: 

Visto che l’inchiesta sulle onoranze funebri negli ospedali rischia di allargarsi a macchia d’olio, chiediamo che l’assessore Venturi venga in Commissione subito dopo il confronto con i vertici delle aziende sanitarie. Come abbiamo sottolineato subito dopo la notizia dell’inchiesta, il tema dei mancati controlli e dell’aggiramento delle norme regionali è centrale in tutta questa vicenda, anche al di là delle responsabilità che individuerà la magistratura”. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo i nuovi sviluppi dell’inchiesta “Mondo sepolto” che ha acceso i riflettori sul presunto racket delle pompe funebri nelle camere mortuarie degli ospedali di Bologna e che, come riporta la stampa, potrebbe allargarsi ad altre realtà dell’hinterland bolognese. Tanto che a Casalecchio il MoVimento 5 Stelle ha già chiesto di parlare del tema all’interno della seduta della Commissione Affari Istituzionali di controllo e garanzia prevista per giovedì prossimo. “Di certo non è compito di un consigliere comunale sostituirsi agli inquirenti che stanno svolgendo le indagini, né tantomeno è opportuno alzare polveroni su circostanze ancora poco chiare anche se molto delicate per la cittadinanza – aggiunge Paolo Rainone, consigliere comunale M5S a Casalecchio - riteniamo però doveroso che sia fatta chiarezza sulle modalità di svolgimento del servizio cimiteriale in carico al Comune e fare emergere eventuali anomalie nei rapporti tra le parti coinvolte nella sua gestione. Di certo non aiuta a comprendere la replica diffusa dal sindaco Bosso sui social, nella quale invece di promettere chiarimenti e delucidazioni, sembra minacciare querele a chiunque dovesse occuparsi della questione, dimenticandosi che si tratta di contenuti di  intercettazioni ambientali diffuse dalla stampa e non di voci provenienti dal bar sotto casa. Per questo abbiamo richiesto di approfondire con urgenza la questione nella prima commissione comunale utile in modo da fornire i necessari e doverosi chiarimenti pubblici che la nostra comunità si aspetta” conclude Rainone.

 

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