lunedì 23 luglio 2018

Scontro tra due moto, muore tra le fiamme davanti agli amici: uno si ustiona per salvarlo

Si chiamava Crescenzo Di Donato, aveva 61 anni, era dermatologo e docente all'università di Bologna, veniva da La Verna. Il ferito (46 anni di Impruneta) soccorso con il Pegaso

 

Un tragico e raro scontro frontale tra due moto, al Passo dello Spino, è costato la vita a un dermatologo emiliano, morto carbonizzato davanti agli amici. Si chiamava Crescenzo Di Donato, aveva 61 anni, era un dermatologo con studio a Bologna e a Vicenza, docente nella facoltà bolognese di Medicina.
Il suo cammino terreno si è concluso intorno alle 12 per l’incidente avvenuto nei pressi di Chiusi della Verna, sulla provinciale 208. Il medico, che era diretto con gli amici in vacanza all’isola d’Elba, lascia un figlio di 18 anni. E’ in gravi condizioni anche l’altro motociclista coinvolto, 46 anni dell’Impruneta, trasportato con Pegaso in codice rosso nell’ospedale fiorentino di Careggi.
Nel violento scontro, la moto della vittima ha preso fuoco avvolgendo completamente nelle fiamme Di Donato. Difficile stabilire la causa esatta della morte: secondo il racconto degli amici l’uomo era caduto rovinosamente sull’asfalto, ma subito dopo le fiamme lo hanno coinvolto disintegrando in pochi istanti la sua tuta. La scena che i soccorritori si sono trovati di fronte, una volta arrivati sul luogo dell’incidente, è stata terribile.
Sulla dinamica sono ancora in corso le indagini, ma sembra che la vittima stesse procedendo insieme al gruppo di amici verso Chiusi della Verna, dopo aver fatto tappa a Pieve Santo Stefano e prima di continuare per l’isola d’Elba. L’altro motociclista invece procedeva nel senso opposto. A causare l’impatto frontale tra i due mezzi sarebbe stato un sorpasso, forse azzardato: nell’incidente infatti è stata coinvolta anche una macchina con alla guida una donna, poi soccorsa per il forte shock, superata dalla moto della vittima che si è subito incendiata dopo l’impatto.
Vano il tentativo di un amico di spostare la motocicletta per evitare che la vittima venisse carbonizzata: il giovane di 36 anni, anche lui emiliano, si è ustionato le mani ed è stato poi trasportato in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale di Bibbiena. Sul posto sono intervenuti il 118 con l’ambulanza e l’automedica, i carabinieri di Chiusi della Verna e Pratovecchio Stia, e una squadra di vigili del fuoco di Bibbiena con un mezzo e 5 uomini.
Una volta sul posto i soccorritori del 118 hanno subito allertato il Pegaso per il trasferimento del ferito, che tutt’ora si trova in condizioni molto gravi nell’ospedale fiorentino. L’uomo durante i soccorsi è sempre rimasto cosciente. Altri due motociclisti nel tentativo di frenare sono andati contro la macchina coinvolta senza però riportare alcuna conseguenza.
L’incidente riapre la ferita sempre aperta dei valichi: nelle ultime settimane erano ripresi i controlli a tappeto proprio durante il week end da parte dei carabinieri forestali. Controlli nei quali erano emerse varie irregolarità di guida con tanto di strage di patenti. Di fatto sono strade che d’estate vedono fortemente rafforzata la circolazione, proprio a causa del maggiore uso di moto nei mesi più caldi ( La Nazione) .


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