La
consigliera regionale Raffaella Sensoli ha presentato una risoluzione
per chiedere ad AUSL e Regione di rivedere la collocazione del centro
all’interno del Percorso
Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale (PDTA).
Riceviamo:
No
al depotenziamento del centro 'il BeNe'
dell'IRCCS Bellaria di Bologna dove, solo nel 2017, sono stati
assistiti più di duemila pazienti colpiti da sclerosi multipla e da
altre malattie neurologiche rare. È la richiesta contenuta in una
risoluzione presentata da Raffaella Sensoli, consigliera regionale
del MoVimento 5 Stelle, riguardo al futuro del Bellaria Neuroscienze,
la struttura autorizzata per la diagnosi e cura delle sindromi
riconosciute come malattie neurologiche rare e neuro immuni e per la
quale si teme un depotenziamento. “L'unicità di questo centro,
oltre che dal suo riconoscimento a livello nazionale ed
internazionale grazie alla collaborazione con altri importanti
istituti di ricerca, è data dalla piena valorizzazione del concetto
di presa in carico multidisciplinare, dalla fortissima riduzione
delle liste d'attesa in rapporto alla gravità delle condizioni,
dall'esperienza specifica maturata dai professionisti coinvolti,
compenetrata da una profonda e costante partecipazione dei pazienti
stessi alla vita del centro – spiega Raffaella Sensoli – Di
recente però sembra che la definizione del Percorso
Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale (PDTA) non abbia tenuto conto
dell’attività del Centro BeNe, che ha in carico 1300 pazienti, di
fatto impedendogli una presa in carico compiuta di questi pazienti
e privandolo della possibilità di accedere ed erogare farmaci
di seconda fascia per la sclerosi multipla”. Un particolare che
preoccupa e che attraverso la risoluzione presentata dal M5S ha come
obiettivo quello di chiedere alla Regione un impegno concreto. “Visto
che la pianificazione ancora non definitiva della riorganizzazione
dei servizi dell’AUSL di Bologna permette una riconsiderazione
dell’importanza del centro e della necessità di dare continuità
assistenziale ai pazienti già presi in carico, chiediamo alla Giunta
di intervenire in questo senso – conclude Raffaella Sensoli –
innanzitutto riconoscendo ai suoi professionisti medici il ruolo di
prescrittori autonomi di farmaci di seconda linea per la
Sclerosi Multipla e avviando contestualmente il
pieno riconoscimento del Centro il BeNe per le malattie neurologiche
rare e neuro immuni”.
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