Per
evitare che vadano perduti l'arte artigiana e il sapere delle mani ha
preso corpo il progetto che darà ad alcuni studenti delle scuole
superiori la possibilità di fare apprendistato direttamente presso i
falegnami
Si
è tenuto a Vergato un incontro tra alcune classi dell’Istituto
Fantini e i detentori di un sapere che non si trova sui libri e che
rischia di essere perduto, i falegnami in pensione Roberto Mignani
e Giuseppe Antonelli ( nella foto) , che hanno accettato la sfida di
trasferire le loro competenze a giovani che vogliano apprendere il
loro mestiere.
L’idea
è quella di costituire un’azienda artigianale di falegnameria,
per formare e avviare al lavoro giovani disoccupati, persone che
hanno perso il lavoro e sono in stato di mobilità, favorendo anche
l’integrazione di cittadini stranieri. Non solo, l' azienda
consentirà di trasferire alle nuove leve le arti della falegnameria,
affinché non si perdano valori e preziose manualità del lavoro
artigianale. «Abbiamo presentato agli studenti questo progetto di
scuola azienda» hanno precisato i promotori «in cui
proponiamo un percorso formativo rivolto ai giovani, perché
apprendano l'arte della falegnameria e possano introdursi in una
azienda come dipendenti o imprenditori»
Il
progetto è in una fase embrionale e dovrebbe essere avviato nel
corso del 2019. Gli allievi effettueranno un normale orario di
lavoro, sotto la guida dei due falegnami formatori, durante il quale
seguiranno lezioni teoriche e pratiche affinché i responsabili
possano valutare, individuare ed assegnare, all’interno
dell’azienda, il ruolo che più valorizzi le loro capacità manuali
e d’ingegno. Si pensa a ragazzi già diplomati ma anche a studenti
che stanno realizzando il percorso di alternanza scuola lavoro.
L’Associazione
440hz incaricherà persone che operano nel mondo dell’impresa per
ricoprire il ruolo di amministratori e collaboratori nella nascente
attività, che per il momento ha sede nella zona industriale di Sasso
Marconi. I promotori dell’iniziativa contano poi che questi giovani
formato possano utilizzare le competenze acquisite per entrare
direttamente nel mondo del lavoro proponendosi autonomamente o
all’interno di aziende.
«Nella
mia esperienza lavorativa ho avuto tanti dipendenti e ho insegnato
sempre a esercitare il mestiere nel miglior modo possibile. Questo
progetto mi dà nuovo entusiasmo perché è rivolto a giovani che in
futuro potranno svolgere la nostra attività» ha spiegato al
termine dell’incontro Roberto Mignani.
Positiva
anche la reazione da parte dei docenti: la professoressa Daria
Righini ha infatti ricordato che «A scuola tendiamo a
trattare le materie in maniera molto teorica: per i ragazzi sarebbe
un'esperienza davvero importante quella di avere a che fare con
falegnami che possano infondergli anche la passione per il mestiere
che fanno».
Buongiorno, mi scusi Dott. Fabbriani ma non è Roberto Mignani? Grazie.
RispondiEliminaSalve Dott. Fabbriani, mi scusi ma non è Roberto Mignani? Grazie, un saluto.
RispondiElimina