E'
in corso a Sasso Marconi un deciso coinvolgimento del popolo di
centro sinistra al confronto politico per le primarie che vede in
corsa, per la futura guida amministrativa del Comune, Luciano Russo, ex
vicesindaco del secondo mandato di Marilena Fabbri e Roberto Parmeggiani
giovane scrittore e novità nel panorama politico sassese. Per
conoscerli meglio abbiamo rivolte le stesse tre domande a ciascuno.
Ecco cosa hanno risposto:
Cosa
l'ha spinta a accettare il doppio confronto, quello delle primarie ed
eventualmente quello per la corsa alla carica di primo cittadino di
Sasso Marconi ?
Parmeggiani: Ho
deciso di accettare questo confronto e di intraprendere questo
percorso per senso civico. Come cittadino ho sempre lavorato per
costruire una società capace di rispondere alle esigenze di tutti,
in collaborazione con l'amministrazione pubblica, l'associazionismo,
le imprese, il mondo educativo e le famiglie. Sono convinto di poter
mettere al servizio della città buone e diversificate competenze e
un metodo di lavoro collaborativo, partecipativo e aperto alle
innovazioni che ho potuto praticare in diversi contesti difficili e
nella gestione di situazioni complesse, come presidente di
un'associazione che si occupa di inclusione sociale delle persone con
disabilità, come coordinatore di progetti europei, come cooperante
collaborando in diverse periferie del sud America.
Russo: La
scelta di chi deve amministrare una comunità come Sasso Marconi non
può essere affidata esclusivamente da un ristretto numero di
persone, o peggio alle segreterie dei partiti. Ai cittadini deve
essere offerta la possibilità di scegliere. Le elezioni primarie
sono uno strumento, anche se imperfetto, per selezionare il candidato
più vicino al sentire delle persone.
Per
questo ho condiviso positivamente il fatto che la coalizione di
Centro sinistra abbia indetto le primarie e ho deciso di partecipare.
Chi vincerà sarà stato scelto da un numero significativo di persone
e a loro, soltanto ai cittadini di Sasso, dovrà rispondere e non ad
altri.
Probabilmente il confronto elettorale sarà determinato dalla
capacità dei candidati di riportare alle urne un elettorato sempre
più demotivato. Come pensa di sollecitare la partecipazione degli
elettori di centro sinistra ?
Innanzitutto
per la mia età anagrafica. La mia generazione è tra quelle più
deluse dalla politica nella quale, in alcuni casi, aveva riposto
grandi speranze. Conosco questa delusione ma anche il desiderio di
essere partecipi dei cambiamenti, di essere valorizzati e di mettere
al servizio le proprie competenze. Poi attraverso un confronto reale
con le persone, a partire dai ragazzi più giovani che oggi sono
portatori di una cultura specifica, capace di affrontare con
efficacia i cambiamenti sociali, culturali ed economici che il
contemporaneo ci pone di fronte. Vanno coinvolti, non solo come
bacino di voti ma come protagonisti del futuro della nostra città.
Per questo sto costruendo una squadra che vedrà il coinvolgimento di
tante competenze e generazioni diverse: una squadra che lavora con
entusiasmo, capace di ascoltare, pronta a cercare soluzioni
alternative e innovative.
Penso
che i cittadini siano ancora interessati a ciò che avviene nella
loro comunità, e a chi si occupa dei loro problemi. Sono però molto
sfiduciati nei confronti dei politici. La politica in questi anni si
è interessata troppo di se stessa e molto meno dei problemi delle
persone. Se i cittadini si sentono veramente ascoltati, se i
programmi elettorali nascono dal lavoro di tanti, dagli interessi di
tanti, allora il cittadino può ritrovare quel senso di appartenenza
che a volte sembra smarrito, e che può dare molto a un progetto
comune per Sasso Marconi. La politica, come la intendo io, è farsi
carico dei problemi di tanti persone e cercare insieme di dare delle
risposte.
Quale è il binario programmatico su cui farà viaggiare la sua
attività amministrativa ?
La
costruzione del programma sarà condiviso con l'intera coalizione e
le associazioni culturali, sportive e di volontariato, le famiglie,
gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti, gli agricoltori, il
mondo educativo e turistico insomma con tutti i cittadini che con il
loro impegno quotidiano migliorano il tessuto sociale della nostra
città e che verranno ascoltati direttamente e coinvolti in prima
persona. Tre parole chiave che sintetizzano la mia idea di città:
inclusiva, capace cioè di costruire azioni amministrative aperte e
accessibili a tutti cittadini, ai lavoratori e alle imprese,
coinvolgendo ogni singola frazione attraverso processi collaborativi
concreti; sostenibile, capace cioè di fare scelte economiche e
sociali eque e sostenibili, con un positivo impatto sul presente e
aperte al futuro; smart, capace cioè di valorizzare la nostra storia
e la nostra cultura, con particolare attenzione per la formazione
delle nuove generazioni, proiettate verso un futuro di veloci
trasformazioni. Non posso promettere di poter risolvere tutti i
problemi dei miei concittadini, ma assicuro la disponibilità ad
ascoltare chiunque richiederà l'attenzione dell'amministrazione
perché la propria richiesta venga valutata con serietà. Tutti hanno
diritto a sentirsi ascoltati e a ricevere una risposta anche
nell'ipotesi in cui non dovesse andare incontro alle sue attese.
Oggi
chi fa politica usa spesso l’incarico che ha per fare carriera, per
ambire a nuovi posti di comando. Questa è una delle tante ragioni
che ha contribuito al declino dei partiti tradizionali, spesso più
interessati alle dinamiche interne che al coinvolgimento dei
cittadini.
In
queste condizioni non ci si preoccupa di fare bene il Sindaco o
l’amministratore, ma soltanto si guarda oltre, all’incarico
successivo, andando al seguito delle direttive dei capi corrente o di
partito.
Per
me la politica deve tornare in mano ai cittadini che liberamente
vogliono impegnarsi per un certo periodo nella “cosa pubblica”,
offrendo le loro competenze, capacità ed esperienze senza che questo
li trasformi in “politici a vita”.
Ho
fiducia nella partecipazione, credo che sia importante ripartire
dall'ascolto dei cittadini per progettare il futuro di Sasso. Così
le linee programmatiche non potranno essere scritte dai “soliti
noti” ma dal coinvolgimento di tante persone, di tutti quei
“cittadini attivi” che vorranno dare il loro contributo.
C’è
tanto da fare, da ricucire nella nostra comunità di Sasso Marconi, a
partire dal suo territorio che è ampio, bellissimo ma scollegato.
Molti servizi funzionano, altri sono da migliorare. Dovremo
allacciare meglio Sasso Marconi alle realtà rappresentative più
ampie Città metropolitana, Regione, Stato, Unione Europea.
Tutti
devono sentirsi parte di una comunità dove nessuno è escluso:
bambini e ragazzi, giovani e anziani, singoli e famiglie. Ci devono
essere per tutti le stesse opportunità, a partire da quelle di
uomini e donne. La nostra comunità dovrà crescere e rifiorire a
partire dalle sue scuole e dalla cultura praticata e diffusa, anche
grazie all’apporto delle tante associazioni, ricercando e
valorizzando quello che siamo e quello che potemmo diventare.
Così
saranno fondamentali l’attenzione alla mobilità, alla cura delle
infrastrutture, all’arredo urbano. Bisognerà dedicare azioni
precise per attrarre
investimenti
destinati a finanziare i progetti comunali, anche attraverso i Piani
settoriali regionali e i Programmi operativi regionali finanziati dai
Fondi Strutturali e di Investimento Europei.
Per
le realtà produttive, commerciali ed associative del territorio, il
Comune deve tornare ad essere un punto di riferimento che faciliti la
loro azione e riconosca l'apporto benefico che possono dare alla
comunità.
Queste
sono solo alcune brevi indicazioni per un programma che dovrà essere
elaborato dal lavoro di tanti.
Il
confronto è serrato e Luciano Russo incontrerà gli elettori al centro sociale di Borgonuovo, il prossimo venerdì, 1
febbraio, alle 20.30 e Roberto Parmeggiani nella sala civica di
Fontana, sabato 2 febbraio, alle 17.
Bla, bla, bla sempre tutti bravi. poi....
RispondiEliminaRibadisco che il Pd si vergogna a usare il proprio simbolo e si nasconde dietro il civismo. Forse parmeggiani sarebbe una bella novità ma l'elettore medio delle primarie sarà indottrinato dallo zoccolo duro e alla fine voterà a scatola chiusa il personaggio indicatogli. Peccato che non ci sia neanche uno straccio di opposizione. Se fosse per me farei già sindaco russo così risparmiamo soldi e tempo.
RispondiEliminaTutte fantasie il pd a sasso deve sparire .spero ci sia una alternativa per votare altrimenti rimango a casa.
RispondiEliminax 30 gennaio.Il bla bla bla può apparire una semplice banalità ma, purtroppo,è una tragica e complicata verità. Nulla di nuovo o interessante è vero,ma per dirla tutta, uomini veri e capaci,non solo in quel di sasso, è estremamente difficile trovare.Sulle opposizioni meglio non blaterare;a sasso non esistono!
RispondiEliminaCome alternativa potrebbe andar bene l'ex sindaco non PD di un comune adiacente?
RispondiEliminavedere sgretolarsi il partitone non ha prezzo.
RispondiEliminaaddirittura quelli di Sasso sono stati bocciati dal pd "iocivivobene" che ha preso qualcuno da Casalecchio.
umiliante :)
ma quello che si presentava come "il prossimo sindaco di sasso" che fine ha fatto?
RispondiEliminascaricato anche dai suoi.
RispondiEliminamagari si ricicla