Marco
invia:
Il
consigliere chiede se corrisponda al vero il fatto che il mancato
accordo con la società possa portare a licenziamenti e come la
Regione intenda attivarsi con il piano di rilancio
La
situazione dei lavoratori della Demm di Alto Reno dopo le trattative
con la società Certina è al centro di un’interrogazione di Andrea
Galli (Forza Italia).
Il consigliere chiede alla Giunta quale sia stato effettivamente
l’esito dell’incontro avvenuto dopo tali trattative al Ministero
dello sviluppo economico visto che dalla stampa figurerebbe che
Certina per mantenere in organico i 189 dipendenti abbia posto
come condizioni “l’azzeramento del premio di 1.400 euro annuali,
la cancellazione del superminimo di 200 euro al mese, tagli di
ferie e permessi e l’eliminazione della mutua interna”.
“Non
è pensabile che, come contropartita alla salvaguardia
dell’occupazione, si richieda l’azzeramento dell’intera
contrattazione e dei diritti dei lavoratori” sostiene Galli che
ricorda “l’impegno assunto da tutti gli attori istituzionali
affinché fosse presentato un adeguato piano di
rilancio industriale salvaguardando il maggior numero possibile
di posti di lavoro nel pieno rispetto dei diritti”. Il piano
di rilancio, grazie ai fondi europei, statali e regionali per
l’innovazione e la competitività, “avrebbe previsto incentivi
fiscali ed ammortizzatori sociali”.
Il
consigliere chiede quindi se queste misure restrittive ai lavoratori
poste da Certina erano già state anticipate nel piano di
rilancio quale garanzia di mantenimento del posto di lavoro e se
corrisponda al vero il fatto che il mancato accordo con la società
possa portare a licenziamenti. Infine Galli chiede alla Giunta
come valutare la trattativa e come intenda attivarsi, a fronte
anche degli impegni assunti per il mantenimento dei posti di
lavoro degli operai della Demm.
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