Francesco
Manieri ci ha inviato il suo racconto della terribile esperienza
vissuta dal figlio Emanuele ( maresciallo dei Carabinieri) che è
stato uno dei soccorritori nell'incidente avvenuto a Borgo Panigale
il 6 agosto scorso.
Ecco
le sue parole :
Quello
nella foto in mezzo con la maglia grigia è mio figlio Emanuele,
residente a Sasso Marconi, uno degli undici carabinieri del Nucleo
Operativo di Borgo Panigale intervenuti subito dopo l'incidente e
rimasti tutte e undici coinvolti nel grande scoppio che è susseguito
al tamponamento e alle prime esplosioni.
Emanuele in secondo piano |
Ieri
il Comandante Generale dell'Arma ha fatto loro visita a Borgo
Panigale, la mattina anche il premier Conte e la sera il Cardinale
Zuppi.
Il
loro spontaneo e immediato intervento sicuramente ha contribuito a
ridurre notevolmente il numero delle vittime. Hanno subito bloccato
la circolazione sotto al ponte e allontanato le persone presenti. Non
potevano immaginare che sopra di loro ci fosse una cisterna di GPL
che poi sarebbe esplosa con quella violenza !
I
danni fisici ai militari fortunatamente sono abbastanza contenuti,
ustioni di primo e secondo grado. Mio figlio Emanuele ha riportato
ustioni alle orecchie e ai gomiti. La paura è comunque stata grande
e non dimenticherà mai quella corsa per fuggire da un calore che,
lui mi ha detto, sembrava non finire mai!
Emanuele
è diventato papà di Maddalena solo il 15 luglio scorso.
“ Ci
tenevamo a dirvi Grazie”, sono le parole del Comandante Generale
dell'Arma Giovanni Nistri e del Vicecomandante Generale Riccardo
Amato durante l'incontro con gli undici carabinieri della Compagnia
di Borgo Panigale feriti dall'esplosione dell'autocisterna.
Tutti eroi.bravi ragazzi complimenti a tutti per la vostra professionalità. Sarebbe veramente stato un disastro senza un vostro pronto e immediato arrivo.
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