Un
nuovo numero della rivista legata al Gruppo di Studi Savena Setta
Sambro, il 54°, è in distribuzione, a dimostrare la vivacità e la
prolificità di questo sodalizio che ormai da 27 anni testimonia e
valorizza la tradizione, la storia e l'ambiente della bella parte
dell'Appennino bolognese bagnata dai tre fiumi che gli danno il nome.
E la presentazione è avvenuta domenica scorsa a Monzuno con la
prestigiosa cornice della mostra allestita nella sala Ivo Teglia che
raccoglie il carteggio intercorso tra due grandissimi artisti del
'900, Giacomo Manzù e Nino Bertocchi. Ad arricchire ancor più la
giornata anche la presentazione della 'mappa di comunità di
Montevenere', un progetto che raccoglie tutte le principali emergenze
strutturali, ambientali, sociali e storiche dell'area all'ombra di
Montevenere. Proprio questa carta è stata illustrata dai curatori ( nella foto) i
quali hanno spiegato che durante un periodo di circa sei mesi hanno
raccolto testimonianze e idee mediante interviste a ragazzi e adulti
per scoprire quali sono le cose più importanti da segnalare a chi
vorrà conoscere da vicino e in modo approfondito la terra dove
vivono. Ne è emerso un quadro abbastanza completo e molto
interessante che verrà raccolto e riassunto nelle pagine di un
calendario di prossima pubblicazione.
Quindi
il presidente del gruppo di studi Daniele Ravaglia ( nella foto) è passato a
illustrare il valore della mostra ' Bertocchi e Manzù, un'amicizia
tra le carte', frutto della documentazione scoperta nel riordinare
il materiale archivistico del fondo privato della famiglia di
Bertocchi, un artista che con Monzuno ha sempre avuto un rapporto
affettivo molto forte. Da questo materiale si scopre che Bertocchi,
uno dei più grandi paesaggisti del ventesimo secolo, aveva capito il
grande talento di Giacomo Manzù che divenne anche un suo grande
amico. La mostra sarà visitabile martedì, giovedì, sabato e
domenica dalle 10 alle 12 fino al 1°luglio.
Infine,
il presidente Ravaglia è passato alla presentazione del nuovo numero
della rivista che come sempre riserva interessantissimi interventi e
apprezzate ricerche riguardo alla storia antica e recente,
all'ambiente e alle tradizioni che rendono questo angolo di Appennino
uno scrigno da scoprire. Diversi autori degli articoli sono
intervenuti per spiegare il loro lavoro di ricerca e sintesi e per
trasmettere quella passione verso le proprie radici che li spinge a
impegnarsi con disinteressato slancio per lasciarne testimonianza.
L'incontro
si è concluso con la consegna di bellissime opere dello scultore
Andrea Barbato a due Carabinieri che da vent'anni prestano servizio
nella locale stazione di Monzuno, il luogotenente carica speciale
Guglielmo Chirivì e il brigadiere Giulio Fogazzi. Le sculture,
commissionate da EmilBanca, sono state un omaggio per testimoniare
l'affetto e la riconoscenza della popolazione monzunese.
E' stato
inoltre premiato per la sua dedizione e costante disponibilità, Gino
Santoli, ex presidente del Comitato Soci EmilBanca di Monzuno.
Il fotografo William Vivarelli riceve un riconoscimento per la sua apprezzata collaborazione |
I Carabinieri ricambiano |
Terziglio legge una sua zirudella |
Sarebbe meglio rispettare questi fiumi tenedoli correttamente puliti, e non abusarne solo per farsi pubblicità come i soggetti sopra elencati nell' articolo.
RispondiEliminaTutto fa propaganda tutto si fa per avere visibilità nel privato mentre nel pubblico interesse nulla viene fatto. Questa è il paese degli italiani.