Il vignettista ha scritto al sindaco di Marzabotto «per riconfermare i valori della Resistenza». La replica: «Vogliamo farlo, aspettiamo di capire la situazione del sindaco indagato »
Dal Corriere di Bologna, mandato da Marco
«Gemellatevi con Riace, così riconfermerete i valori della
Resistenza». E il Comune di Marzabotto non lascia cadere la proposta
nel vuoto: una volta completatati tutti i passaggi istituzionali e,
come spiegano dall’amministrazione, sbloccata la situazione di
impasse in cui si trova oggi il piccolo borgo, con il suo sindaco
agli arresti domiciliari, i due paesi potranno unirsi all’insegna
della solidarietà, tra ieri e oggi. È questo l’invito, colto dal
Comune emiliano, che chiama ad un’immediata presa di posizione di
un altro territorio, a centinaia di chilometri dalla Calabria, noto a
tutto il mondo per essere stato teatro, non di accoglienza come
Riace, ma di disumanità. A pensare a Marzabotto, conosciuto per
l’eccidio di Monte Sole, la strage più efferata, con quasi 800
morti, compiuta in Europa dalle Ss durante la seconda guerra
mondiale, è Vauro Senesi. L’artista, originario di Pistoia, famoso
per la sua satira politica, ha scritto una lettera aperta al Comune
di Marzabotto, dopo la decisione da parte del ministero dell’Interno
di disporre il trasferimento e l’allontanamento di tutti i 200
migranti, che oggi vivono a Riace.
L’appello
«
Marzabotto è il simbolo vivo della disumanità della rappresaglia.
Che la vostra storia tragica sia argine, barriera all’aggressione
violenta a quegli stessi valori fondanti per ogni comunità che si
possa ancora definire civile» scrive Senesi, invitando il sindaco e
i cittadini del comune emiliano a gemellarsi con Riace. «Salve
ovviamente le dovute proporzioni storiche – continua il vignettista
- è allarmante ed inaccettabile che questa parola, rappresaglia,
torni alla mente, non solo come un tragico ricordo, ma come un fatto
di attualità. Marzabotto è un monito doloroso. Vi chiedo un gesto
che riconfermi i valori della solidarietà, della civiltà e della
Resistenza». Un chiaro appello alla storia e a quei quasi 800
civili, donne, uomini e bambini, massacrati 74 anni fa, che
l’amministrazione ha deciso di cogliere al volo.
Il gemellaggio
Ad
oggi Marzabotto ha diversi patti di amicizia con altre realtà, che
hanno subito gli orrori del nazifascismo, ma ufficialmente è
gemellata solo con Sant’Anna di Stazzema, altro paese dove si
sterminarono circa 560 persone, qualche settimana prima dell’eccidio
di Monte Sole. «Quello che sta succedendo a Riace, al di là degli
aspetti legali che non conosco - sottolinea Romano Franchi, il
sindaco di Marzabotto in una nota -, è una ritorsione da parte di
chi, inebriato dal proprio potere, calpesta la dignità delle
persone. Apprezziamo l’idea che quando si sollecita la Resistenza
si faccia riferimento a Marzabotto sul cui territorio non si è
verificata una rappresaglia, ma un vero e proprio crimine contro
l’umanità, “un delitto catastale”».
Riace e Marzabotto
Da
qualche settimana la stessa giunta, insieme a cittadini e
associazioni, si era già impegnata a raccogliere fondi e organizzare
iniziative per Riace. Ora il prossimo passo sarà capire come
procedere: «La nostra intenzione - sottolinea Valentina Cuppi, la
vicesindaca di Marzabotto - è quella di gemellarci, perché
condividiamo il modello di attuare un’accoglienza prima di tutto
umana. Già da tempo siamo in contatto con Riace e cerchiamo uno
scambio con loro per stringere legami e raccontare nuove forme di
resistenza». Una decisione che potrà diventare presto realtà,
trascorsi pochi giorni dalle celebrazioni dei 74 anni dall’eccidio
(29 settembre-5 ottobre ’44). Un anniversario che quest’anno è
coinciso, non solo con questa richiesta successiva di gemellaggio, ma
anche con due altre novità. Per la prima volta due ministri degli
Esteri, Enzo Moavero Milanesi e il suo collega tedesco Heiko Maas, si
sono ritrovati assieme, davanti al sacrario di Marzabotto, a
commemorare i morti della strage per mantenerne viva la memoria. E
sempre per la prima volta, molto probabilmente un artista anonimo del
luogo, ha voluto ricordare la necessità di chiedere scusa e
affrontare il perdono anche quando il male è indicibile,
posizionando un manichino vestito da ufficiale delle Ss, poi rimosso,
in ginocchio davanti al cimitero di Casaglia. Qui, dove furono
massacrate un’ottantina di persone. Ai suoi piedi una scritta
recitava: «Entschuldigen sie» (Scusatemi).
La
proposta non piace però al gruppo consiliare di centro destra UNITI
per Cambiare MARZABOTTO, il cui capogruppo Morris Battistini
in una nota, rivolgendosi allo stesso autore della proposta, scrive
:
Egregio
Vauro,
poichè
ieri ahimè mi è toccato leggere la Sua lettera rivolta al Sindaco
ed ai cittadini di Marzabotto sulle pagine de "Il Fatto
Quotidiano" versione on-line, Le espongo la mia contrarietà e
lo faccio sia in qualità di Capogruppo Consigliere Comunale di
minoranza a Marzabotto, che da cittadino che conosce la storia del
suo paese.
Diverse
sono le domande che mi sono sorte appena terminato di leggere le
quattro cose che brutalmente ha voluto mischiare ed accomunare pur,
forse, al fine di poter far parlare di lei dopo mesi di silenzio
rispetto alle sue solite “boutade”.
Venendo
al merito mi chiedo se lei prima di parlare o scrivere conosca la
storia di Marzabotto, se prima di accomunare il caso di Riace con il
conseguente provvedimento del Ministro Salvini abbia anche solo
capito cosa sia realmente accaduto a Marzabotto oltre 70 anni fa e
cosa stia accadendo nella "solidale" cittadini di Riace.
Il
suo invito a gemellarsi con chi oggi pare abbia agito nell'illegalità
dimostra come il suo delirio di onnipotenza non abbia alcun rispetto
delle leggi e della magistratura che sta giustamente indagando su
fatti e prove che oggi hanno portato il Sindaco di Riace agli arresti
domiciliari.
Puntare
il dito su Marzabotto volendola accumunare a Riace in riferimento a
questo avvenimento è da folli, se non fosse che noi Italiani
conosciamo bene ogni sua mossa mediatica.
Ci
dica piuttosto a nome di chi parla, in qualità di cosa un
vignettista come lei venga pubblicato su un quotidiano come " Il
Fatto" sostenendo per altro sciocchezze dal contenuto pressoché
nullo.
Marzabotto
caro Vauro sta già bene così com'è, abbiamo già i nostri problemi
in tema di gestione dell'immigrazione incontrollata e accoglienza in
stile "finto perbenismo", quindi le consiglio per il futuro
che se proprio ha bisogno di accomunare Riace a Marzabotto lo faccia
a ragion dei fatti per la retorica con cui i soliti sindaci di
sinistra si riempiono la bocca con la parola ACCOGLIENZA, salvo poi
scoprire nel tempo i veri motivi per cui è utile speculare su di
essa.
Il
rispetto della democrazia di cui tutti parlano parte dal rispetto
delle leggi nonché dei provvedimenti disposti dallo stato.
L'accettazione anche di ciò che può non essere di nostro gradimento
rappresenta il primo passo verso la giustizia, verso i primi valori
fondamentali della nostra costituzione.
Inizi
quindi, a rispettarla accettando le indagini e le disposizioni del
bravissimo Ministro degli Interni, e prima di parlare di Marzabotto
torni a scarabocchiare qualche foglio con il mozzicone della sua
matita che negli ultimi anni pare aver perso sempre più grafite e
aver acquisto sempre più inopportunità!!
Le
parole del Sindaco di Marzabotto regalate al popolo di facebook mi
fanno ancor più ridere di quelle scritte da lei. Pensare anche solo
lontanamente di avviare le procedure per gemellarsi con un Comune il
cui Sindaco è appena stato arrestato poichè della tanto famigerata
accoglienza e solidarietà aveva fatto un business evadendo le leggi
dello stato la dice lunga sulle scelte di questa amministrazione.
A
questo punto vedremo chi sarà il prossimo comune ad essere raggiunto
da provvedimenti simili...
Morris
Battistini - Capogruppo Consigliere Comunale UNITI per Cambiare
MARZABOTTO
Ci mancherebbe anche questa, gemellarsi con un comune dove il non rispetto delle regole era la normalità, bei consigli che danno questi.
RispondiEliminaNulla da eccepire alla resistenza alle guerre ,in generale, e a quanto ne deriva. Nulla da eccepire nemmeno con chi il comune di marzabotto sceglierà di gemellarsi.Spero solamente che,le eventuali scelte siano scelte intelligenti fatte da uomini intelligenti per motivi intelligenti fuori da ogni ipocrita logica.Oggi, scegliere con chi aggregarsi,potrebbe dar luogo ad interpretazioni non proprio obbiettive se non addirittura dettate da una incompresibile ottusa,odiosa e obsoleta ideologia.Capisco il delirare di uomini rancorosi astiosi e antidemocratici come l'artista (non potrebbe essere diverso) ma paragonare l'immane strage degli innocenti ad un caso semplice (magari fosse solo uno) come la denuncia per guadagno -qui sono buono-non rendicontato mi pare un'idea che solo una persona particolarmente disturbata possa avanzare.Per farla breve voglio sperare,e credere, che il primo cittadino di marzabotto sappia distinguere e far capire a tutti che la democrazia,quella vera,non ha padroni ne colori.Coloro che fanno tali distinzioni sono perfetti ignoranti,e questo è grave,oppure in perfetta malafede e questo è ancora peggio.PS,mi par di capire che questo ovi.. rosso/nero stia belando forte dal terrore e sempre più solo;che ne dite se … baci da Lupo Alberto.
RispondiEliminaNON SO SE È GIUSTO O INGIUSTO chiedere di gemellare i due comuni, aspettiamo che sia la magistratura ad emettere la sua sentenza alla quale poi TUTTI si devono assoggettare.
RispondiEliminaUna cosa però mi ha fatto ribollire la pancia, è l'arroganza, i toni, la presunta superiorità, con la quale Battistini esprime le proprie idee.
Ritengo che questo modo di fare sia proprio di chi non sa ragionare e la mette in cagnara, ritengo anche che questi modi arroganti e presuntuosi siano il modo operandi della corrente da Battistini rappresentata e che riporta il marchio del capo.
Con questo comunque sono d'accordo che i problemi gravi del paese, Marzabotto compreso, meriterebbero una maggiore attenzione rispetto ai più mondani e poco concreti gemellaggi.
Mi pare che a Marzabotto abbiano toccato il fondo e adesso comincino a scavare.
RispondiEliminaBattistini vada a leggere la prima sentenza della magistratura, dimenticavo di scrivere che sono di sinistra.
RispondiEliminaChi pensa che il caso Riace sia colpa di Salvini si ponga una domanda.
RispondiEliminaRiace, vicesindaco Gervasi: “Non me la sento di dare la colpa al governo attuale o a Salvini. Tutto è iniziato 18 mesi fa” (Governo Gentiloni-Minniti)
Di beghe interne alla sinistra si tratta. Come "fregare" Minniti.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/16/riace-vicesindaco-gervasi-non-me-la-sento-di-dare-la-colpa-al-governo-attuale-o-a-salvini-tutto-e-iniziato-18-mesi-fa/4697644/
Riace è il miglior esempio di SOSTITUZIONE DI POPOLO, la sua popolazione è stata indotta all'abbandono, prima gli hanno tolto i trasporti pubblici, poi il lavoro perché nelle aziende agricole "in basso" ormai lavoravano solo stranieri fuori regola(zona di ndrangheta), una volta morti gli ultimi residenti anziani tutto era pronto per far abitare le case ai lavoratori stranieri, così sono tornati i trasporti perché i lavoratori dovevano agilmente raggiungere le aziende agricole "in basso", e poi i finanziamenti pubblici...che gli abitanti originali si potevano solo sognare. Ad un certo punto il progetto va in crisi perché non arrivano abbastanza immigrati, così qualcuno si inventa un sistema ILLEGALE per fare diventare cittadini italiani gli stranieri necessitanti. Se vi pare che questo paese sia da prendere ad esempio, vi faccio tutti i miei auguri perché Marzabotto faccia la stessa fine, prima gli daranno il vostro lavoro, poi gli daranno le vostre case, ricordatevi che niente succede per caso, solo i poveri ci rimetteranno.
RispondiEliminaè notorio che l'intelligenza non sia il piatto forte degli artisti,e visti gli "innumerevoli" commenti non solo degli artisti.
RispondiEliminaPremetto che non conosco il sig Battistini e quindi sarebbe perfettamente inutile tacciarmi per suo fan.Ho letto con attenzione il suo scritto e lo trovo semplicemente onesto e linearmente condivisibile.Qualche passaggio forte?non direi proprio.A tali oscene e inopportune proposte la risposta non potrà mai essere troppo forte.Ritengo comunque che(anche se non lo affermerà mai)in cuor suo il primo cittadino di Marzabotto, che si è sempre presentato come tutore della democrazia,avrebbe fatto volentieri a meno di questa "artistica" provocazione.I fatti di Marzabotto sono di una gravità tale che solamente chi osasse pensare di farne paragone sarebbe meritevole di fustigazione eterna.Spero che, per un momento,Marzabotto tutto metta da parte le varie IDIOZIE politiche,che sappia tutelare rendere onore ai propri innocenti caduti e non usi mai questi come arma per far prevalere una sudicia e decadente linea politica.Di scempiaggini ormai ne abbiamo fatto il pieno,così come siamo pieni di personaggi tetri e obsoleti che pur di sopravvivere non esitano di usare in modo meschino ogni arma possibile e inpossibile.Questa proposta è una vergogna proposta da vergognosi personaggi.Marzabotto: fai in modo che i tuoi morti non vengano uccisi per la seconda volta e perdippiù da volgari inetti aruffapopoli.L.A
RispondiEliminaL'Anonimo delle 09.13 è una spanna sopra tutti noi...ATTENTI che viene a darci le totte nel sederino.
RispondiElimina...certi "uomini" qualsiasi cosa abbiano fatto oppure intendano fare non saranno mai stimati più di un soldo...
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