martedì 5 giugno 2018

Le grandi frane dell’Appennino: un convegno di studi per geologi alla Rocchetta Mattei


Marco segnala
Si terrà alla Rocchetta Mattei venerdì 8 giugno la giornata di studio “Le grandi frane dell’Appennino bolognese. Esempio di studi, monitoraggi e interventi sulla frana di Marano”, organizzato dall’Ordine dei Geologi della Regione Emilia-Romagna nell'ambito della formazione professionale dei suoi iscritti.
Ad aprire i lavori alle 9,20 sarà Maria Elisabetta Tanari, Sindaco di Gaggio Montano, il comune maggiormente colpito negli ultimi tempi dai fenomeni franosi, e in particolare dalla ormai nota “frana di Marano”. A seguire sono previsti gli interventi introduttivi di Paride Antolini, Presidente dell’Ordine dei Geologidell’Emilia-Romagna, Livia Soliani, Vice Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna e Alberto Caprara, coadiuvante della Consulta provinciale di Bologna dell’OGER.
Durante la giornata di studio si affronteranno temi legati non solo alla frana di Marano, ma più in generale temi sulle modalità di monitoraggio di quelle che possono essere classificate tra le grandi frane dell'Appennino.
Stefano Vannini, Presidente dell’Associazione Fulvio Ciancabilla, parlerà del ruolo dell’associazione in termini di protezione civile. Il tema della frana di Marano in termini geologici e cinematici verrà affrontato da Aldo Fantini, geologo dell’Unione dei comuni dell’Appennino, mentre Maurizio Sonori, responsabile per l’unione del Servizio di Protezione Civile, affronterà l tema del ruolo della protezione civile nell’ambito dell’emergenza dissesto. Di come monitorarlo, il dissesto, parlerà invece Nicola Casagli, ordinario di Geologia Applicata presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze.
Il geologo Aldo Fantini spiega che molto probabilmente quello di venerdì sarà il primo di una serie di convegni che studieranno nei dettagli la frana di Marano. “Le caratteristiche della frana sono tali da renderla particolarmente interessante e didattica per gli addetti ai lavori. È una grande frana in argilla, per monitorarla sono stati implementate metodologie all’avanguardia. La sua attivazione ha implicato la gestione di una serie di fasi in emergenza fino allo sgombero di una parte della popolazione. Non solo: c'è un'interferenza diretta fra frana e fiume Reno, per cui si combinano dissesto idrogeologico e rischio idraulico”.
Nel pomeriggio i lavori ripartiranno con la relazione “La problematica ricostruzione del modello geologico-tecnico delle grandi colate in terra” a cura di Matteo Berti, ordinario di Geologia Applicata presso il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna.
Dopo la conclusione delle relazioni è previsto il trasferimento e sopralluogo presso la frana di Marano (Gaggio Montano) a cura di Aldo Fantini, Maurizio Sonori, Nicola Casagli e Matteo Berti, prima del rientro e del dibattito.
La quota di partecipazione è di 20 euro comprensiva la quota per il pranzo organizzato sul posto dalla Proloco di Riola.
Per informazioni sull’iscrizione: Ordine dei Geologi della Regione Emilia-Romagna - Via Guerrazzi, 6 – 40125 Bologna – tel. e fax:051/2750142; http://www.geologiemiliaromagna.it

Foto della frana di Marano scattata dal drone il 6/03/2018 dal Davide Marchioni

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