mercoledì 30 gennaio 2019

Sasso Marconi: tre domande ai candidati alle primarie di centro sinistra

E' in corso a Sasso Marconi un deciso coinvolgimento del popolo di centro sinistra al confronto politico per le primarie che vede in corsa, per la futura guida amministrativa del Comune, Luciano Russo, ex vicesindaco del secondo mandato di Marilena Fabbri e Roberto Parmeggiani giovane scrittore e novità nel panorama politico sassese. Per conoscerli meglio abbiamo rivolte le stesse tre domande a ciascuno. 

Ecco cosa hanno risposto:

Cosa l'ha spinta a accettare il doppio confronto, quello delle primarie ed eventualmente quello per la corsa alla carica di primo cittadino di Sasso Marconi ?

Parmeggiani: Ho deciso di accettare questo confronto e di intraprendere questo percorso per senso civico. Come cittadino ho sempre lavorato per costruire una società capace di rispondere alle esigenze di tutti, in collaborazione con l'amministrazione pubblica, l'associazionismo, le imprese, il mondo educativo e le famiglie. Sono convinto di poter mettere al servizio della città buone e diversificate competenze e un metodo di lavoro collaborativo, partecipativo e aperto alle innovazioni che ho potuto praticare in diversi contesti difficili e nella gestione di situazioni complesse, come presidente di un'associazione che si occupa di inclusione sociale delle persone con disabilità, come coordinatore di progetti europei, come cooperante collaborando in diverse periferie del sud America.

Russo: La scelta di chi deve amministrare una comunità come Sasso Marconi non può essere affidata esclusivamente da un ristretto numero di persone, o peggio alle segreterie dei partiti. Ai cittadini deve essere offerta la possibilità di scegliere. Le elezioni primarie sono uno strumento, anche se imperfetto, per selezionare il candidato più vicino al sentire delle persone.
Per questo ho condiviso positivamente il fatto che la coalizione di Centro sinistra abbia indetto le primarie e ho deciso di partecipare. Chi vincerà sarà stato scelto da un numero significativo di persone e a loro, soltanto ai cittadini di Sasso, dovrà rispondere e non ad altri.


Probabilmente il confronto elettorale sarà determinato dalla capacità dei candidati di riportare alle urne un elettorato sempre più demotivato. Come pensa di sollecitare la partecipazione degli elettori di centro sinistra ?

Innanzitutto per la mia età anagrafica. La mia generazione è tra quelle più deluse dalla politica nella quale, in alcuni casi, aveva riposto grandi speranze. Conosco questa delusione ma anche il desiderio di essere partecipi dei cambiamenti, di essere valorizzati e di mettere al servizio le proprie competenze. Poi attraverso un confronto reale con le persone, a partire dai ragazzi più giovani che oggi sono portatori di una cultura specifica, capace di affrontare con efficacia i cambiamenti sociali, culturali ed economici che il contemporaneo ci pone di fronte. Vanno coinvolti, non solo come bacino di voti ma come protagonisti del futuro della nostra città. Per questo sto costruendo una squadra che vedrà il coinvolgimento di tante competenze e generazioni diverse: una squadra che lavora con entusiasmo, capace di ascoltare, pronta a cercare soluzioni alternative e innovative.

Penso che i cittadini siano ancora interessati a ciò che avviene nella loro comunità, e a chi si occupa dei loro problemi. Sono però molto sfiduciati nei confronti dei politici. La politica in questi anni si è interessata troppo di se stessa e molto meno dei problemi delle persone. Se i cittadini si sentono veramente ascoltati, se i programmi elettorali nascono dal lavoro di tanti, dagli interessi di tanti, allora il cittadino può ritrovare quel senso di appartenenza che a volte sembra smarrito, e che può dare molto a un progetto comune per Sasso Marconi. La politica, come la intendo io, è farsi carico dei problemi di tanti persone e cercare insieme di dare delle risposte.

Quale è il binario programmatico su cui farà viaggiare la sua attività amministrativa ?

La costruzione del programma sarà condiviso con l'intera coalizione e le associazioni culturali, sportive e di volontariato, le famiglie, gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, gli agricoltori, il mondo educativo e turistico insomma con tutti i cittadini che con il loro impegno quotidiano migliorano il tessuto sociale della nostra città e che verranno ascoltati direttamente e coinvolti in prima persona. Tre parole chiave che sintetizzano la mia idea di città: inclusiva, capace cioè di costruire azioni amministrative aperte e accessibili a tutti cittadini, ai lavoratori e alle imprese, coinvolgendo ogni singola frazione attraverso processi collaborativi concreti; sostenibile, capace cioè di fare scelte economiche e sociali eque e sostenibili, con un positivo impatto sul presente e aperte al futuro; smart, capace cioè di valorizzare la nostra storia e la nostra cultura, con particolare attenzione per la formazione delle nuove generazioni, proiettate verso un futuro di veloci trasformazioni. Non posso promettere di poter risolvere tutti i problemi dei miei concittadini, ma assicuro la disponibilità ad ascoltare chiunque richiederà l'attenzione dell'amministrazione perché la propria richiesta venga valutata con serietà. Tutti hanno diritto a sentirsi ascoltati e a ricevere una risposta anche nell'ipotesi in cui non dovesse andare incontro alle sue attese.
Oggi chi fa politica usa spesso l’incarico che ha per fare carriera, per ambire a nuovi posti di comando. Questa è una delle tante ragioni che ha contribuito al declino dei partiti tradizionali, spesso più interessati alle dinamiche interne che al coinvolgimento dei cittadini.
In queste condizioni non ci si preoccupa di fare bene il Sindaco o l’amministratore, ma soltanto si guarda oltre, all’incarico successivo, andando al seguito delle direttive dei capi corrente o di partito.
Per me la politica deve tornare in mano ai cittadini che liberamente vogliono impegnarsi per un certo periodo nella “cosa pubblica”, offrendo le loro competenze, capacità ed esperienze senza che questo li trasformi in “politici a vita”.
Ho fiducia nella partecipazione, credo che sia importante ripartire dall'ascolto dei cittadini per progettare il futuro di Sasso. Così le linee programmatiche non potranno essere scritte dai “soliti noti” ma dal coinvolgimento di tante persone, di tutti quei “cittadini attivi” che vorranno dare il loro contributo.
C’è tanto da fare, da ricucire nella nostra comunità di Sasso Marconi, a partire dal suo territorio che è ampio, bellissimo ma scollegato. Molti servizi funzionano, altri sono da migliorare. Dovremo allacciare meglio Sasso Marconi alle realtà rappresentative più ampie Città metropolitana, Regione, Stato, Unione Europea.
Tutti devono sentirsi parte di una comunità dove nessuno è escluso: bambini e ragazzi, giovani e anziani, singoli e famiglie. Ci devono essere per tutti le stesse opportunità, a partire da quelle di uomini e donne. La nostra comunità dovrà crescere e rifiorire a partire dalle sue scuole e dalla cultura praticata e diffusa, anche grazie all’apporto delle tante associazioni, ricercando e valorizzando quello che siamo e quello che potemmo diventare.
Così saranno fondamentali l’attenzione alla mobilità, alla cura delle infrastrutture, all’arredo urbano. Bisognerà dedicare azioni precise per attrarre investimenti destinati a finanziare i progetti comunali, anche attraverso i Piani settoriali regionali e i Programmi operativi regionali finanziati dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei.
Per le realtà produttive, commerciali ed associative del territorio, il Comune deve tornare ad essere un punto di riferimento che faciliti la loro azione e riconosca l'apporto benefico che possono dare alla comunità.
Queste sono solo alcune brevi indicazioni per un programma che dovrà essere elaborato dal lavoro di tanti.


Il confronto è serrato e Luciano Russo incontrerà gli elettori al centro sociale di Borgonuovo, il prossimo venerdì, 1 febbraio, alle 20.30 e Roberto Parmeggiani nella sala civica di Fontana,  sabato 2 febbraio, alle 17.

8 commenti:

  1. Bla, bla, bla sempre tutti bravi. poi....

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  2. Ribadisco che il Pd si vergogna a usare il proprio simbolo e si nasconde dietro il civismo. Forse parmeggiani sarebbe una bella novità ma l'elettore medio delle primarie sarà indottrinato dallo zoccolo duro e alla fine voterà a scatola chiusa il personaggio indicatogli. Peccato che non ci sia neanche uno straccio di opposizione. Se fosse per me farei già sindaco russo così risparmiamo soldi e tempo.

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  3. Tutte fantasie il pd a sasso deve sparire .spero ci sia una alternativa per votare altrimenti rimango a casa.

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  4. x 30 gennaio.Il bla bla bla può apparire una semplice banalità ma, purtroppo,è una tragica e complicata verità. Nulla di nuovo o interessante è vero,ma per dirla tutta, uomini veri e capaci,non solo in quel di sasso, è estremamente difficile trovare.Sulle opposizioni meglio non blaterare;a sasso non esistono!

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  5. Come alternativa potrebbe andar bene l'ex sindaco non PD di un comune adiacente?

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  6. vedere sgretolarsi il partitone non ha prezzo.

    addirittura quelli di Sasso sono stati bocciati dal pd "iocivivobene" che ha preso qualcuno da Casalecchio.

    umiliante :)

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  7. ma quello che si presentava come "il prossimo sindaco di sasso" che fine ha fatto?

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  8. scaricato anche dai suoi.

    magari si ricicla

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