Riceviamo
e con piacere riportiamo poiché è la denuncia, non solo di un
figlio che ha perso il padre cui poco del suo operare in vita è
riconosciuto, ma anche di un cittadino che fa i conti con un passato
non molto lontano, che lascia increduli per l'accettata rovina
generale. Lo scrivente teme che il fondo dell'abisso socio-economico
non sia ancora stato raggiunto.
Silvio Baccilieri |
E'
Silvio Baccilieri che scrive:
Sistemando
le carte di mio padre, il Cav. Baccilieri Com. Giuseppe, deceduto
purtroppo poco tempo
fa', ho ritrovato una lettera spedita dall'allora Ministro del Lavoro
On. Nino Cristofori
a
mio padre, nella quale si comunicava che, a seguito di richiesta
dello stesso, ormai in pensione, sulla
situazione lavorativa della Cartiera Rizzoli di Lama di Reno non
risultavano evidenze in
merito a eventuali problematiche operative. La data della lettera e'
1992.
Dopo
alcuni mesi, il governo cade, viene un governo di centrosinistra e
ci si avvio' alla seconda repubblica dove il potere sara' gestito per
i successivi anni da governi di tecnici, di centrodestra, di
sinistra, di sinistra-destra e durante i quali la cartiera di Lama
di Reno cessera' la sua onorata attivita' per sempre.
La
Democrazia Cristiana, tanto vituperata, dal 1946 al 1993 ci aveva
dato benessere generalizzato portandoci ai primi posti nella
classifica sociale economica e democratica del mondo, benessere che
ancora oggi, come un volano, stiamo sfruttando e dilapidando, non
parliamo poi di
debito pubblico: la seconda repubblica in 27 anni lo ha accumulato
quasi come la prima
repubblica
in 38 (dal 2012 al Marzo 2018 con Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, si
sono accumulati 400
miliardi di debito tenuto anche conto che le entrate dell'erario sono
sempre aumentate in questi anni,
non dovremmo piu' aver paura di nulla se quella era una gestione 'al
risparmio').
Con
i bravi siamo arrivati alla situazione di oggi, non occorre che la
descriva.
Per
verificare questi passaggi storici basta recarsi a Lama di Reno
davanti al cancello di entrata della
ex Cartiera Rizzoli e guardare all' interno nel desolato piazzale,
sintomo dei nostri tempi, vedrete
il busto del Cav. Rizzoli su cui i piccioni fanno i loro bisogni
circondato dai bidoni della immondizia,
il busto di quel “ padrone” che se non fosse venuto nei nostri
territori Marzabotto non
avrebbe mai avuto il benessere economico di quegli anni, busto che
meriterebbe un maggiore rispetto
con almeno una collocazione adeguata, lo dico pur non avendo mai
lavorato in cartiera.
Tutto
questo in onore di due grandi persone, mio babbo, il Cav. Rizzoli,
una storia che ho avuto la
fortuna
di attraversare, e di un partito la Democrazia Cristiana nel quale ho
avuto l' onore di militare.
La cartiera di Lama di Reno ai tempi d'oro. |
Baccilieri
Silvio
BEH SI, DAI... LA DM ERA BUONA E BRAVA, SE TRALASCIAMO GLI SPERPERI, I CLIENTELISMI, LA CORRUZIONE, GLI INCIUCI CON LA MAFIA, I SEGRETI DI STATO, IL FALSO MORALISMO CHE HANNO DOMINATO L'ITALIA NEGLI ANNI 70 E 80 E CHE CI HANNO RIDOTTI ALLO STATO IN CUI CI TROVIAMO.... EH CHE PECCATO, CHE PERDITA NON AVERLA PIU'...
RispondiEliminaGen.le Sig. Anonimo la diversità del tono del suo commento e della mia lettera, aldilà del contenuto che andrebbe capito, mi fa affermare che siamo di due mondi diversi.
RispondiEliminaLe chiedo la cortesia di continuare a commentare, non la mia perché non intendo aprire un dibattito, ma quello che le capita perché così facendo sono convinto che il suo mondo diventerà commento dopo commento infinitamente sempre più piccolo.
Silvio
Sono un ex dipendente che ha lavorato fino all'ultimo nella cartiera. Non voglio scendere sul piano politico, lascio ad ognuno le considerazioni proprie. Ho conosciuto Baccilieri in quanto
RispondiEliminalavorava nello stabilimento. I miei ricordi sono di una ottima persona con la quale rapportarsi era facile. Leggo che è venuto a mancare e me ne dispiaccio. Ripeto indipendentemente dalla fede politica, avercene anche oggi persone così
Purtroppo le cose non sono andate bene, l'arrivo della Burgo ha segnato la fine dello stabilimento di Marzabotto così come tanti altri dello stesso gruppo.
Fabio Gandolfi