Il blocco dei diesel euro 4 non convince

Il blocco dei diesel euro 4, voluto dal piano di mobilità attivo dal primo ottobre, anima il dibattito politico e non solo :

Erika Seta, consigliere comunale FI a Casalecchio di Reno in una nota scrive:

Chiederemo formalmente al sindaco Bosso (Casalecchio la istituzione di una commissione ad hoc al fine di essere edotti sul piano mobilità adottato dal Comune; inoltre di rendersi parte diligente affinché le strade percorribili all'interno del territorio comunale siano più chiaramente esposte poiché la piantina allegata alla delibera e caricata sul sito è incomprensibile e di nessun aiuto.

Il comunicato prosegue:

Crediamo che la Città Metropolitana debba farsi parte attiva verso la Regione in merito ai provvedimenti del Piano Aria che stanno paralizzando la Città e i Comuni della Provincia.

Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia hanno adottato un provvedimento definito "Accordo di bacino padano" firmato nel 2017, che prevede l'adozione di misure anti inquinamento applicate sia per la circolazione dei veicoli, sia per le modalità di riscaldamento con combustibili a legna.

Nelle altre regioni le misure sul blocco della circolazione vengono applicate con gradualità, bloccando i diesel euro 3 in fasce orarie dei giorni feriali e imponendo il blocco dei mezzi diesel euro 4 solo dal 2020, andando almeno parzialmente incontro al cittadino attraverso l'avvio di un piano incentivi per la rottamazione dei mezzi divenuti fuori norma, come in Veneto, nella necessità di una pianificazione nella eventuale sostituzione dei mezzi

L'Emilia Romagna, da sempre affetta dalla sindrome della prima della classe, ha deciso di estendere il divieto di circolazione agli euro 4 sin dal 2018 con due anni di anticipo rispetto a quanto stabilito nell'accordo inter regionale ed applicando la misura in una fascia oraria che di fatto paralizza la mobilità per l'intera giornata, senza nemmeno valutare, con congruo anticipo, alcun piano di incentivi per la rottamazione.