In relazione alle indagini coordinate dalla Procura
della Repubblica di
Bologna sulla gestione dei servizi funebri, le Aziende Policlinico
S.Orsola e Usl di Bologna dichiarano.
Si
tratta di fatti molto gravi e non tollerabili, soprattutto perché
coinvolgono famiglie colpite da un evento luttuoso. Le Aziende stanno
prestando la massima collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e,
sul fronte delle responsabilità personali, hanno già avviato le
procedure per la sospensione degli operatori tecnici (non infermieri)
coinvolti nell’inchiesta.
Le
Aziende, in accordo con le indicazioni regionali, hanno da tempo
regolamentato l’accesso alle camere mortuarie dei propri ospedali a
garanzia della correttezza e trasparenza dei rapporti tra le
famiglie, gli operatori sanitari e i rappresentanti delle imprese di
onoranze funebri.
L’azione
preventiva si è dimostrata, tuttavia, del tutto insufficiente a
fronte di quella che si configura come una azione criminale
particolarmente articolata e strutturata da parte delle imprese di
onoranze funebri coinvolte. Alla luce di questo è pertanto evidente
la necessità di ripensare e rafforzare le misure di prevenzione.
Nessun dirigente AUSL non si è accorto di niente in tutti questi anni ?
RispondiEliminaSe è così cosa ci stanno a fare !
Scrivere nomi e cognomi di questi ignobili operatori tecnici che in un momento in cui si perdono i propri cari se ne approfittano come sciacalli.